LOL 2 – Chi ride è fuori”, tra sorprese e perplessità

Di Benedetta Fedel

Questa è performance?

Dopo il successo del comedy show firmato Amazon e il nostro primo articolo sul fenomeno mediatico che ne è scaturito, non potevamo non commentare anche questa seconda stagione diLOL – Chi ride è fuori”. 

Troviamo ancora Fedez come conduttore e, al suo fianco, in sostituzione dell’irreprensibile Mara Maionchi, c’è Frank Matano, ex concorrente della prima edizione. Il duo “fa il suo”, niente di più e niente di meno, e probabilmente ci aspettavamo qualcosa più dal comico napoletano. 

Nei panni dell’aiutante della coppia nella control room troviamo il nostro adorato Lillo. Non c’è niente da fare, Lillo È LOL, e il suo vero superpotere è che qualunque cosa dica o faccia fa ridere: è Posaman, è un ballerino professionista, è l’“urlatore di mambo”.

Dopo l’annuncio del cast della seconda stagione, ognuno di noi aveva aspettative ben precise. Sono state appagate? Sì? No? Dipende. Il discorso è complicato.

Le personalità in gara sono anche più variegate dell’anno scorso con diversissimi tipi di comicità. Questo non solo è difficoltoso per le gag che crea – mai del tutto “in equilibrio” – ma, per di più, comporta delle opinioni parecchio discordanti da parte del pubblico. 

LOL 2: contestualizziamo

Se durante la prima edizione – uscita il primo aprile 2021 – ci trovavamo (ancora) tra le nostre mura, distrutti dallo zapping intensivo e dalla snervante ricerca di attività per passare il tempo, quest’anno il sentimento è un diverso

Un anno fa avevamo paragonato LOL a “Musica leggerissima”, la hit sanremese di Colapesce e Dimartino, perché era stato in grado di offrirci un attimo di pausa (dai numeri, dalle statistiche, dalle regioni che cambiavano regole e colore). Ci siamo concessi un attimo di respiro in un momento in cui il mondo non aveva più aria. Perché? 

Perché la noia era un sentimento che conoscevamo bene e che non ci faceva più paura. In questo contesto, LOL è stata una bella sorpresa, proprio perché ha rotto la monotonia quando nessuno se lo aspettava. 

La guerra è un’altra cosa. La situazione attuale – spaventosa e, soprattutto, sconosciuta – dà a tutti la sensazione che non siamo legittimati ad essere contenti. Non quando vicino a casa nostra cadono le bombe. Le cose più scontate e banali sono perennemente accompagnate da un sottostante e pungente senso di colpa. Soprattutto se si tratta di ridere

Questo pensiero mi è indubbiamente rimasto per tutta la durata del comedy show. Tuttavia, sebbene LOL sia stato perennemente accompagnato da eventi catastrofici (il che mi fa temere per il 2023) e benché il contesto attuale abbia causato premesse difficoltose, qualcosa si salva

I concorrenti in gara e i vincitori morali della seconda edizione: Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti e il Mago Forest

Dopo aver attentamente analizzato le sette puntate di LOL – Chi ride è fuori 2, siamo pronti a commentare. 

Nonostante la vittoria di Maccio Capatonda, che non cede alla risata nemmeno all’apparizione del poeta Brunello Robertetti e che regala momenti di grande ilarità – come le barzellette su Pierino e i suoi noti trailer -, la personalità che ha senza dubbio spiccato di più in questa edizione è quella di Virginia Raffaele

Benché la sua prima apparizione in tv risalga a poco più di 10 anni fa, ha dimostrato di essere una professionista della risata. Sì, perché sembra che non ci sia niente che la nostra cara Virginia non sappia fare. Inarrestabile, diventa la Vanoni, la Berlinguer, Belen, una make up artist, e Marina Abramovic, con la stessa facilità con cui noi ci allacciamo le scarpe. Insomma, “questa sì che è pefomance

Lasciando agli spettatori più polemici il dibattito sulla presunta svendita del suo talento a causa della partecipazione a LOL, quello che possiamo dire è che tra i vincitori morali c’è il genio della comicità Corrado Guzzanti, probabilmente il più esilarante di tutti i concorrenti

Tra l’imitazione di Venditti, Vulvia, la seduta spiritica e Saturno che risponde alla patita dell’oroscopo: ‘Ma chi sei? Stai a 800 milioni di chilometri, ma chittesencula?’”, Guzzanti si riconferma il gigante che è, appagando al 100% le nostre aspettative. 

La terza stella di questa edizione è stata il Mago Forest, che teniamo nel cuore col ricordo dei bei tempi di Zelig e di Mai dire… Letteralmente qualsiasi cosa. 

Sorprende gli spettatori e sbaraglia gli avversari facendosi spazio tra i protagonisti proprio quando, forse, non ce lo aspettavamo. Non ci scorderemo facilmente della sua foto osé, del cagnolino e del concerto coi bicchieri di cristallo. 

Maria Di Biase, nota per il duo comico “Nuzzo e Di Biase” (e per aver dato soldi a tutti i concorrenti della trasmissione), l’ho personalmente trovata piacevole, autoironica e divertente, dalla majorette al burlesque. Brava! 

Il giovane comico Max Angioni, per essere agli esordi, non se la cava male, proprio perché non si tira mai indietro e fa tutto quello che può (a costo di essere “bullizzato” dagli altri concorrenti). Perle della sua partecipazione: la barzelletta in tedesco e la lotta di wrestling. 

The Pozzoli’s family rasenta la sufficienza, con Alice Mangione parecchio più divertente di Gianmarco Pozzoli, la cui unica scena indimenticabile rimane la rasata di capelli, uscita più un gesto disperato che comico. 

Fanalini di coda di questa edizione: Diana del Bufalo e Tess Masazza. La prima delude perché chi la segue da anni sa bene avrebbe potuto fare molto di più e invece rimane nell’ombra e non si butta. Tess vince il premio come concorrente meno divertente di tutte le edizioni, entrando ufficialmente a far parte dell’oggettistica di scena. Sinceramente, non ricordo una sola cosa degna di nota. 

Tiriamo le somme: Che ne pensiamo di LOL 2 – Chi ride è fuori? 

Un gruppo così tanto eterogeneo non poteva che causare pareri discordanti. Quindi, in questa situazione, il giudizio di ognuno di noi diventa strettamente personale

A mio modestissimo parere, per tutti i motivi che abbiamo elencato, LOL 2 ci prova ma non riesce a toccare le vette della prima edizione. Non diventa iconico

Puntiamo all’anno prossimo, sperando vivamente che gli eventi siano più favorevoli e che potremo finalmente, per la prima volta dopo anni, fare una risata senza pensare a nient’altro. Farci una risata e basta.