New Indie Italia Music Week #52

Creatività e fantasia come linfa dei nostri sogni: non lasciamoci sopraffare dalla monotonia e dalle incertezze. Cerchiamo di ascoltare quella voce che dentro di noi ci sussurra di rischiare.

Siamo artisti di noi stessi con una grande paura di sbagliare. La soluzione? Dare sfogo a ciò che abbiamo dentro con la musica di cui non ci stancheremo mai!

Quale uscita della settimana sarà il nostro modo di estraniarci dal mondo tangibile? Scopriamolo attraverso le penne dei nostri editor Alessandra, Nicolò, Vernante, Ilaria, Salvatore, Sara, Antonella, Federica, Antonella ed Elena!

 

 OBE

Vi è mai capitato di provare la sensazione di fluttuare all’esterno del vostro corpo? Di proiettare la vostra coscienza oltre i limiti della vostra pelle e di percepire che questa vi guardi negli occhi? 

Che cosa assurda, starete pensando. Eppure, credo che sia quanto di più vicino si possa provare ad ascoltare della musica in cui ci si rispecchia.  

Pensateci. 

Quando ci capita di ritrovarci tra le note di una canzone o di vederci descritti nel testo di un pezzo, è come se noi stessi ci stessimo scrutando da fuori. È un viaggio fuori dai nostri confini corporei, per poi compierne uno ancora più profondo dentro noi stessi.

Ed è proprio quello che può capitare ascoltando l’ultima fatica discografica di MACE. O meglio, il suo ultimo viaggio. 

Voci che si amalgamano per fondersi in un unico grande canto corale e confini tra generi che si dissolvono. 

Cosa resta, allora? Solo noi e la musica: la nostra personale Out Of Body Experience. 

(Aurora Aprile) 

MACE: 9,5

 

Inuyasha

In attesa del nuovo album, torna nelle nostre playlist con un singolo prodotto da Dardust che non ha assolutamente deluso le nostre aspettative: Mahmood apre le danze in grande stile, con un pezzo che risalta la sua personalità e le sue capacità canore.

Dopo aver descritto Milano in tutte le sue sfumature in “Il Nilo Nel Naviglio”, “Rapide”, “Milano Good Vibes”, il viaggio continua in Oriente, catapultandoci in un nuovo mondo.

La storia del cantante si intreccia perfettamente con quella di Inuyasha, protagonista dell’omonimo manga, un mezzo demone con un kimono rosso che si oppone al suo lato oscuro, rinunciando a diventare un demone completo e proteggendo i suoi compagni di viaggio.

Non è facile fare i conti con il “Signor Hyde”, con il proprio alter ego, tuttavia, Mahmood cerca di imprigionare la sua parte tenebrosa “Dentro una crisalide” in modo da non ferire più la persona amata.

Se in “Rapide” il cantante, a scopo consolatorio, decideva di incontrare altre persone, in questo brano, con più maturità e consapevolezza, ammette che trovare rifugio in altre braccia non sia la soluzione migliore.

(Elena Caggia)

Mahmood: 8+

La terza stagione di Dark (Lato A) – Finisce qui (Lato B)

Non prendiamoci in giro: siamo in grado di amare senza filtri solo quando siamo innamorati. Quell’amore si manifesta una sola volta nella vita ed ha un’altissima probabilità di finire.

È l’amore delle carezze date con uno sguardo, di un bacio con un sorriso. Quell’amore che non ha bisogno di continue parole o particolari dimostrazioni. Quell’amore che vola via, lasciandoci inermi con il solo ricordo lacerante ed alcuna speranza. E sono pronto ormai da sempre a rivederti invecchiare al fianco di qualcuno che ti vuole bene. La nostra testa si sbriciola tanto quanto il nostro cuore ed il finale non sarà quello di una serie tv. Io e te ci siamo persi nella Terza Stagione di Dark.

L’amore è una guerra dove non ci sono vinti o vincitori finisce qui la grande festa, tra ferro e fuoco la nostra testa. Forse la peggiore conseguenza è non riuscire a provare alcun sentimento verso un’altra persona, anche se ne fossimo completamente attratti. Nonostante abbiamo provato a destarci brancoliamo nel buio in cerca di qualcosa che possa riavvolgere un nastro ormai strappato.

