New Indie Italia Music Week #77

Settembre rappresenta la miscela perfetta dei buoni propositi che si mischiano con il passato e con la voglia di cambiare: quest’ultima, però, ha bisogno di prendersi ancora un po’ di tempo prima di realizzarsi e scegliere quale strada percorrere.

Un momento nel quale caldo e temporali si uniscono come se fossero emozioni difficili da decifrare, nell’eterna indecisione che caratterizza il genere umano.

Per fortuna, abbiamo sempre la musica come nostra consigliera e questa settimana i nostri aruspici hanno i nomi di Alessandra, Nicolò, Ilaria C, Ilaria R, Pantaleo, Filippo, Benedetta, Margherita.

Povero cuore

Quante cose avete sempre da dire. Così tante che a volte ci sembra di guardarci allo specchio e non riconoscerci più. Abbiamo un mucchio di aspettative basate su quello che pensano gli altri, al punto di non essere più nemmeno sicuri di cosa vogliamo essere noi.

Perché siamo costantemente circondati da persone che ci dicono come ci dovremmo comportare, chi dovremmo essere o cosa dovremmo sentire. Come se le emozioni fossero una scelta. Come se ci fosse sempre una strada giusta da seguire, una cosa giusta da fare, da dire.

“Non vuoi deluderli, non vuoi deluderti”. Cos’è più importante?
Forse nessuna delle due. Forse le aspettative – nostre, degli altri – non sono che un gioco d’ombre, non la realtà. Tanto vale continuare ad essere, semplicemente essere, quello che si è. Fare quello che ci viene da fare.
“Non li ascoltare. Scrivi canzoni d’amore”.

(Benedetta Fedel)

Mobrici, Brunori Sas: 8

 

TauroTape3 (Album)

I Tauro Boys sono tornati. E lo hanno fatto dimostrandoci che il rap e la trap possono essere più della semplice ostentazione del successo e del rimarcare il proprio potere.

“TauroTape3” è una fuoriuscita di pensieri. Che  si distanzia, nei temi trattati, da quelli che siamo soliti ascoltare in questo genere. 

Riuscire a parlare di amore, senso di disagio e delle proprie fragilità, ma allo stesso tempo mantenere una potenza musicale così prorompente, può risultare parecchio complesso. 

I Tauro però sono riusciti perfettamente a mantenere questo equilibrio.

Una produzione che non so come definire se non eccezionale e collaborazioni con artisti che lo sono altrettanto. “TauroTape3” segna un perfetto spartiacque tra quel che era la trap prima e quel che sembra stia puntando a diventare.

(Filippo Micalizzi)

Tauro Boys: 8,5

WILD

Il “non essere più come una volta” è una facile scusa per chi non accetta che il tempo scorre. Cambia il nostro corpo con prime rughe e qualche ciocca bianca. Cambia il nostro modo di provare sentimenti, di reagire alla vita.  “Tu non sei più come una volta: wild , semplice

Anche l’uomo come un frutto diventa maturo, sperimenta e cerca nuove certezze, nuovi dubbi.

Se quella dopo è un’altra sbornia la notte è muta e non ti sveglia

(Alessandra Ferrara)

wLOG: 8

 

Solo Musica

La Musica, fedele compagna di vita e spesso ancora di salvezza, è la protagonista di questo brano intenso e delicatissimo di The Leading Guy con la collaborazione di Vinicio Capossela.

Un inno alla “musica, senza più un’anima”, quella vera, senza costruzioni o falsità, senza grida, senza gorgheggi, solo musica pura e cristallina, che troviamo in ogni momento della nostra giornata, che riconosciamo in ogni angolo della città, è solo musica, una poesia che ci culla e che ci dà conforto, e che dopo qualche ora non ricordiamo più, percepiamo solamente la profonda pace interiore che ci ha donato e di cui non possiamo fare a meno. Lasciamoci quindi trasportare da questa ninna nanna e, ad occhi chiusi, distacchiamoci dalla realtà.

