Giorgia Montevecchi

Giorgia Montevecchi e Marco Conte: “Non possiamo più fare finta di niente” | Intervista

Giorgia Montevecchi e Marco Conte si conoscono su Instagram. Si confrontano in merito alla loro arte e alla loro musica e decidono di cimentarsi in una scrittura a 4 mani. Scelgono di parlare di attualità, di quegli argomenti scottanti ma scomodi che devastano la società di oggi, anche se con troppa facilità si volta lo sguardo dall’altra parte. Decidono di raccontare delle storie quotidiane, semplici, concrete, specifiche e universali. Drammatizzazioni poetiche ma realistiche di eventi di bullismo, razzismo, fobia del diverso.
Dal loro brain storming creativo nasce il singolo Mentre ciò succede, pubblicato ufficialmente a fine Luglio del 2020. Il linguaggio è quello di tutti i giorni, adatto a parlare di “tutto ciò che succede” più o meno lontano dai notiziari: a scuola, in centro città, sui mezzi pubblici, al supermercato.
L’arrangiamento al piano è minimal – essenziali, le voci e le storie che esse verbalizzano sono al centro della canzone, che con delicatezza ma con forza si muove su melodie soft pop e su cadenze rap, facendosi ora più dolce, suadente e teatrale, ora più sferzante e tagliente, secondo il preciso intento degli autori.

Intervistando Giorgia Montevecchi e Marco Conte

La vostra collaborazione a 4 mani è nata a distanza, su Instagram, ma avete in programma di incontrarvi, magari per suonare insieme? 

Certamente! In primo luogo perchè siamo entrambi amanti del trekking e della natura, perciò confidiamo di fare qualche bella passeggiata insieme. E poi perchè online si possono condividere esperienze profonde e significative, come quella del co-writing, ma non si conosce mai una persona come dal vivo. Perciò sarà divertente e interessante conoscersi faccia a faccia il prima possibile!

Come mai avete scelto temi sociali impegnativi e sempre meno trattati nella visione pop della musica? 

Cercavamo fin da subito un terreno di esperienza comune in cui ritrovarci entrambi e di cui poter parlare, di modo da far sì che la scrittura fosse al 200% sincera. Eravamo nel periodo del lockdown e come musicisti avvertivamo l’esigenza di aprirci, esprimerci, dare un messaggio.

Parlare della situazione, della società, del mondo, ci è venuto quasi spontaneo, è un’idea che è sorta in un breve giro di messaggi, così come molto spontaneamente e “di getto” sono scaturiti i versi e le melodie; sull’onda del momento, per così dire, all’interno dell’urgenza e del bisogno di esprimerci.

Venite da due mondi musicali apparentemente distanti: quali sono stati i vostri punti di incontro artistici?

La musica è musica, come ogni forma d’arte è unica e universale. Siamo esseri umani e non conta da dove veniamo (ne dove andiamo) per poter condividere in profondità un pezzo di strada. La canzone parla anche di questo.

Un pro ed un contro dell’essere musicista/scrittore in quarantena. Come ha influenzato la tua vena artistica? 

La quarantena è stata come uno specchio dentro cui guardarsi, una lente di ingrandimento sulle nostre emozioni e sui nostri sentimenti, uno squarcio sul nostro vissuto più profondo. Non solo il nostro mondo, le sue strutture, l’economia e le relazioni sono state messe in ginocchio e alla prova, ma anche noi come uomini e come persone siamo stati ridotti all’essenziale, di fronte a noi stessi. La musica e la scrittura sono stati per me un diario emotivo quotidiano, un modo di scandagliare, scoprire, approfondire, e (soprattutto) per fotografare, documentare, trattenere per il futuro ciò che stava avvenendo in me in quei giorni. L’unico contro è stato che dedicarmi così intensamente ai progetti musicali di scrittura e composizione a volte mi ha tolto il sonno, ma in modo piacevole!

Hai altri progetti già in cantiere? 

Ho in progetto per quest’anno una significativa maturazione artistica e un salto di qualità nella scrittura. L’anno in corso, per la quarantena e non solo, mi ha dato enormi spunti e stimoli per maturare e crescere nella mia personalità, e avverto la forte esigenza che questo si tramuti in musica e si riversi nella scrittura. Sto lavorando coi miei maestri e con i miei colleghi musicisti per dare corpo a canzoni sempre più interessanti e a progetti sempre più corposi. Le uscite in questi giorni sono numerose e continueranno anche nel prossimo autunno quindi, come si dice, restate sintonizzati!

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