Come mai stai sorridendo? Come mai non stai gridando?

(Alessandra Ferrara)

La Municipàl: 8,5

 

Come un animale

 

I Fast Animals and Slow Kids tornano finalmente dopo l’uscita di “Come Conchiglie”, con un nuovo singolo che ha un come nel titolo. Ma questa volta il gruppo alternative rock perugino ci presenta un animale particolare, forse il più strano di tutti: l’essere umano. 

Un brano che riassume lo stress della quotidianità, che con tutte le sue ingiustizie ci porta a soffrire per la distanza dalla nostra vera natura. 

Ma per quanto fingiamo di poter sopportare lalzarsi presto la mattina, la fila ai ristoranti o il trapano del muratore, tutti dobbiamo fare i conti con l’animale che c’è in noi. Quell’animale che nel 2021 non ha perso tutti i denti e sente ancora il bisogno di scrollarsi di dosso la pressione esistenziale per non impazzire. Direi che possiamo concordare con loro. Grandi FASK. 

(Vernante Pallotti)

Fast Animals and Slow Kids: 8

 

Brodo

 

Laila continua a dimostrare di avere una grande personalità e Brodo è l’ennesima prova. La voce e la scrittura della giovane cantautrice si fondono in Brodo con le sonorità tipiche delle produzioni di Stabber che da sempre lavora sul progetto di Laila. 

Un groove tipico dell’hip hop anni Novanta in cui le parole di Laila  scorrono veloci per colpire direttamente l’anima, un viaggio di rime che esprime tutta la voglia di gridare, di arrabbiarsi e dichiararsi senza paura. 

(Sara Pederzoli)

Laila Al Habash: 7,5

 

20 punti

Prendere in giro se stessi è lo schiaffo più forte che possiamo infliggerci: imbrogliava anche da sola, se spostava non vedeva e le basta un altro arcobaleno. La risonanza del suo dolore ci accompagna e attanaglia silente fino a scoppiare. Comodo lasciare ciò che si desidera veramente in fondo, come fondamenta di un castello di sabbia.

Rosa quel pastello non colora non sa fare mai la pelle, lei scarabocchia sopra e fa cornici ad un’ora.

Inaspettatamente la leggerezza della menzogna ci prenderà a pugni in faccia e forse il dolore non sarà da 20 punti.

(Alessandra Ferrara)

wLOG: 7,5

 

Checco (Album)

Vivere vuol dire salire su una Deloreal, poi tuffarsi da una Barca e fare tardi finche non torna la Luce.

Spesso però anche chi è ricco, felice, pieno di cose e sempre in viaggio, si sente Perso e ha bisogno di sapere che esiste almeno una persona che ha voglia di prendersi cura di lui, con la quale è libero di mettere a nudo quello che prova nell’invisibilità della sua anima

Checco con questo disco vuole correre veloce e libero verso un nuovo ideale di benessere che non deve dipendere da quello che si ha, ma da quello che si prova.

(Nicolò Granone)

Checco: 7

 

Sigaretta in mano a Dio

“Bruciamo di fretta come sigarette in mano a Dio. Ma che vita fai se non brindi mai?!”. 

Una frase che letta con lucidità, magari alle tre di notte in piena seduta di auto-analisi, potrebbe portare dritti all’oblio dei pensieri ma che cantata dai Selton assume tutt’altra sfumatura. 

La malinconia non è tristezza, è prendere coscienza della caducità della vita e dei suoi alti e bassi sorridendo verso l’orizzonte. Non facciamone un dramma e abbandoniamoci sulle note di “Sigaretta in mano a Dio” dei Selton. WE ARE HUMANS AFTER ALL

(Salvatore Giannavola)

Selton: 7

 

Caviale (Album)

 

È online il primo EP di Amò e questo ci rende particolarmente felici. L’EP ha preso vita durante il 2019, ma poi, ovviamente ha dovuto registrare i cambiamenti del tempo e delle tragedie che regnano sovrane da un anno a questa parte. Millennials che creano arte, per scavare nella tristezza del contemporaneo, per creare un’alternativa di valore alle relazioni instabili, ai tempi duri, alla precarietà di un lavoro che non ti permette neanche di pagare l’affitto e all’instabilità di un equilibrio che non si riesce a trovare mai, salvo crederlo per un tempo sempre più breve.

