New Indie Italia Music Week #74

Le note si intrecciano tra loro per comporre la sinfonia della nostra vita: ognuno scende in campo per giocare la propria olimpiade! Ogni impresa merita una sua colonna sonora. Hai già scelto il tuo inno di battaglia? Scopri le uscite più interessati della settimana, e scegli il brano che ti accompagnerà nel corso di una competizione che è iniziata a giugno e che finirà a settembre: siamo soliti chiamarla “Estate”.

Salvatore, Nicolò, Alessandra, Ilaria, Sara, Benedetta, Elena e Pantaleo ci portano alla scoperta dei nuovi brani della settimana! 

 

VOLUME I

GIUMO è un musicista, compositore e produttore classe 1994 che fa parte dalla crew Klensheet, di cui sono membri anche Tanca e Maggio; tutti artisti di prima linea nell’esercito del nuovo indie italiano.

“VOLUME I”, il primo album dell’artista pugliese di istanza a Milano, è un trionfo di sonorità potenti, nude, alienanti e impattanti che sovrastano l’ascoltatore, colpendolo in pieno senza possibili di opposizione alcuna.
Mettere play su “INTRO”, la prima traccia del disco, significa accettare una policy di condanna all’ascolto di un flusso cangiante di sonorità diverse che spaziano dal rock alla musica elettronica, passando dall’IDM, e di catarsi emotive tra ricordi e analisi lucide di vicissitudini metropolitane e rapporti umani.
Esterniamoci per ritrovarci ascoltando il nuovo album di Giumo.

(Salvatore Giannavola)

Giumo: 8

 

Nene

Ho scoperto ENNE un po’ di anni fa, quando un giorno, per puro caso, capitò nelle mie orecchie la sua “San Junipero”.

Non sono un grande amante della musica elettronica, ma fin da subito notai in lui qualcosa di davvero notevole. La musica, le liriche e il modo in cui riusciva a combinarle muovevano in me un su e giù di senso di nostalgia e carica. Un vero rollercoaster di emozioni.

Dico questo perché a distanza di anni, ho avuto la conferma di quanto lui sia un grande artista e di questo ne sono super felice.

“Nene”, il suo nuovo singolo è davvero una piccola perla da non farsi scappare.

(Filippo Micalizzi)

ENNE :9

 

Livido Blu

I lividi potrebbero essere un modo per ricordarci che certe cose sono pericolose e che ci possiamo far male se non stiamo attenti. Piccoli promemoria sulla pelle con un alone di blu che vogliono metterci in guardia per affrontare meglio le situazioni future, senza il rischio di inciampare, cadere o sbattere da qualche parte.

Chissà magari se potremmo vedere dentro il nostro cuore e sezionarlo vi troveremo all’interno alcuni di questi segni,  che però rimangono solo invisibili segnali di pericolo all’interno di noi stessi.

(Nicolò Granone)

Acate: 8-

 

Piccola peste

Flaza è una piccola peste che vuole viversi la vita a 300 all’ora, senza paura delle conseguenze.

Una scarica di energia di un’artista che ci tiene fin dall’inizio a mettere in chiaro le cose, con la voglia di zittire quel pubblico che si aspetta un certo tipo di musica. Lei vuole seguire la sua lucida follia, fregandosene di quello che sarà, e questo brano ha tutte le carte in regola per  diventare un grido di ribellione, in una panorama italiano dove le artiste sono vittime di certi pregiudizi, e rischiano di non ottenere il consenso che in realtà meriterebbero.

Non mi frega un cazzo, ballerò sul mondo senza scarpe

(Nicolò Granone)

Flaza: 7,5

 

Banana Boat

Se c’è qualcosa che ho imparato ascoltando il nuovo singolo di Galassie è che c’è un’imbarcazione che effettivamente si chiama Banana Boat, che diventa per l’occasione l’oggetto che si fa simbolo di un ricordo: del mare, delle onde, della Spagna, degli occhi che si incrociavano mentre si solcavano i sette mari.

Galassie riaccende in noi lo spiraglio della memoria con una canzone che sa anche rinfrescare i pensieri in un’estate torrida fatta di zone bianche e green pass.

(Ilaria Rapa)

Galassie: 7,5

 

Francesca

“Scusami se non è facile quando ti sento lontana”.

Una promessa che dovremmo mantenere anche a noi stessi, così come hanno fatto i Manila nel loro nuovo singolo. Dovremmo imparare a dire di no, a non assecondare tutte quelle idee stupide e folli semplicemente per compiacere qualcun altro o solo per la pura che abbiamo di perdere la persona che amiamo. Riprendendo il testo della band, il concetto si può esprimere così: Francesca no, non è per me se il mondo gira male senza te.

(Ilaria Rapa)

Manila: 7,5

 

Estate pazzesca

L’estate porta con se milioni di aspettative che rendono frizzante tutto il resto dell’anno! “Ho voglia di fare un after che dura un mese”. Contiamo i giorni che ci separano da tuffi al mare, da drink al tramonto, da innamoramenti estivi, da caldo asfissiante da settembre a giugno.

