Fanoya: “Le previsioni del tempo sono complicate quanto i sentimenti”| Recensione Album

Incertezza per il futuro, amore, lavoro, una sensazione di fretta autoimposta: come se ci fosse un orologio che scandisce le tappe della nostra crescita con un fragoroso gong, pronto a ricordarci di ogni scadenza, di ogni obiettivo da raggiungere.

I Fanoya consigliano di ascoltare il loro nuovo disco, “Le previsioni del tempo”, al mattino presto quando il sonno è ancora attaccato agli occhi e si è rintanati sotto le coperte.

I 9 brani che compongono l’album però rendono molto bene anche durante la notte (ndr), quando magari invece di dormire si preferisce fare due passi dentro silenzi e città deserte, lasciandosi  così cullare dall’emozioni della musica.

Se anche il cielo ogni tanto si sente confuso, come quando piove con il sole, figuriamoci se non può capitare anche agli essere umani di vivere in bilico tra il voler fare e il dover essere.

La malinconia tipica dei Fanoya emerge anche in questo disco addirittura con una maturità maggior rispetto ai lavori precedenti e ci resta addosso come pioggia sui vestiti o raggi di sole che bruciano la pelle.

Per comprendere meglio cosa succede dentro questi brani analizzeremmo il disco traccia per traccia.

FETTE BISCOTTATE

Il lavoro nobilita l’uomo, ma fare solo quello logora l’anima. Nella società di oggi si rischia di cadere nella convinzione che la produttività provochi felicità e che quindi sia moralmente accettabile sfruttare al massimo ogni minuto della giornata per fabbricare dati o manodopera da vendere in modo da guadagnare sempre più soldi, che però non possiamo spendere per fare le cose che ci piacciono di più perché non ne abbiamo il tempo.

Questa nuova rivoluzione industriale ha sempre più la forma di un cortocircuito dentro il quale ognuno di noi è sia merce che prodotto.

Oggi il capitalismo sta arrivando ad un punto di non ritorno, bisogna fare gli ultimi miliardi prima del collasso globale e poi, quando sarà troppo tardi per capirlo, rimpiangeremo tutto il tempo libero di cui avevamo diritto.

Anna, la protagonista di questa canzone, si sente soffocata e vorrebbe solo scappare via, libera per godersi i suoi sogni, ma purtoppo nei giorni di ferie diluvia sempre.

ISTRUZIONI

Viviamo una sola vita, ma nasciamo senza leggere le istruzioni e quindi sbagliamo, facciamo cazzate e quando lo capiamo è troppo tardi per tornare indietro e ammettere l’errore.

I consigli degli altri a volte danno fastidio solamente perché vogliamo agire in autonomia, anche a costo di fare uno o più passi falsi.

Fuori c’è il sole, la giacca non serve, ma poi si muore di freddo.

ALOE VERA

Si riesce a stare meglio quando qualcosa, ma soprattuto qualcuno, si prende cura delle nostre ferite, mettendoci al primo posto rispetto a tutto il resto. Quando siamo guariti, dovremmo ricordarci di tutte quelle persone che hanno perso tempo regalandoci parole, compagnia, abbracci, consigli, anche se in realtà erano in ritardo da una vita sulla loro agenda personale, ma nonostante tutto hanno scelto di esserci.

Almeno una volta nella vita bisognerebbe vedere la bellezza dell’aurora boreale.

 

CRÈME DELLA CRÈME

Cosa faremo quando l’intelligenza artificiale ci dirà come amare? Ci sono algoritmi che possono capire i nostri sentimenti?

In un futuro sempre meno distopico affideremo il nostro cuore alla tecnologia, fidandoci di varie notifiche luminose che ci appaiono costantemente sui nostri cellulari o computer. Sparirà tutta la magia del corteggiamento e i nostri incontri avranno una scadenza come nell’episodio di Black Mirror dal titolo “Hang The Dj”.

Cristoforo Colombo sbagliando ha scoperto le americhe, ma gli errori sono sempre meno tollerati e così il nostro istinto, per paura, abbassa la testa davanti a freddi dati prodotti dalla ragione.