E intanto, al posto dei fast food, si comincia a cercare il Caviale. Basta con il cibo spazzatura, con le relazioni tossiche, con le canzoni che durarono solo il tempo di una playlist per poi passare subito al brano successivo, dimenticandosi di ciò che è stato subito prima. Nascono così pezzi orecchiabili, allegri, per distruggere un’angoscia che si fa sempre più schiacciante, ma che si vuole soffiare via e disperdere nel passato. Mi vuoi bene un po’, scommetto di no, ma intanto tu mi fai volare

(Antonella  D’Eri Viesti)

Amò: 8

 

Spreco di potenziale

“Ma sento che le nostre ansie andrebbero d’accordo se io fossi un po’ più elastica e tu meno stronzo”

In amore bisogna trovare un equilibro per prima sopportarsi e poi innamorarsi altrimenti, rischiamo di essere solo uno spreco di potenziale. Se una persona continua a far di tutto, ma l’altra non se ne accorge, bisogna fermarsi in tempo e non sacrificare i propri sentimenti solo per il gusto di stare male!

(Nicolò Granone)

Ditonellapiaga: 8-

 

lolita

 

A distanza di tre mesi da amor, requiem, album d’esordio dell’artista, Voodoo Kid ci regala lolita, brano scritto e prodotto a quattro mani con Renzo Stone. 

Per Voodoo Kid lolita è quella ragazza che, anche se hai già qualcuno nella testa, sa farti perdere la testa; lolita è quella che non conoscerai mai davvero, che guarderai sempre da lontano anche da vicino; lolita sarà sempre irraggiungibile e intoccabile, anche tra le tue mani, ma non la dimenticherai mai.

A tutti capita di vedere qualcuno per strada e restarne così colpito da idealizzare quella persona e immaginare situazioni, posti e addirittura conversazioni mai avventure. 

lolita è la canzone giusta per tutti i sognatori, che non si lasciano spaventare dai rapporti impossibili. 

(Sara Pederzoli)

Voodoo Kid: 8-

 

Paolo Fox

 

Qualcuno ci crede e qualcuno no. Ma chiunque (ed è inutile negarlo), prima o poi, si trovano ad affidare all’astrologia i propri dubbi, le proprie speranze e perché no le proprie debolezze. 

Così fanno anche i protagonisti del brano Paolo Fox, il nuovo singolo di Fractae.

Due amanti, tra notti in bianco e distrazioni, sono vicini ma distanti e la colpa è forse di qualche congiunzione astrale ostile o di un ascendente incompatibile che influenza inevitabilmente il naturale scorrere delle cose.

Il brano ha sonorità pop, che vanno a mischiarsi con synth, chitarre e suoni che vanno a creare vibes anni ’70 e atmosfere “space”, in pieno accordo col tema stellare del brano. 

(Sara Pederzoli)

Fractae: 8

 

Shhh

Probabilmente molti di noi passeranno il weekend sotto le coperte, isolandosi completamente dal mondo, in attesa che torni il sole o che arrivi qualcuno a portarcelo.

Shhh lasciamoci cullare dal rumore del cuore che batte e dal suono dei nostri pensieri che volano lontano, rivolti verso la speranza di un futuro felice.

Chi hai imparato ad amare se stesso, uscirà da questa situazione rafforzato e pronto a vivere ancora con più passione.

(Nicolò Granone)

Te quiero Euridice: 7,5

 

John Travolta 

Let it be, ricominciamo dall’ultima volta per fare a pugni su un altro ring, ci siamo persi senza farlo apposta. Storie di ordinaria follia quelle delle relazioni contemporanee, questa volta esaltate dalla voce sensuale di Bianca Atzei e di Legno. Un ritmo molto caldo quello di partenza, percussioni che ricalcano il battito cardiaco per poi esplodere in una canzone che se avessimo la possibilità balleremmo sui tavoli dei pub con litri di birra irlandese e Martini bianco. 