Le promesse sono tante: “questa estate voglio spegnere la testa”. Saremo in grado di soddisfarle tutte? Let’s go!

“Ti aspetto come si aspetta quella reunion di Friends, come un estate pazzesca dopo due anni di inverno”

(Alessandra Ferrara)

Andrea Orsini: 8

 

Che Guevara

Il primo pensiero che ho avuto ascoltando “Che Guevara”, il brano del duo Mesa-Esposito, è andato al panorama estivo da “ritorno dal mare”. Si tratta ovviamente di impressioni personali legate però al mix di relax e riflessioni profonde che m’ispira la strada del ritorno – magari al tramonto – dopo un’afosa giornata sulla spiaggia. Emozioni che ritrovo pienamente in questa canzone.

Il brano descrivere sì riflessioni, ma notturne. In una notte dove “non ci sono stelle” i due artisti si confrontano con il proprio vissuto e le proprie esperienze senza viverle con oppressione. Si percepisce anzi un senso di pace dato dall’accettazione di quello che si è, dei propri sbagli e degli sbagli del mondo che ci circonda, spesso profondamente ingiusto.

Nonostante tutto, magari sorseggiando un’altra “bionda chiara”, vince il “galleggiare” su questo mare di malinconica allegria grazie alla serenità che questo brano riesce a regalarci.

(Pantaleo Romano)

Mesa-Esposito: 8

 

Frammenti (Album)

Il pregio primario e che più mi ha colpito di questo disco è stato quello di riuscire a farmi piacere un genere musicale distante anni luce dai miei ascolti frequenti. Il disco di Frammenti, “Partire”, è capace di attirare anche i più prevenuti, come il sottoscritto.

A partire dal primo brano, coca cola e bacardi, si notano i “sogni” del giovane artista (scopare con Jim Morrison, cantare con Lou Reed, dormire con Ginsberg etc.). Si tratta di un espediente per parlare dei rimpianti della vita che ognuno si porta dietro. La canzone assume dopo toni molto dance ed il mix è davvero piacevole. Si sente tutto benissimo e il movimento creato dal brano ti fa ballare anche se non lo vuoi.

Le citazioni sono un pezzo importanti in tutto l’EP e il mio brano preferito non poteva che essere Noi abbiamo un sogno dove il testo recita nell’incipit: “Guardavo trainspotting con gli amici, mi sentivo un pò Sick Boy” e chi, nel bene o nel male, non si è mai sentito un po’ Sick Boy?.

(Pantaleo Romano)

Frammenti: 7,5

 

Bella festa

Fammi ridere fino a che non ti sopporto più

La prima dichiarazione d’amore, spesso arriva inconsapevolmente dopo una leggera sbronza, con l’alcool che mette a nudo i sentimenti. Essere un ragazzino oggi è un po’ una sfiga perché organizzare una festa può equivalere ad un atto terroristico, ma la cosa positiva che può godersi al meglio questa canzone, e tutte le successive hit che scriverà KONTI flowerchild.

Io invece mi immagino  come uno di quei genitori che si lamenta di portare i figli al concerto, ma che in realtà è lì nelle ultime file che si scatena e le canta tutte una dopo l’altra.

(Nicolò Granone)

KONTI flowerchild: 8

 

Sessione estiva

Tra una pagina di diritto privato e una di economia aziendale, la sessione estiva è il momento dell’anno più temuto dagli studenti universitari.

Mentre si cerca di imparare le leggi e di ricordare perfettamente le formule, si fantastica sul fatidico momento in cui si sorseggerà uno spritz a bordo piscina o ci si lascerà coccolare dal rumore del mare, mentre la pelle risplende al sole.

Il testo di “Sessione estiva” è perfetto per una giovane ragazza come Martina, che sogna di viaggiare, scoprire nuovi posti e volti, nonostante la sabbia sia bollente.

(Elena Caggia)

Martina Grillo: 7,5

 

Doppia piazza

“Sarà che l’amore non l’ho mai capito, sarà che non ho mai capito me”. Amare è un gran casino, e ne siamo tutti pienamente consapevoli anche se ci piace essere amati, cercare amore e soprattutto donarlo.

Non possiamo vivere senza questo sentimento: è il più alto a cui aspirare apparentemente semplice da raggiungere, veramente difficile da provare.

“Per Natale  ti regalerò un letto a doppia piazza per ognuna delle tue personalità”. Teniamoci stretti il nostri amori, qualunque essi siano!

(Alessandra Ferrara)

Scirocco: 7,5

 

Sole tropicale

Come ci sentiamo quando siamo innamorati? “E che mi sento così e che mi fai bene, come il sole tropicale”.

