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Daniele Maria: “Tabasco per esorcizzare il dolore” | Intervista

Siciliano di nascita, adottato in tenera età dalla città di Torino dove muove i primi passi nel mondo della musica, decide di trasferirsi a Roma in età adulta per dedicarsi in maniera più ampia e globale al mondo dell’arte vista anche la sua passione per la recitazione.

Questo è l’identikit di Daniele Maria Forti, giovane cantautore che il 14 agosto ha debuttato con il suo primo singolo “Tabasco”, una canzone che sembra porre delle ottime basi per il futuro cantautoriale di Daniele Maria.

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Il brano è nato circa tre anni fa grazie alla collaborazione di Daniele Maria e il suo amico fraterno Riccardo Ranzani (cantante della band irlandese “Strawman & The Jackdaws”) ed è una canzone che rimane in testa sin dal primo ascolto.

Sonorità synth-pop con melodie accattivanti si mescolano decisamente bene alla scrittura di Daniele Maria che con frasi brevi e semplici (“Da quando non ci sei mangio di nuovo piccante/ fa freddo a Copenaghen ma ti sento distante”) riesce ad essere estremamente evocativo ed efficace.

Il brano racconta la fine di una storia rivivendo le emozioni e le sensazioni con cui si deve fare i conti nel momento in cui si lascia andare qualcuno che è stato per noi molto importante.

“Tabasco” è una canzone che lo stesso Daniele Maria definisce autobiografica, che è servita ad esorcizzare un momento di estrema difficoltà e che rappresenta una sorta di grido di rivalsa dello stesso cantautore: un modo per far sapere a chi gli sta intorno di essersi rialzato.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Daniele Maria per parlare di questo suo primo singolo, della sua musica in generale e dei suoi progetti per il futuro che, ascoltata “Tabasco” sembrano essere davvero promettenti.

INTERVISTANDO DANIELE MARIA

Ciao Daniele. Parlaci un po’ di te, qual è il tuo background da musicista?

Ciao ragazzi.

Io ho iniziato a scrivere nei primi anni del liceo quando con alcuni amici abbiamo formato un collettivo di artisti, grazie ai quali ho fatto parecchi concerti nel nord italia, aprendo concerti di artisti oggi affermati come Ghali, Achille Lauro, Dark Polo Gang.

Insieme alla passione per la musica ho sempre alimentato una forte passione per la recitazione, che mi ha portato quattro anni fa a trasferirmi a Roma, questa esperienza e questa città hanno fatto maturare in me un nuovo stile di scrittura (più sincera) e un nuovo modo di concepire la musica.

Ci tengo a precisare che questa maturazione mi ha spinto a mettermi a nudo al 100% cambiando il mio nome d’arte nel mio Nome anagrafico (mia mamma mi ha chiamato “Daniele Maria”).

daniele maria

Da dove è nata l’esigenza di iniziare questo progetto cantautoriale?

Il progetto è nato dall’esigenza di esorcizzare un dolore di un periodo difficile che ho passato tre anni fa, che mi ha portato a fare tante scelte e tanti sacrifici.

Certe volte è difficile esternare delle sensazioni forti, specialmente quelle più dolorose. Ho quindi pensato che scriverci sopra fosse l’unico modo per far sapere al mio Mondo che nonostante tutto io mi sono rialzato.

Oltre che dei testi delle tue canzoni ti occupi anche degli arrangiamenti?

Ho la fortuna di avere un amico fraterno, che fa musica nella vita. Lui si chiama Riccardo Ranzani, vive in Irlanda e canta nella band “Strawman & The Jackdaws”.

Io e lui abbiamo un’alchimia particolare e ogni volta che ci ritroviamo da qualche parte con una chitarra tra risate, birra e parole creiamo sempre qualcosa di nostro.

daniele maria

Da poco è uscito il tuo singolo “Tabasco”. Vuoi raccontarci qualcosa sulla genesi di questo brano? Come è nato?

“Tabasco” è nato tre anni fa dopo una serata nel quartiere giovanile di Torino noto come “San Salvario”.

Dopo qualche birra di troppo siamo andati a casa di Riccardo con qualche amico, tra una schitarrata e l’altra abbiamo dato alla prima strofa e al primo ritornello di Tabasco, ultimato tre anni dopo.

Il brano racconta di alcuni aspetti di una relazione sentimentale. Quanto c’è di autobiografico nella canzone e quanto “romanzi” e racconti la realtà che ti circonda?

Nelle mie canzoni prevalgono in maniera determinate le mie emozioni e il mio vissuto, di conseguenza le mie traccie mi piace definirle autobiografiche, questo non esclude il fatto che le persone si possano rivedere all’interno dei miei testi.

Daniele Maria

Hai collaborato con qualcuno in particolare per le varie fasi di produzione del singolo?

Senza la crisi sanitaria, probabilmente tabasco non sarebbe mai uscita.

Per via del Covid, io e Riccardo ci siamo ritrovati a Torino e abbiamo iniziato a registrare insieme, sono piacevolmente colpito del risultato visto che è il primo lavoro che abbiamo fatto e l’abbiamo realizzato in maniera indipendente al 100%.

La mia è stata la prima traccia ufficiale che lui ha prodotto. Devo ringraziare in maniera particolare la mia migliore amica, Carlotta Gamba, la quale ha partecipato alla cura dei cori e delle melodie, dando un tocco più dolce e armonioso al progetto.

Ci sarà anche un video di “Tabasco”?

Si certamente, io con un amico fraterno di nome Stefano Canavese ci stiamo lavorando da settimane, non vediamo l’ora di farvelo vedere.

Progetti futuri? Altri singoli in vista?

“Tabasco” è il primo singolo di un ep composto da 4 tracce chiamato “Pianeta Sansa”.

Il 18 Settembre se tutto va secondo i piani uscirà il secondo singolo dell’ep chiamato  “ Mamma mia che pare”.

Ascolta Daniele Maria nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

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