Balleremmo meglio di John Travolta, ricordando che forse abbiamo qualche conto in sospeso con il nostro passato che ritorna come un ritmo che non ci siamo mai stancati di ballare. Certe storie ti restano incollate al cuore esattamente come una scena epica di un film di John Travolta. E allora cosa fare se non sciogliersi e lasciarsi andare, ancora una volta, come un deja- vù che è più presente del presente.

(Antonella  D’Eri Viesti)

Bianca Atzei ft Legno: 8+

 

Qualcosa da risolvere (Album)

Perché è sempre colpa dei giovani?

Sembra essere questo quel “Qualcosa da risolvere”, che colpisce una generazione, in un momento dove tutto sembra essersi fermato.  Per fare questo bisogna capire quali sono i problemi  di tutti quei ragazzi liceali e post universitari imbrigliati nella ricerca di un futuro migliore. Comprendere come sono cambiate le relazioni, come mai si ha paura di amare, chi prova il timore di essere giudicato per quello che si è o quello che secondo altri, dobbiamo fare per forza e il prima possibile.

Viviamo in un mondo in cui una seconda opportunità  è sempre più un miracolo, già averne una è molto difficile, e quindi  cadiamo vittime di ansia e fretta.

La risposta alla domanda iniziale quindi  la troviamo nell’ultima brano e suona così: “Per caso tu conosci un altra soluzione, per sopravvivere a tutto questo e capire il vero senso delle cose”

(Nicolò Granone)

I Segreti: 7,5

 

Donne che odiano le donne

Un titolo provocatorio che ribalta quello del romanzo (e film) “Uomini che odiano le donne”, denunciando una forma di violenza di cui non si parla spesso: quella delle donne sulle donne.

Il testo riflette in modo esplicito su temi cari a Chadia Rodriguez come body shaming e cyberbullismo, che colpiscono tutti gli adolescenti ma secondo i dati soprattutto le ragazze. 

E io non sono dimagrita, anche se da quando ce l’ho fatta sto mangiando solamente cattiveria e invidia. La rapper del 1998 ci racconta con la sua penna severa e schietta cosa succede quando nell’universo femminile viene a mancare la solidarietà. Sulle note arrabbiatissime della canzone la sua voce vuole dare coraggio alle ragazze che stanno passando un periodo difficile. 

(Vernante Pallotti)

Chadia Rodriguez feat Erika Lei: 8

 

Paranoie

Scagliare l’arma dell’ironia contro i problemi e le giornate nere prendendo la giusta distanza dalle situazioni: il nuovo singolo di VV feat Memento è un’iniezione di carica e adrenalina.

Sono un caso perso, paranoie che escono, qui dalle mie tasche, sotto al letto crescono, niente è sotto controllo, paranoie e ansia si fondono e rimbombano nella testa della cantautrice milanese ma, accompagnata da un groove energetico, cerca di allontanarle con una sana risata.

(Elena Caggia)

VV feat Memento: 7+

 

Tempesta

Chiamami tempesta, chiamami come preferisci tu, ma questa sono io: un mare in burrasca, un fiume in piena, o il grande deserto. L’ ultimo singolo di Giorginess si può definire così. L’artista si mostra come un’antieroina in un mondo di supereroi, con le sue paure nascoste sotto le lenzuola calde d’amore, attraverso la sua voce che ora si muove ferma e sicura, perché finalmente libera di essere la donna che è. “Tempesta” è il preludio alla calma, al momento di stasi e decompressione, che promette tacitamente l’arrivo del bel tempo.

(Ilaria Rapa)

Giorginess: 8

 

Loco Loco 

 

Mi piacciono la tempura, Rambo e i petardi. Alla vigilia dell’uscita della sua prima canzone, Pablo America si presentava in questo modo un po’ sconnesso, lasciandoci intuire l’ecletticità del suo personaggio. 

Da allora non è cambiato molto, ancora non conosciamo la sua identità ma ci siamo abituati alla sua apparente incoerenza musicale che spazia tra generi e immaginari. Dopo il pezzo da cantautore un po’ alla Vasco come “Ascoltavo i Nirvana”, la scommessa di Maciste Dischi è stata nuovamente posseduta dal suo alterego dance Grabowski, che ci gasa con il singolo surreale “Loco Loco”. 