(Margherita Ciandrini)

The Leading Guy, Vinicio Capossela: 9

Gemelli

“Gemelli, rido pure se sto male”

Questa frase racchiude perfettamente la maggior parte delle persone del segno zodiacale dei Gemelli: lo stesso del cantante dei bergamaschi Ufo Blu, che con questo nuovo brano un po’ r’n’b, un po’ pop, un po’ indie, chiede aiuto alle stelle e alla luna per cambiare i propri comportamenti, riconoscendo ironicamente nelle caratteristiche dei Gemelli, tutti i suoi difetti. Stressato dal suo alter ego simile a Mr. Hyde, Yuri Tirendi alla voce ci tiene a distaccarsi dai suoi comportamenti della sera prima e con questo brano sognante, gli Ufo Blu si allineano totalmente alla situazione sentimentale attuale, in cui la prima domanda che ci viene rivolta, ancora prima del nome, è: “e tu di che segno sei”? Dopotutto, se le stelle dicono che siamo incompatibili, perché perdere tempo?

(Margherita Ciandrini)

Ufo Blu: 8,5

 

Oracolo

 

Diventare grandi vuol dire imparare a gestirsi autonomamente i problemi, ma quando si ha bisogno di aiuto la mamma è una delle prime persone alle quali si fa uno squillo. Lei ci darà i suoi consigli, che prima di accettare analizzeremo con tutti i pro e contro, prima di sbagliare ancora una volta di testa nostra solo per non darle la soddisfazione di darle la regione.

Oppure per trovare una soluzione si cerca di intrepretare i segni del destino, ma quella è tutta un altra storia.

Laila Al Habash: 7,5

 

Avvelenami

Una richiesta esplicita di avvelenamento o un modo ironico per richiedere di essere salvato?
Questo divario tra ciò che è e ciò che non è caratterizza il nuovo singolo di Mike Youlend, dal titolo “Avvelenami”: Avvelenami come se cadessero le mani, ma non mi batte il cuore, ma che dolce è il tuo sapore.

Insomma, il nostro Mike Youlend potremmo definirlo un po’ masochista in amore, della serie “ti amo anche se mi fai stare male”. E chi lo sa se tra queste spine non si nasconda proprio un fiore!

(Ilaria Rapa)

Mike Youlend: 7

Gazza di Monet

Tutto gira intorno all’arte, non a caso l’artista Opera ci fa entrare in contatto col suo nuovo lavoro dal titolo “Gazza di Monet”. Un quadro questo che con tutto il suo impressionismo cerca di imprimere, per l’appunto, per sempre l’immagine di una gazza, che spicca per il suo colore nero in mezzo ad un cortile completamente ricoperto di candida neve.

Ecco, un’immagine così semplice ed effimera si ricollega alle ambientazioni realistiche e a tratti nostalgiche descritte dall’artista, che anche lui, non con i pennelli, ma con la musica, cerca di cristallizzare per sempre in una canzone.

(Ilaria Rapa)

Opera: 8

 

Aspirapolvere

 

Un’amante delle pulizie come me non poteva non essere attratta da una canzone così, che solo un attento intenditore delle piccole cose come Davide Amati insieme anche a Gregorio Sanchez poteva produrre.

Amati e Sanchez in questa domenica di ricollocamenti e ripartenze personali, ci aiutano a passare l’aspirapolvere sui nostri pensieri che sono neri, neri da ieri. Una canzone per ripulire la mente, per sgomberare dai fumi della negatività, per poter ripartire così più sgombri e leggeri.

(Ilaria Rapa)

Davide Amati, Gregorio Sanchez: 8

 

Maleducazione

Tananai dopo “Baby Goddamn” continua a stupirci un pezzo senza troppi peli sulla lingua, che diventa un pretesto per dimostrare una leggero menefregismo verso le cose che succedono attorno a lui. Concerti che saltano, fidanzate che non si sa come chiamarle e finta ipocrisia mettono a nudo i benpensanti di oggi che si autoconvincono di aver una vita perfetta e si offendono se sentono la coscienza di  un’artista che si autodefinisce affetto da turbe o paranoie.