Facendo una ricerca online tutti i siti e le app danno pioggia, domani stai pure a casa e non ci vediamo, anche se svegliandoci vediamo che c’è il sole, sicuramente ci stiamo sbagliando.

TELECOMANDO

Capita a tutti di vivere alcuni momenti d’insicurezza nei quali piuttosto che sbagliare si preferisce stare fermi immobili e vedere cosa succede la fuori. Incastrati dentro la nostra routine, non c’impegnamo a cambiare le cose perchè abbiamo l’illusione che tutto è immutabile e che non andrà mai come avremmo voluto.

Vorremmo avere un telecomando per cambiare canale, ma poi quando ce l’abbiamo è troppo lontano e non abbiamo voglia di alzarci dal divano preferendo accontentarci di vedere ancora una volta la stessa pubblicità noiosa.

Il cielo sopra le nostre teste è nuvoloso, sarà così ancora per parecchi giorni.

 

NEWTON

La felicità va vissuta senza stare troppo tempo a capire il perchè l’abbiamo raggiunta e come la si fa a trovare facilmente, altrimenti diventiamo incosapevolmente vittime di esperimenti emotivi. Bisogna solo ballare, sorridendo, mettendo in crisi ogni legge di Newton.

Se iniziamo a vivere dando troppo peso ai sentimenti e al perchè nascono finiremo ad affoggare dentro le nostre domande, aggrapandoci a fragili risposte che invece di farci tornare a riva ci trascinano sempre più dentro il nostro io, e da questo tuffo solo pochi hanno la capacità di riemergere solamente un po’ spettinati.

I bambini invece di chiedersi quali siano le cause dell’eclissi solare stanno con gli occhi verso il cielo a godersi lo spettacolo.

GENERAZIONALE

Tutti dicono che la colpa è sempre dei giovani, come a voler nascondere i propri errori lasciandoli ricadere sulle generazioni future. Chi giudica ha le sue ragioni, ma gli innocenti hanno diritti a difendersi, senza subire tutto in maniera passivamente.

Chi scaglia la prima pietra spesso non lo fa con cattiveria, ma agisce in maniera istintiva per evitare di venire colpito, preferendo lanciare le proprie colpe su gli altri, che inevitabilmente quasi per una legge non scritta quando diventeranno vecchi faranno inevitabilmente la stessa azione.

“Perchè non ho paura del domani, morire come i pesci così sani”

Fuori c’è il temporale, il bagliore dei lampi illumina la mia stanza, ma non ho paura della tempesta perché tra poco passerà e tornerà il sole.

FELICE DOMANI

Forse ragionandoci è meglio avere una gallina domani che un uovo oggi, ma spesso siamo vittime della teoria del tutto subito adesso o niente in futuro.

Non ha senso fare promesse che sappiamo che non riusciremo a mantenere, ma bisognerebbe imparare a godersi piccoli momenti di trascurabile felicità, per non aver nessun tipo di rimpianto.

Piuttosto che sentirsi incompleti è meglio fare di meno, ma farlo bene e nei tempi prestabiliti, invece di autoconvincersi che procrastinare è la soluzione migliore e che riusciremo a fare tutto nei tempi prestabiliti.

Sta spuntando il sole, spegni il computer e esci a fare un giro.

ACCENDINI SMARRITI

L’ultima traccia del disco è un elogio al pessimismo, che diventa una scusa per rapportarsi con il mondo esterno senza sentirsi in colpa per gli errori commessi.

Abbiamo persi accendini, ma soprattuto opportunità solo perchè abbiamo avuto paura di sbagliare o ancora peggio di non essere all’altezza.

Nella società di oggi non c’è spazio per l’errore, ma in realtà sbagliare serve per trovare la soluzione giusta la prossima volta. Per stare bene bisognerebbe avere il coraggio di ammettere di stare male, sembra un controsenso ma solo in questo modo sarà possibile essere sinceri con noi stessi e capire cosa dobbiamo aggiustare

Hai mai provato a guardare te stesso dentro una pozzanghera? Bene, fallo e tuffatici dentro!

 

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