New Indie Italia Music Week

Il panico, la paura, il disorientamento, l’ansia hanno tenuto e stanno tenendo, ancora, con il fiato sospeso tutta la nostra Italia, indistintamente da nord a sud. Il timore del contagio è talmente alto che tutti hanno perso il buon senso, il lume della ragione pensando che la soluzione migliore sia solo scappare. Ma da chi, da cosa? Forse non è ben chiaro neanche a loro!

Lasciamoci allora contagiare solo dalle note, dalle parole della musica di questa settimana febbricitante e perdiamoci nel viaggio musicale di Alessandra, Aurora, Nicolò e Salvatore.


Un errore di distrazione

Si può andar fuori traccia da un tema di italiano, sbagliare un segno in un calcolo di matematica.  Tutto rimediabile! Quante volte abbiamo detto ad un prof, dopo un compito in classe andato male: “è un errore di distrazione!”.  Bene, peccato che non sempre è tutto così semplice. In amore un errore del genere potrebbe essere fatale, perché certi sentimenti non puoi spegnerli. Tornano anche se fanno male e, allo stesso tempo, riprovarli è la cosa più bella al mondo anche se è solo un attimo, lo giuro, una lieve indecisione.

Brunori Sas: 9

 

Baby

Un inno alla spensieratezza, all’incoscienza e alla naturalezza del viversi i rapporti di coppia a 18 anni. Ma allo stesso tempo, un’ode alla consapevolezza di avere ancora tanto tempo per liberarsi dei panni da ragazzina e indossare quelli da donna. Perché nessuno può affrettare i nostri tempi e impedirci di essere noi stessi e Madame lo sa bene. Se infatti in 17 esortava le sue coetanee al fai quel c***o che ti pare, lady, ora sembra essere lei stessa ad accettare l’invito con una precisa richiesta: voglio aria. E di aria nuova questo beat di Croockers e Nic Sarno ne ha da vendere. Ascoltare per credere.

Madame: 8

 

Sto bene

Non c’è trucco, non c’è inganno. Non siamo di fronte ad una canzone come quelle di Gazzelle che nascondono in una melodia leggera tutte le paranoie di una generazione. Abbiamo davanti agli occhi, o meglio nelle orecchie, un brano dal titolo Sto bene in cui gli interpreti sono così tanto presi bene che fanno prendere bene anche te. E ti fanno davvero pensare a quella persona per cui non fumare più sigarette e smettere di darla vinta a tutte le insicurezze.

Psicologi: 7

 

Nuova registrazione 527 (prod. tha Supreme)

“tha Supreme è il classico ragazzo che in una battaglia di cuscini ti lancia il letto” recita un commento sotto il video YouTube di questo brano e penso sia una buona metafora per esprimere ciò che con la musica riesce a fare non solo il produttore diciannovenne, ma anche e soprattutto sua sorella Mara Sattei. Entrambi, infatti, riescono a sprigionare lungo un pezzo tutto il loro potenziale artistico, cambiando continuamente suoni l’uno, flow e linee vocali l’altra. Ascoltare un loro singolo, più che far trovare fiori di carta nei vasi, fa aprire il vaso di Pandora: una volta che i loro talenti si sono manifestati non è più possibile far finta di non vederli.

Mara Sattei: 9

 

Dente (ALBUM)

“Dente” è il settimo album di Dente. Un traguardo significativo per uno dei cantautori più iconici e longevi di quello che fu il movimento indipendente delle musica italiana degli anni ’10. Giuseppe Peveri ancora una volta dimostra coerenza e abilità nella narrazione di storie, aneddoti di coppia e scorci di vita. Non è di certo un album da dimenticare, tuttavia, non si identifica alcuna novità rispetto alla produzione artistica del cantore di Fidenza. Un album che non aggiunge nulla di nuovo a quanto già mostrato da Dente dal 2006 (primo album) ad oggi. “Repetita iuvant” dicevano i latini, “Reiterarsi è un rischio” aggiungiamo.

Dente: 7

 

Riserva naturale

Nelle nostre città siamo soffocati da stress, ansia, traffico e migliaia di persone che ogni giorno si spostano continuamente di qua e di là. Visto che solo pochi possono stare in vacanza 365 giorni, abbiamo bisogno di trovare nella vita quotidiana una nostra riserva naturale. E dove si trova questo spazio? Esattamente tra le braccia della persona che amiamo, dove ci sentiamo protetti.

Ps: io comunque vedo bene Francesca Michielin e i Coma_Cose occupare un parco di Milano e iniziare a fondare una piccola Woodstock!

Francesca Michelin feat Coma_Cose: 8,5

 

Io sono Fasma (ALBUM)

Dopo la sorprendente partecipazione a Sanremo Giovani, Fasma si presenta al grande pubblico con il suo secondo album dal titolo “Io sono Fasma”. Tiberio Fazioli, romano classe ’96, con questo suo ultimo progetto, dimostra quanto sia limitante l’appellativo di rapper. Nel nuovo disco di Fasma si identifica un meltin pot di di sfumature di hip hop, hard core e trap. Sonorità nuove ma non troppo, immediato il collegamento con l’intenzione artistica di altre giovani promesse come PSICOLOGI. Io sono Fasma è un album magistralmente prodotto e scritto che emana rabbia e puro risentimento. Un nuovo inizio convincente per percorso del giovane rapper che tuttavia non lascia a bocca aperta a causa della mancanza dell’effetto novità che non abbiamo riscontrato nell’ascolto dei 14 brani del disco.