Pablo America è un po’ il Joker della scena italiana, un agente del caos venuto per raccontare la globalizzazione musicale che viviamo senza accorgercene…un dadaista del 2020, con le copertine dissacranti come la madonna-drink o lo scopino per wc dorato. 

La sfida sarà dimostrare che dietro a giochi e provocazioni c’è davvero un artista valido con qualcosa da raccontare. 

(Vernante Pallotti)

Pablo America: 7

 

Storie di un appuntamento (Album)

Quando ci si prepara ad un primo appuntamento si è sempre agitati, non si trova mai il vestito giusto e soprattutto il locale che avevamo scelto è chiuso per ferie.

Ma poi lui sarà quello giusto, lei invece vorrà ferirmi perché non si è ancora ripresa dalla sua ultima relazione?

Domande domande domande frullano nella testa di due persone che rispondendo si magari ad un messaggio ricevuto a tarda a notte stanno inconsapevolmente scegliendo di migliorarsi o incasinarsi la vita.

Il consiglio che ci vuole dare Angelica è quello di non preoccuparsi troppo di come andrà, pensando che noi siamo la persona giusta forse non per loro, ma sicuramente per noi stessi.

(Nicolò Granone)

Angelica: 7+

 

Slaughtered 

 

Scusa sono un po’ geloso, la medusa non ha il cervello e io credo di essere in un brutto, brutto periodo. È la traduzione dei primi versi del nuovo singolo di RAUL che anticipa l’EP in uscita nel 2021 per HAT Music. 

Con “Slaughtered” – letteralmente dilaniato – RAUL si stacca dall’atmosfera da Indie italiano del suo primo brano “Resta in Festa”, per rivelare un’anima pop internazionale con un gran bel groove. 

«La canzone parla di quelle scelte che non hai avuto il coraggio di fare e si trasformano in rimpianti», ci rivela il cantautore veronese classe 2000. 

Immagini suggestive colorano il testo, come la metafora della medusa, invidiabile perché priva di cervello e libera dalle paranoie di noi umani. Abbiamo avuto un assaggio della versatilità del “Drago”, soprannome con cui viene chiamato per il suo logo, il dragone cinese. 

Chissà cosa ci riserverà in futuro. 

(Vernante Pallotti)

Raul: 7,5

 

Inverno 3310

Anche a Napoli fa freddo, e il gelo che penetra i cuori e le ossa ricorda a tratti la San Pietroburgo di Dostoevskij. Non a caso è proprio questo autore a guidare le scelte e i sentimenti de Le notti bianche, duo campano che racconta, tra un beat e un autotune, le storie di cuori che fuggono su un motorino sul lungomare partenopeo, o dei cuori virtuali che ci si scambia su Instagram per ricordare a qualcuno che non lo abbiamo già dimenticato. Senso di inadeguatezza e nostalgia per il passato sono alla base di “Inverno 3310”: sentirsi come un telefono con i tasti in un mondo di smartphone.

(Ilaria Rapa)

Le notti bianche: 7,5

 

Gloria

La vita è un pendolo che oscilla tra ansia e paranoia, lo diceva Schopenhauer, ma anche Golden Years e Dola nel loro ultimo singolo “Gloria”. Un nome che ricorda un omonimo brano dei Doors, e che inevitabilmente, per me che ne sono un’agguerrita fan, mi fa sorgere spontaneo il paragone. Certo è che le due Gloria, sia quella di Jim Morrison che quella dei due artisti italiani è un bel soggetto ribelle e che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, un personaggio appetibile e che fa girare la testa a tutti, ma che come la fama e la celebrità non si lascia raggiungere facilmente da chiunque.

(Ilaria Rapa)

Golden Years, Dola: 8

 

Temporale

Senti che rumore? Non hai paura di questo scrosciare insistente, di questo battere forte delle gocce vicino alle finestre? Ti prego stammi vicino stanotte, perché il vero temporale è quello che ho dentro. I lampi e i tuoni squarciano il cielo, mostrando ai nostri occhi stanchi quella che è il volto più oscuro e temibile della terra. Ecco che arriva il boato, lo sento rimbombare nel mio ventre. Dove sei? Tornami vicino. Non lasciarmi in questa notte spaventosa e scura, non lasciarmi da solo, con me.

(Ilaria Rapa)

SANTO BLU: 7,5

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