Mameli: un INNO al romanticismo e alla creatività | Recensione album

A cura di Giulia Costanzo

Se è vero che le nuove generazioni, bloccate tra uno schermo e una tastiera, sono incapaci di comunicare sentimenti, Mario Castiglione in arte Mameli, è la risposta allo scetticismo romantico di questi tempi.

Nato a Catania, classe 1995, vive da anni a Milano dove compone e nutre la sua passione per la musica ma senza dimenticare le sue origini; così sulla cover del nuovo disco Inno compare la curva e i colori della sua squadra del cuore, quella con cui è cresciuto.Gioie e dolori, allo stesso modo in cui i suoi ricordi sono impressi su quegli spalti, nelle semplici e fluide parole delle sue canzoni è facile ritrovare un pezzo della mia, della vostra, della sua storia d’amore che rivivono nota dopo nota.

Concorrente di Amici, Mameli arricchisce il panorama dell’ indie-pop, con un album ricco di influenze da giovane Tommaso Paradiso in Riccione, senza dimenticare influenze calcuttiane che ci riportano a Bologna o nel campo di Kiwi.

Dopo aver ascoltato ogni traccia, compresi gli inediti delle scorse serate, è facile capire che i destinatari dei messaggi delle canzoni siamo noi: Mario ha messo nei suoi testi ciò che di più spontaneo e naturale ci sia; l’amore. Protagonista indiscusso, da Netflix alla Gelateria, Cupido e il sentimento regnano sovrani nei testi delle canzoni che scivolano dolcemente dalla mente all’anima.

No non è il solito cd che vuole raccontare una storia finita, una storia che c’è stata e probabilmente non rivivrà mai più. E’ quel primo amore che tutti ricordiamo, nel bene o nel male, che rievochiamo nelle canzoni alla radio, nei murales della città in cui viviamo, nei vicoli in cui abbiamo limonato. Ora proverò a dirvi la mia su ogni canzone, ma la cosa più interessante sarà scoprire a chi penserete, ascoltandole. Io sulle Lentiggini non ho dubbi.

RECENSIONE DI INNO | ALBUM – MAMELI

CI VOGLIAMO BENE

Fra le cose più semplici che ci vengono in mente da dire alle persone care sicuramente figura: il ti voglio bene. Abbreviato, scritto, urlato, certe volte taciuto e chissà quanto rimpianto. Tra i commenti di Facebook si grida già alla banalità dei testi perché si sa è più facile demolire che ascoltare.

Notte del futuro incerto, cellulare spento

prepara una tisana calda che sta arrivando l’ansia

Quella di Mameli stanotte ad Amici non è stata sicuramente tra le migliori, eppure:

Ci vogliamo bene come le cose che fanno male

In fin dei conti riusciamo ad apprezzare anche momenti difficili, di crescita che ci permettono di capire realmente quali sono le cose sui cui focalizzarci. Gli affetti, gli amici, la famiglia saranno sempre al nostro fianco al di là delle difficoltà materiali e non.

Ma adesso siamo al verde
E quindi che facciamo?

Dedicata a chi non pensa al portafoglio, che tutto è buono perché speso con te. Il modo migliore per possedere le “cose” in fondo si sa, è condividerle. Altrimenti che gusto c’è?

mameli

LIMONARE

Ed immediatamente veniamo catapultati sui sedili del cinema in cui tutti siamo cresciuti tra un film strappalacrime ed un horror con gli amici, che poi in fin dei conti il film era solo lo sfondo. Quanti finali persi, scene emblematiche sacrificate per un sacrosanto limone?

Dobbiamo limonare
Anche se è un po’ volgare

Torniamo adolescenti nell’attesa trepidante di quel bacio che ci faceva sudare le mani, vibrare il cuore e bigiare la lezione.

E continuare fino a quando non hai il mio sapore

Indelebile come il profumo quando torni a casa e tutto ciò che vorresti e solo rigettarti tra quelle braccia. Non solo sentimentalismo ma parole concrete che riecheggiano tra le note, spingendosi un po’ oltre, come un giovane deve fare. Mai sfrontato e banale, Mameli conclude lasciandoci fantasticare sul finale che avremmo voluto scrivere anche noi.

E ora che si è svuotato il locale
Torniamo in cucina
Stacchiamo la spina
E riprendiamo da dove eravamo ma più di prima…

TO BE CONTINUED. Con il fiato sospeso.

MILIONI DI COSE

Ecco qui l’inedito con cui Mameli ha sfidato l’altro concorrente in gara, Alberto, un testo dal tono malinconico quasi volesse preannunciare ciò che a breve lo avrebbe atteso.

