“CIP!” | Il Cinguettio del Mondo (Recensione Album)

I vespri del 2019 avevano annunciato l’arrivo di un piacevole solletico per i nostri timpani: Brunori Sas ed il suo CIP! erano pronti ad abbandonare il loro nido, proprio come il dolce Cipì, amico di noi perenni fanciullini (dentro).

Agli albori del nuovo anno, lo scorso 10 gennaio per esattezza, quel mite uccellino ha imparato a volare da solo, raggiungendo cuori, polmoni, cervelli e fini orecchie di mortali umani popolanti una sfera rotante intorno al sole, chiamata mondo.

Dal mondo secondo Dario

Mondo è forse tra le parole più care a Dario: ripetuta per ben tre volte nei soli titoli delle nuove tracce ( Il mondo si divide, Bello appare in mondo, Fuori dal mondo) e nel resto dei testi. La scelta non è causale, poichè il mondo è ciò che CIP! racconta. È un mondo in cui ci si sente un po’ ridicoli perchè pensi che sei uno su sette miliardi, che si lascia travolgere dalla fugacità del tempo che vive al punto da rimanerne, a volte, soffocato. È un mondo che appare spaccato a metà: oriente ed occidente, bianchi e neri, cristiani e musulmani, intelligenti, (finti) stupidi ed ignoranti.

Brunori sa bene che bello appare il mondo agli occhi di chi non lo ha ancora visto, non ci ha lottato, non lo ha ancora respirato. Ma la tua storia personale è una grande cazzata, lo sai. È soltanto una scatola vuota riempita da vecchie versioni di te. Allora è bene uscire fuori, osservare ciò che il mondo ci offre gratis: le stradine di campagna, le cime delle montagne, i tramonti in riva al mare.

Spesso però il nostro essere umani (dotati di una razionalità più o meno esercitata) ci porta a sentirci  fuori dal mondo, nonostante la volontà di instaurare relazioni con altri simili o di rispettare, ciò che un dio o chiunque esso sia ci ha regalato, la vita.  Il sentirsi dei “pesci fuor d’acqua” induce il porsi continui interrogativi, per esempio sul motivo per cui tutto inizia e poi finisce, oppure, quali tratti avranno le generazioni future. Saranno degli umanoidi o degli alieni? Forse Dario ha provato a dare una risposta in Quelli che arriveranno.

Il mondo è anche quel posto in cui sogniamo, ci illudiamo, ridiamo per una sciocchezza. Tutto sembra davvero essere bellissimo, da “wow”, ma lui, il mondo, girerà anche senza di noi. Noi essere umani dovremmo trovare un modo per risvegliarci e ritornare umani , ma spesso noi stessi non abbiamo alcuna idea di cosa sia l’umanità nel significato proprio di “humanitas” ( virtù etica dell’avere compressione verso i nostri simili) e sia nel significato di gruppo di individui che popolano il mondo. Al di là dell’amore ne è un esempio sin dai primi versi.

Il mondo “uomo”: valori e sentimenti

In fin dei conti l’uomo stesso è un mondo fatto di sangue vivo, di sinapsi, di nervi (non sempre saldi!), di valori e di sentimenti. Tematiche, quest’ultime, mai dimenticate da Dario nei suoi testi.

C’è la famiglia: nido sicuro da cui, nonostante un allontanamento, si torna sempre. La sua famiglia, infatti, è sempre lì accanto a lui dal fratello Alessandro al nipote Francesco.

C’è l’amore e le sue mille sfumature, abbraccianti l’intera scala cromatica: parlare d’amore è sempre così complicato! ma Dario riesce ad entrare nell’intimità di un rapporto. Quella in cui c’è la passione, in cui conosco la tua pelle, tu il mio odore; quella intimità che sa distinguere l’amore dall’innamoramento. Un’intimità in cui a volte è un po’ bello trattarsi male, dormire di schiena e poi farsi abbracciare.

Tutte caratteristiche, queste, che gli amori troppo complicati, in cui sempre più spesso ci imbattiamo, non potranno mai possedere. Forse l’avere un pizzico di coraggio in più è la pozione per far scattare la magia di quella intimità. Accontentarsi in amore è puro autolesionismo: se le parole che ho scritto non bastano più, buttale via ed inventale tu.

Il cinguettio del mondo

Con CIP!, Brunori Sas sigilla l’upgrade di A casa tutto bene, suo ultimo lavoro. Proprio come il cinguettio di un uccellino, il messaggio di CIP! è scandito, dolce e fastidioso al punto da stimolare la nostra riflessione, da scuoterci e da “disturbarci”. CIP! è un invito a prendere il volo, a non essere passivi, omologati, banali e con emozioni e sentimenti allo stato “off”: vedrai che andrà bene, andrà tutto bene!

Spazzare via ogni paura e lanciarsi dal nido, nonostante il rischio di spezzarsi un’ala al primo volo. È un rischio da correre: Capita così!