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Luigi Marzano: “La bellezza dell’essenziale” | Recensione

“L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Questa famosa frase dello scrittore Antoine de Saint-Exupéry, contenuta nel suo lavoro più famoso, “Il piccolo principe” può essere presa in prestito per riassumere in pochissime parole, lo spirito che troviamo alla base del primo E.P. di Luigi Marzano, pianista e compositore originario del casertano con alle spalle una preparazione accademica e numerosi concerti dal vivo.

luigi marzano

Luigi Marzano è un artista poliedrico che si dedica anche ad altre e diverse forme d’arte, tra cui la poesia. Vincitore del Premio Letterario Nazionale “C. Bukowski” ha altresì pubblicato una silloge di poesie dal titolo “Poesie dall’etere di un poeta riconosciuto”, edito dalla casa editrice Giovane Holden.

Un artista dalle mille sfaccettature che da qualche mese ha pubblicato il suo primo lavoro in studio.

“Essenziale” è il titolo di questo piccolo gioiello della musica strumentale scritto e suonato da Luigi Marzano. Sei brani in cui il compositore classe ’87 cerca di esprimere il suo personalissimo modo di concepire la musica.

Tramite l’essenzialità del suono del pianoforte Luigi Marzano prova, in ogni canzone, a far “incontrare la musica con la bellezza in se” . Per tutta la durata dell’E.P. il compositore di Aversa  da voce a quella sottile parte di anima e coscienza che ci permette di cogliere per l’appunto la bellezza nell’essenzialità.

Nella mezz’ora di musica che Luigi Marzano ci offre nel suo “Essenziale”, emerge tutta l’esperienza di un compositore capace di giocare con molte contaminazioni sia sonore che, appunto, compositive.  Laureato al conservatorio “San Pietro Majella” di Napoli in pianoforte classico nel 2016, il giovane compositore spazia tra momenti in cui tale preparazione accademica emerge forte, a momenti in cui sembra quasi strizzare l’occhio ad un tipo di composizione più leggera.

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Il lavoro di Luigi Marzano è aperto da “La danza di Alessandro” in cui l’intro lievemente malinconico fa da base alla voce che, da sussurrante evolve e cresce durante il pezzo per poi tornare al tema iniziale.

Il secondo brano, “Autunno” è forse una delle canzoni più significative del disco. Una intro dal sapore dolce fa da preludio ad una melodia che nel suo culmine diventa una carezza all’anima dell’ascoltatore. Il pianoforte di Luigi Marzano sembra parlare attraverso le note che scorrono sotto le sue mani ed il discorso che viene fuori  abbraccia un ampio spettro di emozioni.

Il disco prosegue con “Bianco”, il brano più corto di tutto l’E.P. in cui nei poco più di due minuti il toccante tema si ripete in modo quasi leggero. Tema che sembra poi legarsi alla perfezione alla malinconica “Meriggio”. In questa canzone dal sapore agro-dolce Luigi Marzano sembra ribadire che la musica può travolgerci e portarci da un estremo all’altro dei sentimenti, abbracciandoli tutti in una stessa canzone.

Per di arrivare alla chiusura del suo disco, Luigi Marzano, ci offre “Everywhere”. Forse il brano più particolare dell’intero E.P.. Tutto il brano gira sulle stesse note che però riescono perfettamente ad offrire un preludio pressoché perfetto alla canzone di chiusura.

Il primo lavoro in studio di Luigi Marzano si conclude dunque con “Expolration” che attraverso il suo crescente tema, a tratti quasi idilliaco, riesce a disegnare il giusto epilogo ad un lavoro in cui emerge davvero parte della sua anima e della sua personale concezione dell’arte e della musica.

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“Essenziale” è un debutto davvero interessante per questo ancora giovane compositore e siamo davvero ansiosi di poter ascoltare altro per poter ancora godere del suo talento musicale.

“Essenziale” è stato registrato preso i “Godfather studios” ed è disponibile su tutte la maggiori piattaforme di streaming musicale e sul sito della casa di produzione Blue Spiral Records.