Lo sai che io e te un giorno avremo vissuto milioni di cose
tra mille storie

E mi passerà la strana fissazione di cercare il tuo nome
tra le persone

Ricorda il ritornello un tempo non vissuto a cui abbandonarsi sarebbe stato dolce come il miele. Una storia d’amore finita che ci lascia così in bilico sulle nostre incertezze; qualcosa che avremmo potuto cambiare, qualcosa che non avremmo dovuto dire o fare. Ma i ricordi non passano e il nostro cantautore è sempre in grado di metterli insieme, uno dopo l’altro, per noi.

Ciao, perché non ci vediamo non collassiamo sul mio divano
e poi parliamo di miniere d’oro

In questa barca tu sei il capitano, oh
possiamo organizzare un party e poi lasciare fuori gli altri.

Siamo io e te contro il mondo, il resto l’ho scordato.

NETFLIX

Dedicato a tutti noi che non rinunciamo mai ad una serata tra le coperte con una serie tv, delle volte in grado di consolarci come pochi. Il nostro film preferito, la serie tv più seguita riescono a farci staccare la spina, ma neanche questo è sempre sufficiente per sopprimere i ricordi, che uno ad uno riaffiorano.

E non so dove andrò
sono già ko
mi butto su Netflix
tra poco inizia lo show
di come sai farti amare
tra mille chiamate perse
non so più come parlare
con te, eh,eh,eh

E nonostante le mille chiamate dall’altra parte della cornetta non risponde nessuno, resti sul divano e almeno questo mese c’è la nuova serie di GoT!

GELATERIA

Nocciola, per me sui gusti non c’è gara, però tra una miriade di sapori sarebbe impossibile confondere il tuo. E tra le infinite possibilità, il gusto migliore resta sempre il tuo.

ci vediamo in gelateria
per scegliere tra migliaia di gelati

L’appuntamento in gelateria nelle calde sere d’estate ci riporta alla passeggiata al parco, alla giornata in spiaggia e perché no al naso sporco di cioccolata.

e ora che sono sveglio
e cammino per strada
io mi sento nullo perchè
tra i gusti che c’erano volevo te
non ti ho mai assaggiata

E come d’un tratto al sopraggiungere dell’inverno, ci risvegliamo dal tepore e percepiamo di non averne mai avuto abbastanza, questa canzone si rivolge a tutti quei cuori non ancora stanchi di provare nuovi gusti. Non arrendetevi troverete qualcuno a cui il gelato piace anche con la brutta stagione, sotto le coperte magari.

CASA DI CARTA

A chi non piacerebbe vivere una storia d’amore come Rio e Tokyo?

Indossiamo una maschera
Non pensarci più, uh uh

Indossiamo la celebre maschera che ha reso noti i paladini della serie tv che ha spopolato sui piccoli schermi e viviamo le esperienze da brivido che ci facciano sentire di nuovo vivi. Come dei banditi, cacciatori di emozioni ci lanciamo in esperienze che possano rendere eterni i nostri momenti.

Scrivo sopra ai muri, seh
In una casa di carta
Di carta, di carta, di carta
E quando sto con te
È tutto un equilibro instabile, seh
Nella mia casa di carta
Di carta, di carta, seh
Ma che non cade giù

Ma a risvegliarci dal sogno è la realtà, non si può vivere come in un telefilm, per quanto possa essere bello e vitalistico, dobbiamo fare tutti i conti con le incombenze quotidiane. E quell’equilibrio precario viene meno, la casa di carta ha senso di esistere solo se siamo io e te.

LENTIGGINI

Concludo la recensione di un disco nuovo e fresco come quello di Mameli con la canzone che più di tutti, in questo momento, penso mi rappresenti.

e un attimo e cado preda
vorrei parlarti e la voce trema
non ti vorrei fare sta scena
non c’è bisogno di un invito a cena

Quelle lentiggini che ci hanno stregato, che ci rendono un po’ imbranati agli occhi degli amati e va bene tutto, va bene pure sembrare scemi se vale la pena di comunicare quello che proviamo. Non abbiate paura di dire ciò che pensate, di venire allo scoperto, in fin dei conti la cosa peggiore che possa succedere è di non trovare un complice capace di custodire i vostri segreti.

Conosco il tuo passato ormai ne sono martire
lo so già bene che sei intollerante al glutine
so chi ti ha fatto ridere chi piangere
meglio di te 

Perché è bello potersi confidare, ridere tornando bambini insieme trovando qualcuno che conosca ogni nostro difetto e apprezzi ogni ruga sul nostro viso ogni segno di cellulite sulle chiappe: perché sei più bella quando sei sfatta. Verità, concretezza e spontaneità come lentiggini al sole, le canzoni di Mameli passano leggere nelle nostre playlist di Spotify e non riusciremo più a farne a meno.

Ascolta Mameli nella playlist Spotify di Indie Italia Mag