New Indie Italia Music Week | Le Pagelle (III)

Di Alessandra Ferrara ft Salvatore Giannavola

A volte ritornano! Silenziosamente come sardine in fuga dal loro predatore emergono in superficie vecchie, ed anche nuove voci dal sapore che ci piace.

Sleghiamo allora i nostri pensieri e lasciamoci trasportare dalla corrente fresca delle novità di questa settimana: vous voulez écouter avec moi?

Mia

Una dichiarazine d’amore intima, sincera, passionale. Le voci di Giovanni e di Edoardo fanno pubblicamente l’amore generando un gomitolo di note e parole.

Giovanni Truppi feat Calcutta: 8

Mon amour

L’aspra dolcezza della romantica Parigi si trasforma in cornice nostalgica di un amore ormai superato, di un sentimento fugace ma forse intenso. Je t’aime mon amour, bonjour!

Siberia: 8

Mi piace Chopin

Il fascino di ciò che è complicato è talmente ammaliante, che neanche il canto di una sirena. Il lasciarsi travolgere dai sentimenti, però, supera ogni bipolarismo, ogni difficoltà. La loro potenza è così da far trasformare in un piccolo Chopin chi non ha mai toccato un tasto di un pianoforte.

Kaufman: 7,5

Madeleine (perché non ridi mai)

Dubbio amletico: dichiaro ciò che sento o lo reprimo per sempre? La sfuggente Madeleine, a differenza di Angelica, sarà conquistata dal suo Orlando? La dolcezza del suo francese le potrebbe essere fatale: c’est l’amour!

Calabi: 7

Bolle di sapone

Basta un soffio ed il sottile strato di acqua e sapone, in cui si è avvolti quando ci sentiamo “il problema di noi stessi”, si sgretola. Una possibile cura? Forse l’unica medicina è la ricerca di ciò che ci può far scoppiare e volare via.

Diamine: 8

Autostrade

Non arrendersi mai, tentare sempre il tutto per tutto, sia nelle relazioni personali che professionali, nonostante gli ostacoli dovrebbe essere un modus vivendi. La distanza dall’obiettivo, qualunque esso sia, allora diventa solo un’autostrada che brucia:mira, agisci, conquista! Gran esordio per un pop-rap tutto made in Sicily.

Cì, Edo Bass: 7,5

Lento Violento

“Che schifo avere 30 anni!”, rivisitando una citazione dei Coma Cose. I Canova tornano regalandoci una fotografia dei trentenni di oggi: il loro essere avvolti da una perenne sensazione di lentezza, l’incertezza del futuro, la consapevolezza di non essere più dei ragazzini (nonostante giocare alla play resta sempre un cult!), la poca fiducia nell’amore. Il lento questa volta si balla violento ed a ballare sono solo Cuore e Ragione. Attenzione a non tirare troppo la corda: repetita iuvant dicevano i latini, ma una repetita di 3 anni potrebbe risultare pleonastica. Rischio banalizzazione.

Canova: 6,5

Da Paura

La consapevolezza della propria instabilità, inevitabilmente, si riflette sui rapporti umani. Anche le cose più insignificanti diventano anormali, fuori dal comune. L’unica fonte di consolazione diventa il sapore “pauroso” di chi ci sta accanto.

I miei migliori complimenti: 6

Blu

Fare musica, significa anche interpretare la realtà. Guardarla da lontano, avvicinarla, lasciarsi perdere in essa per poi essere in grado di descriverla con rabbia e pensiero critico nel caso dei Voina che oltre a dimostrare di avere degli occhi molto vigili sul presente, sorprendono ad ogni uscita con sonorità mai scontate. Suoni blu che sanno di rabbia.

Voina: 8

River. River (EP)

River River è per tutti, per chi si ama, ma anche per chi si odia. Un disco da ascoltare di notte per smettere di litigare con i propri pensieri.

Lemònd: 7

Wabi Sabi (ALBUM)

Recensione/Intervista: qui

Luvaq: 7

Un grosso minuto (ALBUM)

Recensione/Intervista: qui

Cabra: 7

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