Massi Blasi

Massi Blasi: “Sono un sognatore che non si è stancato di sognare”

L’esistenza di ogni individuo è un percorso. Un percorso personale tracciato passo dopo passo, scelta dopo scelta. Un percorso che lega passato, presente e futuro in un unico grande nodo fatto di eventi, emozioni e progetti. Nell’arco di tutto questo percorso, man mano che si cresce, si acquisisce sempre maggior consapevolezza di quello che realmente ci fa stare bene e di ciò che ci fa sentire liberi.

Massi Blasi

Questo è quello che ritroviamo nel nuovo singolo di Massi Blasi, cantautore classe ’91 di origini reatine ma cresciuto in Abruzzo. Alla fine di maggio, Massi Blasi ha pubblicato quello che è il suo secondo singolo, “Giovani ribelli”. Un brano dal sound synth-pop impreziosito dal testo scritto e cantato dallo stesso Massi che ci parla appunto di quanto le paure possano essere sempre in agguato ma come, allo stesso tempo, grazie al nostro percorso e ai nostri ricordi possiamo capire cos’è che davvero ci fa sentire bene e grazie a questo vincere proprio quelle paure.

Con “Giovani Ribelli” dunque Massi Blasi ci racconta di quanto alla fine la voglia di vivere riesca sempre a farsi spazio in ognuno di noi. Lo stesso cantautore definisce il suo brano come “un urlo nel cielo nel caos del silenzio”.

Il brano è accompagnato da un video-clip. Anche il video rimanda molto bene il concetto che ogni persona, ogni individuo è indissolubilmente legato al suo passato a alle esperienze fatte. Immagini di vecchi filmini in VHS di un Massi Blasi bambino si alternano e si legano a quelle del Massi Blasi adulto che tira un po’ le somme di quel che è stata la sua vita, di quel che attualmente è e di quello che probabilmente sarà in futuro.

Nello specifico il futuro sembra pieno di novità per Massi Blasi, il quale ha già vari singoli pronti per essere registrati e che nel corso dei prossimi mesi con tutta probabilità vedranno ufficialmente la luce.

Massi Blasi

In attesa di poter ascoltare altro di Massi Blasi lo abbiamo contattato per conoscerlo meglio e farci raccontare direttamente da lui qualche curiosità sul suo singolo.

INTERVISTANDO MASSI BLASI

Ciao Massimiliano. Parlaci un po’ di te, come sei arrivato ad essere Massi Blasi? Da dove è nata l’esigenza di iniziare questo progetto cantautorale?

Sono semplicemente un sognatore che non si è stancato di sognare. Sono nato a Rieti il 1 Aprile 1991 e mi divido tra Abruzzo, Lazio e Puglia. Nel Lazio sono nato ed ho vissuto i miei primi 5 anni prima di trasferirmi a Vasto, in Abruzzo, dove tuttora vivo. Sono il terzo di tre fratelli e le origini della mia famiglia sono pugliesi, di Martina Franca. Ho sempre amato scrivere, ricordo quando andavo a scuola il giorno in cui c’era il compito di italiano era per me il più bello. Ero un bambino distratto, diciamo vivace, un “giovane ribelle”.

L’esigenza di iniziare questo progetto nasce dalla passione. La passione che nutro nei confronti della musica e della scrittura è qualcosa che non è semplice da spiegare se non attraverso le canzoni. Ho iniziato a scrivere le mie prime poesie e canzoni tra i banchi di scuola. Le ho sempre tenute per me, sempre custodite nel cassetto. Ho preso tempo e perso tempo, forse. Poi mi sono deciso, mi son reso conto di avere un magone dentro troppo grande, come un peso, un qualcosa di incompiuto, di mai iniziato. Ogni singolo giorno,a partire dall’età adolescenziale, pensavo “un giorno pubblicherò quello che scrivo”.

Quel giorno è arrivato, ho preso consapevolezza, ho aperto il cassetto e ora non tornò più indietro. Le pubblicherò tutte, o quasi! E’ la mia passione, mi fa stare bene, è la mia cura, la mia spensieratezza. Il mio essere bambino, sognatore, vive quando faccio musica, vive quando graffio parole sul foglio. Centinaia ne ho scritte e altrettante ancora ne scriverò. Fin quando ne avrò voglia e fin quando sentirò di star bene.

Massi Blasi
Massi Blasi

Oltre che dei testi delle tue canzoni ti occupi anche degli arrangiamenti?

Assolutamente si, nel senso che quando scrivo una canzone, scrivo testo e melodia assieme. Tutto parte dalle parole. Quando inizio a scrivere, le parole sono già musicate nella mia testa quindi non faccio altro che lasciarmi andare, accendo un registratore per paura di dimenticarmi quello che sto canticchiando e poi metto nero su bianco. Poi creo una base, una bozza di arrangiamento, vado in studio di registrazione e tutto prende forma.