Fasma: 7

 

Gin Tonic

Un mio caro amico ogni volta che usciamo a bere ordina un Gin Tonic. Poi capita spesso che quando stiamo per tornare casa ci perdiamo nei nostri ricordi, dentro i problemi sentimentali o svuotiamo i sogni nel cassetto, con i nostri discorsi che brindano all’amicizia.

Spumante: 7,5

 

Luce Ovunque

Sta entrando la luce dalle persiane, io sono ancora rannicchiato sotto le coperte. Non voglio alzarmi. Ho bisogno di stare ancora 5 minuti a meditare prima di scendere dal letto.  Mi serve un altra manciata di minuti per riattivare il cervello e iniziare un’altra giornata. Questa canzone è una dolce sveglia per le nostre fragilità.

Lilo: 7

 

Wasabi

Non c’è nessun campari, Wasabi o detersivo potente al punto da eliminare un rapporto intimo, importante da coinvolgere anima e corpo tra due individui con le loro fragilità, le loro emozioni. Il volersi bene, o l’amare è una potenza astratta, che non tocchi con mano ma senti dentro: ci siamo presi a schiaffi, ci siam voluti bene. E a me brucia ancora tipo cherosene. Mi manchi ma fai schifo. Mi manchi da far schifo.

Fractae: 8

 

Settebello

Nel gioco di carte della scopa il Settebello è una delle carte di cui un giocatore non vorrebbe mai disfarsi: è sempre vincente! Non dobbiamo avere paura di mostrare il meglio di noi stessi, di rischiare perché viceversa siamo sempre in fila, in fila indiana per sparire. Troviamo il coraggio di essere un arcobaleno che attraversa il cielo grigio senza timore, anzi splende e meraviglia chi lo osserva.

Galeffi: 8

 

Ico (prod. Funkyman)

In dialetto siciliano “nico” è una delle parole utilizzate per identificare un bambino: piccolo, apparentemente ingenuo, pronto a conquistare il mondo. Davanti alle difficoltà, alle scelte vorremmo sentirci un po’ come quella piccola creatura: senza pensieri, anzi pieni di volontà nell’affrontare tutto ciò che la vita ci pone davanti perché io sarò sempre Ico per mio papà.

Eyen: 7,5

 

Miami a Fregene

“Non importa dove sei, ma l’importante con chi”. Conoscerete tutti questa frase, e dopo aver ascoltato Miami a Fregene vi confermo che la conosce anche Avincola. Alla fine si può essere felici anche ballando davanti allo specchio o seduti in macchina fermi in tangenziale.

Avicola: 7,5

 

Caramelle o Gameboy

Quando si è innamorati si ha la sensazione di vivere nel “Paese dei balocchi”, dove anche il tempo sembra quasi non scorrere. È tutto fermo, è tutto bello, è un continuo battito cardiaco, sembra che parli di noi anche la tv. Così romantico i piatti sporchi di ieri sul tavolo. 

Scapigliati: 7

 

 

Suore/Angelo azzurro

Non so se Dola sia più affine al cantautorato, al pop o all’elettronica. Non so sempre tracciare un netto confine tra lo scherzo e la serietà nelle sue affermazioni. Quel che so è che il modo viscerale, irriverente, ma non per questo disonesto con cui si racconta, lo fa apparire ai miei occhi come un amico che tutti dovrebbero avere nella propria cerchia. Quello che ti svolta la serata anche solo raccontandoti delle sue sfighe o sbattendoti in faccia qualche sua piccola grande verità. Come che per spararsi in testa servono le palle, non solo le dita.

Dola: 8

 

Domani (Album)

Scrivere fare musica è un modo terapeutico per sbarazzarsi delle proprie preoccupazioni, una soluzione per cercare di non sentirsi più Soli.  Chissà dove ti porterà, chissà cosa ti distruggerà canta nel brano L’aquilone,noi gli auguriamo nel suo Domani una carriera sulle orme di Brunori Sas o Motta, perchè con questo album d’esordio ha dimostrato che le potenzialità ci sono tutte. Grazie Tōru, per credere ancora nel buon cantautorato.

Tōru: 9

 

Antille (Album)

È proprio quando pensi di avere già oltrepassato ogni limite che Davide Panizza ti stupisce con nuove sonorità ed immaginari inaspettati. Antille, nuovo album firmato PopX ne è la prova. Dal culto dell’esoterico passiamo ad un’atmosfera esotica e dal tocco reggaeton. Dalle vette e i laghi del trentino (che evocavano a tratti malinconia e a tratti l’esaltazione tipica dei balli tirolesi) attraversiamo mari inesplorati per poi approdare su isole deserte. Le parole di Davide sono finalmente chiare e raccontano vere e proprie storie, pur mantenendo l’ambiguità che contraddistingue da sempre la band della valle dell’Adige. Dieci brani, quasi tutti dai nomi che strizzano l’occhio al mondo marino: Antille, Onda, Tridente (che fa pensare al tridente del dio Nettuno, ma è anche sinonimo arcaico di Trento). Che dire? Ancora una volta i PopX (o Popper) ci dimostrano che la loro unica costante è l’imprevedibilità.

PopX: 9

 

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