Probabilmente quando finisce una relazione ci sono due modi per andare avanti: se prima Tananai stava sotto le coperte a piangere ora ha scelto di cambiare tecnica e usare quella del chiodo schiaccia parafrasando quel “Non me ne frega un cazzo perchè scopo un botto”

(Nicolò Granone)

Tananai: 7,5

È già domani (Album)

Cari FASK, questo venerdì 17 ci siamo svegliati con il dolce suono di un nuovo album, il vostro. Inutile dilungarsi, vogliamo raccontarvelo anche con le nostre emozioni, “ Dritti al cuore”!

<<Siediti, chiudi gli occhi>> suggerisce il mio Genio della Lampada.
<<Ho le vertigini, ma la paura è di tuffarsi e non volare>> rispondo.
<< Hai mille motivi che dovrebbero spingerti a correre veloce, a prendere tutto ciò che di dolce ed amaro la vita riserva.

Non c’è bisogno di cambiare bandiera: ma come un lago ad alta quota si gode il tempo che ha“. Ogni attimo è una germoglio che vuole farsi travolgere dalla tua luce. Ogni attimo è adesso, non torna più. “Se sei servo con te stesso lo sei anche con gli altri>>.

<< Ognuno ha il suo posto, allora il mio dov’è? >> infuriat* rispondo. << Del tempo che perdo ne ho piene le tasche>>
<<Classica risposta di chi pensa che tutto sia già designato: deve diventare medico, commerciante, pescatore, segretaria, nullafacente. Se pensi che sia il vento a trasportare i sogni, è ora di prendersi sul serio>>.

<< Forse hai ragione, adoro il vino che sa di cartone” e non me ne vergogno. Adoro il trapano del muratore: il suo vibrare mi fa sentire vivo. Adoro festeggiare i Capodanni perché credo, in fondo, che “È già domani”>>.

(Alessandra Ferrara)

Fask Animals and Slow Kids: 9,5

 

Romantica (Album)

“A quest’ora ogni cosa galleggia, come il sughero dentro un mare”
Questo album è un viaggio, un viaggio nel quale la cantautrice ci accompagna e ci fa strada tra sogni, pensieri e parole. È un viaggio, o forse una storia d’amore, che è destinato a finire e sappiamo che finirà già dalla prima canzone, dall’atmosfera un po’ malinconica.

Sapere che un viaggio è destinato a finire, lo renderà meno bello? Assolutamente no e lo stesso ragionamento vale per questo album. Ascoltate, lasciatevi trasportare, non fatevi ingannare troppo dalle melodie leggere, nascondono testi piuttosto profondi!

(Ilaria Cantoni)

Mèsa: 8,5

Lontano

“Non posso più stare nei tuoi limiti”
Lontano è il frutto di una collaborazione davvero stuzzicante tra Voodoo Kid e ETT. Un singolo dal ritmo fluido e dalle parole rapide, con note un po’ orientali. È uno di quei singoli che necessita di qualche ascolto in più ma poi non delude.

(Ilaria Cantoni)

Voodoo Kid ETT: 7,5

 

Settembre

Non si può affrontare i problemi facendo finta di nulla o cercando i nostri demoni dentro posti sbagliati. L’estate ormai è finita e torna inevitabilmente il momento di fare i conti con la realtà imparando a soppravvivere per l’ennesima volta alla routine del quotidiano.

Ora che i nostri pensieri sono tornati dalle vacanze dobbiamo interrogarci sulle nostre scelte in modo da capire i nostri difetti per cercare di migliorare il nostro approccio quotidiano in modo da non dover dare la buonanotte anche alla nostra coscienza che non riesce a dormire.

(Nicolò Granone)

Testarossa: 7,5

 

Immobile

Me lo vedo un po’ Kamahatma nella sua camera, con un quadernino a quadretti e una bic nera con cui annota le parole e le cancella e ne riscrive altre. La chitarra sul letto è da riaccordare.
Sono così leggere sulla carta che avrei voluto vedere la sua faccia quando ne è uscito Immobile. Tutto il peso sapiente che hanno preso, come se incastrarle in un puzzle le avesse fatte più grandi, più anziane.

