Bastiano

Bastiano: “Gira in testa è il lieto fine di un’estate movimentata” | Intervista

Prodotto da Alberto De Rossi (Alexia, L’Aura, Mistonocivo) fra Marzo e Luglio ’20, Gira in testa è il nuovo singolo del cantautore Bastiano. Gira in testa è un brano che parla di complicità. La stessa che da un significato a quel che ci scorre addosso, un confronto fra la mente e le sue distrazioni. Un groviglio di fili che vanifica nel momento in cui ci si rapporta con se stessi.

Bastiano si avvicina alla figura del cantautore dopo un lungo percorso da bassista in alcune band alternative rock della città in cui vive, Vicenza. Il tutto nasce in seguito al trascinarsi di un progetto musicale che da lì a poco si sarebbe fermato. Nasce così un’esigenza di scrittura senza però un obiettivo preciso: Bastiano doveva scrivere e basta, senza guardare troppo al futuro. Nel giro di pochi mesi Bastiano si ritrova con un po’ di canzoni fra le mani e il desiderio di condividerle con qualcuno. Si, ma come?

L’idea, condivisa con Alberto De Rossi, era di creare dei mondi dove voce e chitarra potessero sentirsi a proprio agio assieme a synth, arpeggiatori e loops. Nasce così il primo singolo del cantautore, che anticipa l’EP in uscita a Febbraio 2021.

Intervistando Bastiano

Cosa ti “Gira(va) in testa” quando hai scritto questo brano?

Fa caldo, le finestre aperte e i vicini si urlano addosso. Mi ero appena trasferito senza sapere che quello sarebbe stato il sottofondo di un’intera estate. Ho solo cercato di dare un lieto fine a quel periodo un po’ movimentato.

“Gira in testa” ha sonorità ben definite che si discostano dalla musica indie degli ultimi anni, ma richiamano un certo cantautorato immortale dei primi duemila: quali sono gli artisti che più ti ispirano?

Sono affascinato da Battisti e Lucio Dalla che riescono a farti vedere ogni parola che dicono. Dai Marta Sui Tubi, amore a prima vista. Nel 2000 stavo con una band, facevamo prog/rock e avevamo altri riferimenti musicali. Il cantautore lo vedevo come un tipo un po’ sfigato perché suonava da solo. Ovvio che non avevo ben chiare molte cose.

Puoi definirti “l’ultimo dei romantici”? Qual è la tua idea del “per sempre”?

Siamo in buona compagnia, lì fuori è pieno di artisti inclini ad una vena romantica. Basta trovare la frequenza giusta. Avere voglia di scoprire senza skippare dopo dieci secondi. Che poi mica devi parlare d’amore per colorare di rosa le canzoni. Il “per sempre” mi suona stridulo, tipo graffio sulla lavagna. Credo due persone possano coesistere anche senza esserselo mai detto.

Come è avvenuta la trasformazione da bassista rock a cantautore e portavoce del tuo stesso progetto?

Ho sempre tenuto lì nell’angolo una chitarra a farmi compagnia. Quando suonavo il basso e provavo la scaletta per i live, quasi sempre la ripetevo con la chitarra. Mi aiutava a capire quanto ancora dovevo migliorare. Poi la distanza ha giocato un ruolo importante e lì mi sono deciso di costruire un nuovo progetto.

“Gira in testa” è il primo estratto da un EP di prossima uscita: vuoi anticiparci qualcosa?

In questi giorni ho deciso di pubblicare un pezzo il 22 Gennaio prima dell’EP. Credo possa essere utile a rafforzare il contatto con chi ha iniziato a seguire questo progetto. Saranno 6 i brani dell’EP prodotto da Alberto De Rossi in uscita il 12 Febbraio. Per come la vedo io sono tutti diversi fra loro. Il mood é sempre dettato da voce e chitarra acustica ma ognuno vive in un mondo a sè, a seconda del tema che viene trattato.