Da poco è uscito il tuo singolo Giovani Ribelli. Vuoi raccontarci qualcosa sulla genesi di questo brano? Come è nato?

“Giovani Ribelli” è nata di sera, era appena cominciata la quarantena e mi trovavo nel mio garage che ho adibito a palestra/studio creativo. Un calice di vino, carta e penna, la mia chitarra e il pc acceso. L’ho scritta in pochissimo tempo, di getto.

“Giovani Ribelli” è un’esplosione, un urlo nel cielo nel caos del silenzio.

All’interno c’è la vita, la ribellione costruttiva, la paura della paura che potrebbe prendere il sopravvento. Dentro questa canzone regna la positività, qui riaffiorano i ricordi, c’è la presa di coscienza delle cose che ci fanno stare bene e di quelle che possiamo tranquillamente tenere a distanza, per infiniti metri. Ci sono pensieri puri che sanno di libertà.

“Giovani ribelli” sei tu, il tuo migliore amico, il tuo beniamino, tuo nonno, tuo nipote, la tua fidanzata, il politico di turno, il mendicante, lo speaker radiofonico, le tue abitudini, i sacrifici, gli attimi. C’è la passione, il tuo lavoro, il tuo cane, la tua famiglia.

Ci siamo noi, noi giovani ribelli. Noi che vogliamo vivere!

Quando la finii andai a letto. Mi svegliai di punto in bianco nel sonno per apportare una modifica, cambiai il titolo, da “Noi giovani ribelli” divenne “Giovani ribelli”.

Giovani Ribelli

Il brano sembra essere un inno alla libertà, una presa di coscienza di quello che ci fa star davvero bene nella vita. Quanto c’è di autobiografico nella canzone e quanto romanzi” e racconti la realtà che ti circonda?

C’è tantissimo di autobiografico in quello che scrivo. Scrivo per necessità, per passione, come ho detto prima. Scrivo e racconto ciò che vivo, ciò che ascolto, che sento, che respiro. Mi metto completamente a nudo nei testi, viaggio tantissimo con la testa e mi lascio andare all’immaginazione. La realtà e la fantasia diventano un tutt’uno, si confondono l’un l’altra.

La vita quotidiana mi influenza tanto. Prendo spunti ovunque. Mi piace essere sincero, diretto, schietto, vero. Dai miei testi, dalla mia voce, esce sempre la verità. Una verità vissuta, alle volte sognata e desiderata ma pur sempre verità. Racconto attraverso immagini, amo dare ad ogni singola parola una collocazione visiva, concreta. Credo nel potere delle parole e nelle emozioni che possono suscitare. Le peso. Amo giocarci.

Hai collaborato con qualcuno in particolare per le varie fasi di produzione del singolo?

Si, per la produzione del brano mi sono avvalso della collaborazione di Piero Garone, mio compaesano, un ragazzo che ha fame come me, che ha voglia di fare e che è che riuscito a trasformare la sua passione per la musica in un lavoro. Nel suo studio di registrazione “Garone Studios” che si trova a Vasto, le mie canzoni prendono forma.

Massi Blasi

Chi si è occupato del video-clip di Giovani Ribelli? E da dove è nata l’idea di dargli questo particolare taglio?

L’idea del video-clip è stata studiata assieme a Pierluigi Patella, anche lui di Vasto come me. Pierluigi si è occupato della scrittura del video-clip e della regia con il supporto di Giacinto Sirbo, direttore della fotografia.

E’ un video che rispetta perfettamente il testo e l’andamento della canzone. Al suo interno si trovano scene che rappresentano me nelle varie fasi della vita: il Massi bambino, il Massi di oggi e il Massi anziano. Le immagini oscillano tra realtà e sogni.

E’ un video sincero, vero, per me emozionante. Non sono solo nel video, anzi, sono accompagnato da delle splendide persone, sono le stesse che sono al mio fianco nella vita. Vi consiglio di guardarlo più e più volte.

Progetti futuri? Altri singoli in vista?

Certo che si. Ho appena cominciato. Mi piacerebbe condividere e pubblicare anche una canzone al giorno ma comprendo che è meglio far le cose con calma e rispettare determinate tempistiche.

Singoli in vista? Si! Ci stiamo lavorando. Il prossimo brano posso dire che profuma di mare, ha la salsedine addosso. Probabilmente si aggiungeranno altre figure professionali nella produzione e nell’arrangiamento.

A me piace tantissimo e non vedo l’ora di farlo uscire e di condividerlo. Successivamente ne uscirà un altro, poi un altro, ed un altro ancora.

Sono semplicemente un sognatore che non si è stancato di sognare.

Ascolta Massi Blasi nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

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