PH: Laura Bianchi

Mel de Vil: “Avvelenata” è il singolo d’esordio in collaborazione con wLOG | Intervista

Mel de Vil è una giovane cantante che esordisce con “Avvelenata”, brano scritto dal maestro dell’elettro pop made in Italy wLOG, mettendo a disposizione la sua voce soave per esaltare un testo ricco di significati nascosti. Il pezzo infatti racconta i dubbi dell’essere umano sempre in lotta, specialmente con se stesso, per riuscire a capire quali sono le cose che lo fanno stare bene, cercando contemporaneamente di togliere tutto ciò che lo porta a soffrire.

Molto spesso però questo processo non è semplice, anzi diventa difficile dividere il veleno dall’antidoto. Infatti si può fare una scelta pensando di prendere la decisione giusta, ma questa magari con il passare del tempo si trasforma in una ferita che anche a distanza di anni continua a sanguinare.

La voce ipnotica di Mel de Vil si scontra con il testo rude e spigoloso di wLOG, creando una sensazione di dolce stordimento nell’ascoltatore mentre ne assapora goccia dopo goccia.

 

INTERVISTANDO MEL DEL VIL

A cosa si riferisce l’aggettivo “Avvelenata” ?

Diciamo che si presta a tante interpretazioni, tante quante sono le orecchie che la ascoltano. Per te? 

Come si fa a capire di vivere un rapporto tossico?

Eh… (ride nda) il problema è che spesso non riusciamo a capirlo.

Le birrette aiutano sempre, ma andare in terapia sarebbe meglio!

PH: Laura Bianchi

Preferiresti essere uno scorpione o un serpente?

Uno scorpione. Oltre che a essere il mio segno zodiacale, sono una specie bizzarra e affascinante: prima di accoppiarsi, ballano.

wLOG ha scritto questa canzone per te. Tu quale delle sue avresti voluto scrivere e perché?

“Mosca Cocktail”, è stata la canzone della mia estate e non solo.

 

Ci sono dei riferimenti allo storico brano di Francesco Guccini?

Bisognerebbe fare questa domanda a wLOG.

La notte fa paura perché tira fuori alcuni dei nostri lati nascosti?

La notte può far paura, perché è un tempo fermo, ed è in quei momenti che ci confrontiamo con noi stessi senza maschere o armature. La notte siamo fragili e disarmati.

Che effetto ti fa esordire con questo brano?  Hai paura dei giudizi degli altri?

È un esordio con un testo impegnativo e non scontato, e per me molto sentito. Questo mi rende felice e orgogliosa, e lascia fuori il resto. 

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