Bruciamo d’amore dal cuore alle caviglie, è un tripudio di emozioni dolci ed amare, di sorrisi e di pianti: “stasera sono pazzo di te”. Non ci importa davvero di niente perché stiamo bene con noi stessi e con gli altri senza alcuna paura!

“Ti vedo ballare tra i sogni della gente. Guardiamoci negli occhi e sfidiamoci più forte”

(Alessandra Ferrara)

Lost, Giorgieness: 8

 

Fino a ieri

Fino a ieri le cose andavano in un certo modo mentre oggi non so cosa fare con te. A tutti sarà capitato di arrivare in quel momento della relazione il cui il passato passa da abitudine a ricordo e si sente l’esigenza di mettere i puntini sulle i. Il vero problema è che nella maggior parte dei casi si inizia cercando di mettere un po’ di ordine all’interno della coppia, con l’idea di sedersi a tavola e discutere di quello che non funziona più, ma soprattutto di quei comportamenti che ci hanno sempre dato un po’ fastidio anche se per mantenere il quieto vivere abbiamo tralasciato.

Da una piccola discussione può nascere una lite vera e propria che spacca il rapporto, lasciandoci addosso ancora una certa voglia passionale che si scontra però con la ragione. Ecco se qualcuno arrivando fino a qui pensa che sto raccontando la sua situazione amorosa, beh buona fortuna!

(Nicolò Granone)

Mole: 8

 

Cambia la vita

Un inno alla pace e alla voglia di rialzarsi sempre: questo è “Cambia la vita”, il nuovo singolo dei Sierra.

In un periodo di caos totale tutti vorremmo avere più libertà per riuscire a cambiare la nostra vita e e questa è la spinta da cui nasce il brano.

Un po’ come l’Europeo appena vinto dalla nostra nazionale, “Cambia la vita” vuole essere un ulteriore lampo di luce nell’oscurità, un bagliore di unione e vicinanza, per ricordarci che anche nei momenti più difficili delle nostre vite sappiamo essere di supporto l’uno con l’altro. 

A volte per ricominciare basta solo una piccola spinta e i Sierra ce ne danno sicuramente una. 

(Sara Pederzoli)

Sierra: 8

 

Africa

Mannarino ci porta lontano, in una terra sconosciuta, dove tutto è “fiore, caverna, pantera, acqua nera”, dove “ballare è una mossa politica”: in Africa.

La musica, ripetitiva, diventa un rito tribale. Il testo, fatto solo di parole chiave, vuole essere pura evocazione. Sorprendentemente diverso ma inconfondibilmente sempre uguale, Mannarino cambia ma rimane lo stesso. 

Un’Africa mistica e irrazionale, fatta di luci, ma soprattutto di ombre. Un’Africa dove il confine tra le cose è così labile che non c’è più differenza tra donna e uomo, tra giusto e sbagliato. È un richiamo ad una libertà che sembriamo sempre più incapaci di sentire.
E forse è per questo che ci serve volare via, nella culla dell’umanità, per tornare a quando era tutto illogico, e, proprio per questo naturale, semplice. A quando ad una voce se ne univano altre mille, tutte diverse, eppure, tutte così collettivamente uguali.

A quando lasciavamo fare alla musica.  

(Benedetta Fedel)

Mannarino 8,5

 

Vengo a prenderti all’Havana

Una dedica a Cuba, che si personifica e diventa un’amica, una parente, una mamma che è sempre nei nostri pensieri. Una mamma che ora più che mai ha bisogno di musica e pensieri, anche da lontano.  

E a Camilla – che Cuba la ha nel sangue – piacerebbe partire così, con la sua persona, verso l’Havana, tra i suoni e i colori dell’isola. La valigia, alla fine, era pronta da una vita e ora ha la possibilità di andare, di toccare con mano tutto quello che ad oggi era solo un bel ricordo.

Parto per ballare fino a sera, ritrovarti in uno sguardo sotto il cielo dell’Havana”.

Le sonorità caraibiche ci fanno venire voglia di prendere due biglietti di sola andata per Cuba. Di ballare per strada e innamorarci degli sguardi, delle melodie, degli odori. Partire per riprenderci, anche noi, la nostra vita. Fosse anche solo per il fine settimana. 

(Benedetta Fedel)

Camilla: 7,5

 

Exit

D’amore e altre invettive canta il nuovo singolo del cantautore Santoianni. “exit” è una canzone sulle promesse sì, ma su quelle che non vengono mantenute, e allora l’unico per salvarsi da uno stato di emergenza sentimentale è aprire le porte di uscita.

“Exit” come un comando, ma anche come il monito che il cantautore vuole tenere a mente per non soffrire più. Quando tutto ti sembra andare storto, quando sembra che non ci sia nessuno di cui poterti fidare, allora esci e spalanca le porte al tuo destino.

(Ilaria Rapa)

Santoianni: 7,5 

 

Scopri i migliori brani dell’Indie Italiano attraverso le playlist ufficiali della community!

Indie Italia Heroes

Indie Italia Magazine