Francesca Guerra: “Dimentico tutto tranne le persone” | Intervista

Ciò che davvero destabilizza delle nuove generazioni sono la resilienza e la consapevolezza che tanti adulti non hanno mai acquisito. Francesca Guerra, venticinquenne romana, ne è un esempio. Si ritiene fortificata da quest’anno che ha messo a terra i più. Mentre tanti sfornavano il banana bread, lei incideva canzoni ed imparava ad apprezzare il tempo con se stessa. Il suo singolo “100 per 100” parla di ricordi e cambiamento ed è stato inciso a Londra, dove attualmente vive.

Intervistando Francesca Guerra

Sei romana, ma vivi a Londra. In cosa differiscono le due città dal punto di vista artistico, secondo te?

Londra è una città molto più dinamica rispetto a Roma. Predilige la musica originale e gli artisti emergenti. Allo stesso tempo però la concorrenza è altissima. Finché non si esce dall’Italia non ci si rende conto di quanto i ragazzi di altre nazionalità siano molto più focalizzati su lavoro e successo. A Londra sono sempre quella che si sveglia tardi, che è disorganizzata e poco produttiva. Qui a Roma mi sento una donna in carriera in confronto! Londra credo ti dia più opportunità di sognare.

Cosa vuol dire, secondo te, vivere al “100 per 100”?

Non credo ci sia una formula per vivere al 100 per 100. A volte siamo sopraffatti dagli eventi e la nostra mente viene oscurata da pensieri negativi, ansia, paure. Quando succede è importante fermarsi un secondo davanti allo specchio e ricordarsi che siamo noi a decidere come vivere le nostre giornate. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente, io sto ancora imparando.

Il tuo è un brano sulla potenza dei ricordi. Quanto spazio dedichi alla memoria?

Ho scritto un brano che parla di ricordi ma io non ricordo mai niente del mio passato. Sono sempre quell’amica del gruppo che “Ti ricordi, Fra’, di quella volta…?” ed io puntualmente non ricordo mai. Ricordo tanto le sensazioni di un periodo però, ricordo tanto le persone. Quelle non riesco mai a lasciarle andare.

“100 per 100” parla anche di cambiamento. Come ci ha cambiati emotivamente, secondo te, questo periodo così delicato e particolare?

Credo che ognuno abbia reagito in maniera differente, mi è difficile dare una risposta universale. A me personalmente questo periodo ha fortificato tanto. In un momento in cui ho dovuto fare i conti con la solitudine ho imparato ad apprezzare il tempo con me stessa. Mi sono focalizzata sulla mia musica e sulla persona che voglio essere e ad oggi non potrei essere più felice di così.

Immagino tu non possa svelare molto, ma cosa dobbiamo aspettarci dal tuo prossimo EP?

Il mio EP sarà un mix di canzoni in italiano ed inglese, prevalentemente pop ma con delle influenze indie della scena britannica. Sono canzoni che raccontano la mia crescita personale di questi ultimi anni. Cambiando paese ho ricominciare tutto da capo, ho incontrato persone fantastiche che mi hanno aiutato in questo emozionante percorso di scoperta artistica, ma allo stesso tempo è stata anche dura trovarmi in una città lontana dal mio quotidiano. Nel mio EP ritroverete tutti i sentimenti che questa esperienza di vita mi ha portato.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali (italiani e non)?

Adoro Francesca Michielin, Elisa, Mara Sattei ma anche i London Grammar, Daughters, Billie Eilish, Dua Lipa, Jorja Smith. Tutte donne forti che ispirano la mia musica ogni giorno, spronandomi a non aver paura di mostrare ciò che sono con tutte le mie fragilità e difetti.

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