Duilio | Intervista Indie Italia Mag

Voce e autore de I Giocattoli, videomaker per Cimini, Management del Dolore Post Operatorio, Bologna Violenta, Gregorio Sanchez e altri. Un creativo eclettico che è noto ai più come DUILIO, nome d’arte di Duilio Scalici. Questa volta, l’artista palermitano ha sentito il bisogno di esprimersi “in solitaria” e ha dato vita al suo progetto solista, uscendo a novembre con il brano Comunque io voglio te, originariamente dell’artista BUGO, che Duilio ha fatto suo.

Adesso è la volta del singolo Abramovic, inedito che vede la collaborazione degli amici Sem&Stènn.

Questo nuovo brano racconta il sogno di stare bene con se stessi, ostacolato/soffocato dalla società che ci circonda e ci impone i suoi limiti.

DUILIO è sicuramente un artista da tenere sott’occhio, non solo per le sue doti di scrittura, già note grazie ai testi de I Giocattoli, ma anche per il suo modo di combinare sonorità tradizionali e contemporanee, fondendole nel suo stile, davvero unico.

INTERVISTANDO DUILIO

Ciao Duilio. Raccontaci qualcosa in più di te.

Ciao ragazzi! Non so raccontarmi se non con le canzoni o i video che faccio in realtà. Quello che posso dirvi in più è che amo l’arte in ogni suo aspetto e di sicuro non potrei vivere senza.

Sei voce e autore de I Giocattoli e videomaker per tantissimi artisti del panorama musicale italiano. Com’è nata l’esigenza di intraprendere un progetto da solista?

Avevo scritto delle cose che non volevo tenere per me, volevo condividerle, ma erano un po’ fuori luogo per il progetto de I Giocattoli. Quindi per la voglia di farle ascoltare ugualmente ho voluto intraprendere questo progetto!

Com’è stato e com’è cantare in un gruppo? In particolare, come sta andando l’esperienza de I Giocattoli?

E’ bello e formativo. Ti insegna molto lavorare in gruppo. L’esperienza de I Giocattoli sta andando super bene e ne siamo felicissimi. Abbiamo preso solo un piccolo periodo di “silenzio” per scrivere un disco che registreremo a breve. Dopo 50 date in giro per l’Italia per promuovere “Machepretendi” avevamo bisogno di un attimo di respiro per poter scrivere al meglio.

A novembre hai pubblicato il tuo primo singolo da solista, Comunque io voglio te, cover del brano dell’artista Bugo, che sei riuscito a rendere tuo, donandogli una nuova veste. Perché hai deciso di coverizzare proprio questo brano?

Per un motivo forse banale. Mi ero lasciato da pochissimo e questa canzone mi ha fatto “da cuscino” ogni giorno. L’ho ascoltata cosi tante volte che poi ad un certo punto la sentivo mia sentendo l’esigenza di riproporla in maniera differente.

Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme il tuo nuovo singolo Abramovic. Qual è la storia di questo brano e com’è nata la collaborazione con Sem&Stènn?

Il giorno in cui ho scritto “Abramovic” ero in guerra con il mondo. Avevo soltanto voglia di spegnere il cellulare e stare a letto e dormire, ma i pensieri erano cosi tanti che non riuscivo a prendere sonno. Quindi in quella notte insonne presi la chitarra e iniziai a tirare fuori qualche accordo e qualche parola fino a completare la canzone. Pochi giorni dopo avevo già finito di produrre la canzone e riascoltandola mi son venuti subito in mente Sem&Stènn, che si sono visti subito entusiasti di partecipare e non posso che esserne davvero felice.

A inizio maggio hai presentato in anteprima il brano alla serata Drama Milano, organizzata da Ostello Bello. Com’è andata? Il pubblico ha apprezzato il tuo inedito?

Si sono stato invitato da Sem&Stènn per presentare la canzone li. E’ stata un’esperienza fantastica. Mi hanno anche rasato i capelli durante la performance per entrare meglio nel mood della canzone. Ci siamo divertiti un sacco e la canzone ha ricevuto solo bei complimenti, quindi spero bene. Oltretutto consiglio davvero vivamente di partecipare almeno una volta nella vita al Drama Milano, è un evento bellissimo!

Tra i tuoi progetti c’è anche quello di far uscire un EP o un album?

Per adesso in realtà non ho progetti per il futuro. Probabilmente voglio continuare cosi, uscendo soltanto con dei singoli ogni volta che sentirò il bisogno di esprimermi e di condividere “il mio pensiero”.

Parliamo un po’ del tuo lavoro da videomaker. Com’è nata questa passione e com’è collaborare con alcuni tra gli artisti più interessanti della scena musicale italiana?

E’ nata grazie a Tim Burton. Da piccolissimo ero in fissa per The Nightmare Before Christmas (che poi in realtà vede la regia di Henry Selick). Quindi all’età di 16 anni (o forse prima), ispirato da questo film che ha segnato la mia infanzia, ho iniziato a realizzare alcuni video con la tecnica dello stop-motion mettendo qualcosa online. Da li a poco ho avuto la fortuna di esser stato notato da alcuni musicisti e ho iniziato a fare video musicali. Collaborare con altri artisti è sempre super formativo. Imparo molto da ogni video che faccio sia a livello artistico che umano. Uno degli aspetti che amo di questo lavoro oltretutto è anche quello di stringere alcune amicizie con la quale si può continuare ad avere uno scambio di opinioni e non c’è niente di più bello.

Ultima domanda: progetti per il futuro? Hai in programma delle date per quest’estate?

Usciranno un sacco di altri videoclip musicali che ho già girato e che dovrò girare. Registreremo il secondo disco con I Giocattoli e poi chissà!

 

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