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Comprendere Coma_Cose | Intervista

Di Claudio La Magna e Salvatore Giannavola

Il duo composto da Fausto Lama e Francesca, in arte California, sta inevitabilmente concentrando su di sé l’attenzione dei fan della New Wave della musica italiana.

Con un eccentrico e sperimentale rap anni ’90, i Coma_Cose hanno colpito nel segno. Un tuffo nel passato con la lucidità di chi sa interpretare il presente.  Mr Lama e Lady California sono riusciti a mettere insieme suoni provenienti dai loro precedenti percorsi artistici dando vita un genere a sè stante.

Fausto proveniente dal cantautorato, Francesca dalla musica elettronica. La commistione e la personalizzazione di questi due generi ha dato vita a un prodotto finale che rapisce l’ascoltatore.

L’estetica e il gusto artistico dell’ex dj è forse il quid in più che ha permesso al duo di saltare agli occhi e quindi alle orecchie degli ascoltatori che nel corso del 2017, hanno imparato a comprendere l’impronta artistica dei Coma_Cose divenendone poi addicted.

I CC si caratterizzano per una poetica minimale, immaginifica e simbolistica: ne è un esempio la trappata French Fries, un brano apparentemente innocuo, a tratti fastidioso, che però entra in testa e frigge il cervello. Per non parlare poi di Pakistan che va messa in loop a qualsiasi ora del giorno preferibilmente dopo aver acceso una cima al sapor di Jugoslavia.

Dopo il lancio di  “Cannibalismo” (febbraio 2017), “Golgota” (marzo 2017), “Deserto” (maggio 2017), “Jugoslavia” (giugno 2017); è arrivato il momento dell’album dal titolo “Inverno Ticinese”.

Se stai fissando il vuoto alla ricerca di nuove cure per l’ansia, beh allora non ti resta altro che provare ad arginare gli strani risvolti della tua salute mentale ascoltando Inverno Ticinese.

Post concerto: il nuovo singolo dei Coma_Cose

Il 2 marzo scorso i Coma_Cose hanno lanciato il loro ultimo singolo. Un brano diverso dalle loro precedenti produzioni, ma che non lascia spazio alla critica negativa. Un ritornello che rimane impresso già dopo il primo ascolto.  (link)

Intervistando i COMA_COSE

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Chi erano i Coma_Cose prima di essere i Coma_Cose? Studi, esperienze lavorative, percorsi artistici pregressi.

Fausto:Facevamo i commessi e ci siamo conosciuti in negozio, io avevo parcheggiato la mia “carriera” musicale, ho lavorato nella musica per anni a 360 gradi, in primis come artista ma anche come produttore e fonico,  solo che ero arrivato ad un capolinea, ad una mancanza di stimoli e ad una voglia di cambiamento. Francesca ha fatto mille lavori, da quelli piu’ fisici come i lavori da cantiere nella costruzione di strutture per spettacoli ed allestimenti per eventi a quelli piu’ nottambuli sui banconi dei bar.

“Bruciamo i reggiseni e le gonne, organizziamo un rave alle colonne”.

Avete già preso accordi con il comune di Milano per organizzare l’evento più atteso dai fan dei Coma_Cose?

Califorinia: Arrivi tardi! 😉 , un/una nostro/a fan due settimane fa’ ha creato l’evento su facebook e in modo spontaneo in un paio di giorni si sono radunate circa duecento persone, per fortuna era di sabato pomeriggio, fosse stato in piena notte ci portavano via, 🙂 .

Nel videoclip di Pakistan, alla fine, entrano in scena un uomo di colore, una donna e uno yeti.Questi personaggi rappresentano un messaggio specifico o sono da interpretare come meri elementi che completano l’estetica del videoclip?

Fausto:In Pakistan come negli altri due concept-video di INVERNO TICINESE ci sono queste tre figure che alla fine del video si uniscono a noi portando di volta in volta un elemento collegato alla canzone, c’e’ molto di concettuale nelle immagini che mettiamo nei video, ma proprio perché sono concettuali non vanno spiegate, ognuno ci deve leggere quello che vuole.

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Qual è la scena più strana alla quale avete assistito in questi ultimi mesi di live in giro per l’Italia? Quante tappe avete fatto fin qui?

California: Abbiamo fatto circa dodici date del tour e ne mancano otto, sta andando moooooolto bene, i locali sono sempre pieni e la gente viene per cantare le canzoni con noi, cose strane boh, non mi ricordo.

Inverno Ticinese è composto da sole tre tracce,  come mai?

Fausto: Fino a prima di I.T. abbiamo pubblicato una canzone alla volta e anche in Autunno avevamo questa intenzione, nel lavorare al brano pero’ ci siamo accorti che conteneva in sè troppi colori per una sola canzone e cosi’ abbiamo deciso di riversare tutta quella creativita’ su tre canzoni diverse ed e’ diventato un Ep.

Francesca, hai trovato delle cure per l’ansia? Se sì, quali?

California: Magari…al momento faccio musica ed è una figata, ma  riguardo all’ansia e’ ancora un “I’M LOOKIN’ FOR”.

Nei vostri brani vi sono numerose citazioni a cantautori del passato come Battisti, De Gregori o Celentano. Qual è il vostro rapporto con la musica d’altri tempi? Quale autore dei tempi d’oro del cantautorato italiano scegliereste per un FT?

Fausto: Ho sempre considerato la musica qualcosa di sacro, qualcosa che quando diventa religioso non va intaccato con le cose terrene, ecco perché non vorrei mai umanizzare i miei idoli per farci un featuring, mi piace che restino delle creature mitologiche, mi servono per evadere, per fuggire da me.

Che gusto ha l’autan? E che effetti provoca?

California: Chiedilo alle zanzare!

Nei vostri brani ci sono diversi elementi tipizzanti, uno di questi è sicuramente la birra. In Deserto “ti aspetto in questo bar che sembra calmo, con due Moretti nello zaino”; in Anima lattina “ne apro una da 66, che poi sono gli anni di mio papà”; nel video di Deserto viene mostrata un’Argus che secondo le nostre ricerche è la decima birra da discount preferita dagli italiani.Ma qual è la birra che scegliereste se dovesse partire alla volta di un’isola deserta?

Fausto: Su un’isola deserta andrebbe bene pure quella analcolica…anzi no, non esageriamo 😉 , vanno bene tutte basta che siano ghiacciate e spillate dall’alto, se non gli fai fare la schiuma non hai capito nulla della vita.

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Ascolta i COMA_COSE qui:

 

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