Sulla scia di quell’indie che riprende il cantautorato italiano di qualche anno fa, Kamahatma ci mostra alcune pagine del suo diario segreto con questo Ep. Semplice e diretto, come un “vaffanculo”, come un bacio.

Ora sono io qui, nella mia di camera, ad ascoltare quella chitarra che poi ha riaccordato, l’incastro paziente di parole. E la sento meno grande. E resto immobile mentre tutto intorno diventa più semplice.
Come un vaffanculo. Come un bacio.

(Benedetta Fedel)

Kamahatma: 8,5

Ciao

“Ciao” è una dedica tanto a parole quanto musicale.
La canzone è essenzialmente divisa in due parti. La prima in cui il saluto è fatto a voce: un discorso che parte in medias res, che omette e dà per scontato, dedicato personalmente a chi è dall’altra parte e ha ben presente la situazione. Dolce, malinconico e privato.

Nella seconda parte l’assolo di chitarra parla di quella parte che le parole non sono riuscite a esprimere del tutto. Si mette a nudo l’emotività, è più trasparente, lascia intravedere. Sembra un controsenso, ma si fa intendere benissimo.

E, come spesso accade, dove non arrivano le parole, arriva la musica. Per poi dirsi la cosa più banale e più difficile di tutte: ciao.

(Benedetta Fedel)

Mori: 7,5

 

Doc & Marty

Dopo i primi due dischi, Lover e Buchi Neri, torna Acido con il nuovo singolo Doc & Marty. Un vero trip in cui l’artista ripercorre freneticamente il suo vissuto e crea dei parallelismi con Doc & Marty/Rick & Morty, Batman & Robin, Cyrano de Bergerac e perfino Don Chisciotte. Il sound e la metrica del brano incoraggiano lo stile quasi allucinatorio che coinvolge e trasporta chi l’ascolta.

Già l’incipit è tutto un condensato dell’atmosfera del pezzo: “E siamo stati con Doc & Marty o Rick & Morty, ricchi e morti, siamo solo morti. Sono un bugiardo, sono un altro Cyrano. La faccia triste, la lacrima come Pierrot”.
Il tutto si stempera in un ritornello fresco e dinamico, vagamente malinconico ma che conserva l’energia del pezzo e ti fa venir voglia di ripartire al fianco di due soggetti come Rick & Morty/Doc & Marty.

(Pantaleo Romano)

Acido: 8

Pedalini

Pedalini è il nuovo singolo di dellacasa maldive (Riccardo Dellacasa), giovane artista con all’attivo un solo album del 2019, Amore Italiano e diversi singoli. Lo stile molto caratteristico sia nel sound che nel timbro vocale, nella scelta degli strumenti e nelle belle chitarre elettriche sempre presenti rendono questo brano davvero coinvolgente e divertente. Il modo di cantare di dellacasa maldive ricorda la tradizione italiana che va dagli Skiantos ai CCCP e mantiene quell’ironia propria di chi vive leggero.

L’artista ci racconta in essenza la difficile vita di un giovane che cerca di vivere di musica e dell’adrenalina che regala il far ballare e divertire. Si vede anche uno scontro con la realtà nel passo: “Volevo fare l’impiegato fisso, c’ho provato e riprovato, ho anche pagato l’affitto ogni inizio mese, ma poi me ne sono andato”.

Ciò che rimane è in ogni caso il sogno di una vita dedicata alla musica: “Mi rimane il desiderio di farti ballare e cantare, e di provare e riprovare a farti saltare, a farti tornare a casa pieno di adrenalina, come si dice, stanco ma felice”. E noi te lo auguriamo sinceramente Riccardo.

(Pantaleo Romano)

dellacasa maldive: 9

 

Combatti Settembre ascoltando le playlist ufficiali di Indie Italia Magazine!