Axe non vuole smettere di credere nell’amore | Intervista

Gli artisti hanno la capacità di superare i momenti di crisi, attraverso la musica scrivendo così nuove canzoni che vengono utilizzate come una terapia.

Axe non fa eccezione, e da una rottura che è nato il suo nuovo singolo Senza Di Te, brano che vede la collaborazione anche di zorah.

Attraverso immagini evocative descrive una sensazione di abbandono, creando questo mood spaziale e malinconico, con dei glitch che danno un tocco futuristico, ma pur sempre pop.

INTERVISTANDO AXE

Chi è Axe e che storie vuole raccontare?

Axe è un semplice ragazzo di periferia. Mi sono avvicinato alla musica in giovane età, ho sempre ascoltato qualsiasi genere musicale anche se inizialmente ero molto più legato all’arte del disegno, ma arrivato verso i 15 anni mi sono allontanato per vari motivi da quel tipo di arte.

I miei primi testi erano delle rime abbozzate sul banco mentre portavo il tempo suonando con la matita e la penna. Cosi ho deciso di fare musica per sfogare le mie emozioni tramite la musica, non ho un messaggio particolare da diffondere, se non quello di amare. Mi piace scrivere i miei pensieri che siano belli o brutti, tristi o felici, e mi piace il fatto che la gente si riveda nelle mie canzoni, e non mi faccia sentire solo o il solo a cui succedono a provare alcune emozioni. Axe è solo un ragazzo che non vuole smettere di credere nell’amore.

Hai scritto Senza di te perché non riuscivi ad accettare la fine di una relazione?

Senza di te è stata scritto nel periodo in cui la ragazza in questione era già tornata da me, infatti si può notare come un “racconto” di come ho passato quei giorni senza lei. Come già detto prima, scrivo per sfogo e questo sfogo era puramente riferito a lei per farle capire com’è che stavo… Ovviamente lei è tornata, ma è nuovamente andata via.

Qual è il fiore che citi?

La metafora del fiore nasce dal fatto che questo amore “muore” in un periodo invernale e di lock down, come già detto la ragazza è poi tornata da me in primavera. Nel giorno in cui ci siamo rivisti passando per le strade del mio paese di periferia mi sono imbattuto in un campo di girasoli. Era un giorno di pioggia, e a pochi metri da questo campo c’era un girasole sul marciapiede che era molto più bello di tutti gli altri che stavano nel campo per questo nel pezzo dico Siamo fiori sul marciapiede che rinasceranno con il primo acquazzone di marzo, con il profumo più buono di tutti i fiori del campo e quando sono tornato con lei stavo bene ” proprio come quel fiore” che era nato un po più in là.

Hai difficoltà a raccontare le tue emozioni in una canzone o ti viene naturale?

No alcuna difficoltà, riesco sempre al meglio le mie emozioni,  senza  la mia musica non sarebbe la stessa. Credo nell’amore e nella sua forza, e credo che la musica sia il “conduttore” perfetto per le mie emozioni, per trasportarle fino al cuore di chi ascolta.

Lontano dal mondo è una fuga verso dove?

Guarda direi che verso dove è la domanda sbagliata, perché non so neanch’io dove scappavo, però posso dirti da cosa scappavo. Ho passato un periodo molto difficile in casa per via della tossico dipendenza di mio fratello maggiore. Ho anche tagliato i rapporti con i miei genitori, in quel periodo avevo anche dovuto allontanare la mia ragazza per via del lavoro, in realtà fuggivo solo dai problemi, ero esausto, ma per fortuna sono riuscito a tirarmi su, anche grazie alla musica ovviamente.

Ora posso affermare che fuggire non serve, basta solo lottare, anche se in alcuni momenti non si hanno le forze necessarie per farlo, lasciarsi andare o fuggire non serve quasi mai a nulla.

È un po come rimandare la sveglia, ti riaddormenti ma sai che suonerà di nuovo.

A cosa pensi prima di dormire?

Il 90% delle sere prima di andare a dormire scrivo e anche tanto. Ma in questo preciso momento ti dico che non penso a nulla, esco ora da un periodo di solitudine e di sofferenza e prima di andare a dormire tocca svuotare un po il cervello giusto con la musica, altrimenti annegherei nei miei pensieri confusi.

Tu dimmi cosa vedi quando guardi le nuvole?

Nuvole bel brano. L’ho scritto nel periodo più spensierato della mia vita, in effetti sono sicuro trasmetta tanta serenità, nonostante tocchi anche temi particolari

Cosa vedo ora quando guardo le nuvole? Ripenso a quella canzone e mi spunta un sorriso, perché so che in quel periodo ero comunque felice e abbastanza  in pace con me stesso, diciamo che ora ci vedo spensieratezza nel cielo.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare?

Amo troppi artisti per darti dei nomi precisi e molti sarebbero scontati  quindi ti nomino gli artisti con i quali mi piacerebbe collaborare, ma quelli che attirano la mia attenzione in questo momento : Ariete, Psicologi, Venerus e Frah Quintale. Il mio preferito in assoluto rimarrà sempre il grande Coez.

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