Dov’è Bugo? | Recensione Album “Cristian Bugatti”

Vi ricordate Amadeus, che preso dal panico si guarda nel vuoto e si chiede: “Dov’è Bugo?”

Ecco, Bugo è dentro il suo nuovo album uscito dopo Sanremo e la famosa litigata con il suo vecchio amico Morgan. Il titolo è Cristian Bugatti, cioè il nome vero dell’artista. Questa scelta ha un doppio significato. Se da una parte c’è la volontà di presentarsi davanti ad un pubblico più mainstream che si spaventa solo a sentire il termine underground o che immagina che l’indie labbia scoperto Cristoforo Colombo,  dall’altra c’è la volontà di mettersi completamente a nudo tirando fuori i tormenti di un artista che davanti alle luci della ribalta ha preferito quelle degli accendini accessi sotto il palco dai suoi fan.

Questo nuovo album ha sonorità più pop-rock e la voce appare meno rauca e graffiante, mentre i testi non perdono quei riferimenti alternativi a cui il cantautore è da sempre affezionato. Ci sono omaggi a Vasco Rossi, Lucio Battisti e Celentano, tre artisti al quale è legato da sempre.

L’amore è presente anche se è diverso da come lo immaginiamo. È un amore sincero verso se stessi, verso la propria carriera con i suoi alti e bassi. Bugo riesce a essere fortemente autobiografico, ricordandosi della sua infanzia e delle piccole cose che nel mondo moderno hanno perso quel valore affettivo. C’è  la volontà di criticare una società, sempre più fondata su stupidi algoritmi, nella quale anche l’arte sta diventando sempre più prodotto e meno espressione creativa.

RECENSIONE DELL’ALBUM

“CRISTIAN BUGATTI” DI BUGO

 

QUANDO IMPAZZIRÒ

Quante volte siamo costretti a mentire per salvaguardare i rapporti o fare buon viso a cattivo gioco per rispettare il galateo delle relazioni? Purtroppo la risposta è spesso. Molte volte mi è capitato di dire quello che pensavo, ovviamente anche in maniera troppo schietta e diretta, senza avere peli sulla lingua. Soprattutto durante le litigate, quando certe cose si fanno per dispetto,  nel momento in cui ormai è troppo tardi per sistemare le cose e lasciamo uscire il nostro lato più irrazionale.

Cantare canzoni fuori moda come l’educazione è la soluzione che ha trovato Bugo per non impazzire.

SINCERO FEAT MORGAN

Come sapete già questa era una delle mie canzoni preferite di Sanremo e dopo tutto il casino che è successo gli voglio ancora più bene. È  una lista di obblighi morali alla quale ogni tanto è giusto ribellarsi. Basta con il solito politicamente corretto, evviva a chi nel bene e nel male riesce sempre ad essere Sincero.

COME MI PARE

Ballare, mangiare, ascoltare musica sono alcune tra le cose che davvero ci rendono liberi e ci rendono felici. Scateniamoci al ritmo di Come mi pare e freghiamocene se gli altri ci guardano male!

I gusti sono gusti, conosco uno che gli piace Fanta e Whisky. 

AL PAESE

La vita di provincia può avere il suo fascino quando si riescono ad apprezzare le piccolo storie. Il vecchio incazzato per la gioventù ormai lontana che cerca di rincorrere i ragazzini. La signorina che salta l’università per amore. Il poliziotto che diventa più simpatico in discoteca. Un microcosmo dove ogni persona ha ancora la possibilità di vivere la propria vita, lontano dal disordine della città.  Altro che America, quella dei cinema.

CHE CI VUOLE

Non esiste una ricetta per diventare famosi, vendere dischi e avere una vita di successo. O forse si, basta dire che Sanremo fa cagare, ci vuole poco a diventare famosi, basta un vaffanculo in Tv.

Un brano provocatorio e scanzonato, dedicato a chi non hai mai fatto la gavetta, a chi è diventato famoso grazie ai social network e sopratutto a chi farà uno stupido tormentone estivo prima di scomparire nel dimenticatoio.

FUORI DAL MONDO

Bisogna trovare il proprio spazio per stare bene. Isolarsi in una bolla costruita su misura nella quale riusciamo a essere totalmente noi stessi. Un piccolo angolo speciale che in casi eccezionali, chiedendo il permesso al cuore, possiamo aprire per condividerlo con le persone che amiamo. Forse non andrà molto di moda, ma passare il venerdì su un divano abbracciati sicuramente è una delle cose più romantiche. Bugo ci vuole insegnare che la nostra felicità dipende principalmente da noi stessi e dalle nostre scelte, quindi non svegliateci se qualcosa in realtà non è come ci sembra.

MI MANCA FEAT ERMAL META

Ogni giorno che passa inevitabilmente diventiamo sempre più vecchi e la nostra gioventù si allontana sempre di più. Questa è una storia di due amici che provano nostalgia per quelle cose che si fanno da bambino e che poi però se le dimenticano. Le caramelle colorate, le figurine, i pantaloni sporchi di prato.

Crescendo diventiamo sempre più qualcun altro, perdendo la nostra innocenza, arrivando persino a barattare i nostri sogni in cambio di una semplice e noiosa normalità.

UN ALIENO

È una personale autobiografia tra l’ironico e il vintage. È  la storia di un artista che si sente confuso, spaesato in un mondo dove sono fondamentali gli ombrellini nei cocktail. Un alieno caduto sul pianeta terra che non riesce più a trovare le chiavi dell’astronave e deve iniziare a ballare le canzoni dal ritmo latino per confondersi con i terresti e non destare sospetti. Intervistato da Barbara D’Urso ci tiene a precisare: Ma non mi dite che questa è vita! 

STUPIDO EH?

L’amore è qualcosa di complicato da capire, ma allo stesso tempo è la cosa più facile del mondo se ci sei tu nel mio letto. Questo brano è una richiesta d’aiuto, un modo per restare tranquilli se si ha la consapevolezza che qualcuno è pronto a sdraiarsi di fianco a te, abbracciandoti forte prima di dormire.

Questo Stupido eh piacerà a Vasco Rossi ed è il modo che Bugo sceglie per chiudere l’album e salutare, tirando fuori ancora una volta la fragilità umana.