New Indie Italia Music Week #115

“Canterò le mie canzoni per la strada
Ed affronterò la vita a muso duro
Un guerriero senza patria e senza spada
Con un piede nel passato
E lo sguardo dritto e aperto nel futuro” (A muso duro – Pierangelo Bertoli)

 

Non occorre che i tuoi percorsi siano tracciati sulle mappe. Esistono territori che aspettano solo te per svelarsi, per iniziare ad esistere. Luoghi in cui il tempo non esiste: presente, passato e futuro si intrecciano saldamente fino a formare una corda alla quale aggrapparsi quando la terra sotto i piedi mancherà o quando saremo noi a volercene liberare.

Scopri i migliori nuovi brani della settimana, e ondeggia nella tua dimensione spazio-temporale, ascoltando i migliori singoli e album Indie Italia, scelti a recensiti per te dal team di Indie Italia Magazine!

Etna

Sound dream pop che ci accompagna lungo il nostro viaggio mentale verso l'”Etna”, in cui ci trasportano le voci di Cimini e Dutch Nazari ed improvvisamente vorremmo svegliarci in una spiaggia deserta. Un brano fresco e leggero, che ci aiuta a sopportare il 35 gradi all’ombra e se chiudiamo gli occhi, riusciamo quasi a vedere i piedi del vulcano, che ha appena smesso di fumare. “Forse è meglio un viaggio che mi porta via, dalla malinconia” quante volte abbiamo sperato di poter chiudere tutto, prendere uno zaino e partire, cercando di nutrire la nostra anima con la vista del mare, che riesce sempre a calmarci e rasserenarci. Continuiamo quindi a sognare di dormire sotto le stelle, con Cimini e Dutch che ci cullano nel nostro viaggio onirico.

(Margherita Ciandrini)

Cimini, Dutch Nazari: 9

 

Il tuo ritratto

Le storie d’amore dei 20 anni, diciamoci la verità, sono quelle che ricordiamo per sempre. 

Hanno la forza e la passione dell’adolescenza appena finita, ma anche la maturità per capire cosa sia davvero l’amore. C’è un dettaglio però che le rende ancora più devastanti: la storia dei vent’anni potrebbe essere quella definitiva… oppure no. 

Ci sono quelli che a vent’anni si incontrano e non si lasciano più e quelli che avrebbero fatto meglio a incontrarsi più tardi. Che si faccia una famiglia insieme o che si arrivi a odiarsi e cancellare tutte le foto… la storia dei vent’anni ci avrà segnati, ci avrà resi gli adulti che saremo un giorno. 

Ed è di questo che parla “Il tuo ritratto” di Matteo Alieno. Nostalgia di un futuro incerto e pazza voglia di vivere il presente sono gli ingredienti di un singolo delicato da ascoltare in loop in queste sere d’estate. 

Un bacio alla musa Arianna!

(Vernante Pallotti) 

Matteo Alieno: 8,5

 

Sottovoce 

 

Un pezzo estivo, che profuma di spiaggia e salsedine. Racconta una storia estiva, fra primi amori baciati dai raggi del sole e scoperte carnali. Perché estate è scoperta, caldo, desiderio, o almeno così ci racconta l’inedito duo composto da Dodicianni e da I miei migliori complimenti.

“Sottovoce” nasce spontaneamente, mentre i due artisti parlavano di mare, vecchie hit e amori fugaci. Un po’ come le conversazioni estive a tarda notte, su quelle sedie bianche di plastica che urlano estate italiana. 

Il bello delle canzoni è che ognuno può capire quello che vuole ascoltandole: è così anche con “Sottovoce”, che ci permette di ripensare ai nostri migliori ricordi estivi. 

(Sara Pederzoli)

Dodicianni, I miei migliori complimenti: 8

 

Io, tu e l’estate

 

Una cartolina romantica da inviare a chi è ormai lontano ma nonostante tutto resta e resterà per sempre un punto fermo della nostra vita. Queste le parole con cui Napoleone presenta il suo nuovo pezzo “Io, tu e l’estate” che è un sapiente mix tra il pop contemporaneo e la tradizione del funk partenopeo, con testi in italiano e incisi in dialetto. 

La playlist delle canzoni da ascoltare sotto l’ombrellone si sta allungando sempre di più e questo è certamente un pezzo da aggiungere, per sentire un po’ meno distanti le persone lontane, anche nella stagione dei nuovi amori e delle storie da raccontare.

(Sara Pederzoli)

Napoleone: 7

 

Tanto piove

“Tanto piove” è un flusso di coscienza sotto una luna che “mi guarda come nessun’altra”. Un pezzo potente, potente come i Colla Zio, che non smettono ancora di stupirci. La musica è uno sfondo di chitarre e batteria che si sposa alle parole, vere protagoniste del pezzo.

“Forse sono troppo o forse sono troppo poco. Decidi tu, non m’interessa”. Ecco cosa ci dice, sfidandoci, il collettivo milanese che presenta il nuovo singolo.

Come gocce d’acqua, infatti, ogni frase ci cade sulla faccia e ci inserisce in una storia che inizia prepotentemente nel mezzo. I Colla Zio non ti lasciano tranquill*, ti destabilizzano, tanto che ti viene il dubbio che la pioggia che senti non esista.

(Benedetta Fedel)

Colla Zio: 8,5

 

Un istante

“Colleziono istanti per sfuggire alla ciclicità dell’esistenza” 

L’innegabile estro musicale de I Botanici continua a colpire nel segno, numerosi sono gli assoli in “Un istante” e ci servono più ascolti per riuscire ad apprezzare e comprendere appieno anche il testo del brano, che ci scuote dentro già dalla prima domanda che ci pone la band: dove finisce il tempo che passa? Cerchiamo sempre modi per uscire dalla routine che ci segue, ci rincorre, ci trascina in un loop sempre uguale, fino ad un momento che ci provoca un trauma. Potrebbe essere positivo o negativo, ma in entrambi i casi ci stacca dal circolo vizioso in cui stavamo cadendo, per portarci in un altro livello della nostra realtà. I Botanici non smettono mai di farci riflettere con i loro brani, introspettivi ed attuali, ricordandoci sempre che domani è un nuovo giorno e quindi, un nuovo inizio.

(Margherita Ciandrini)

I Botanici: 8.5

 

Paura

Una vera e propria esortazione al lasciarsi andare, alla leggerezza, all’abbandonare le paure: così si potrebbe descrivere sinteticamente il nuovo singolo di AINÉ. Affiancato dalla voce e dalla scrittura di Ethan e dal produttore Raffaele Sperati, in “Paura” AINÉ ha racchiuso tutte quelle turbe che assillano una generazione giovane, confusa e in costante ricerca di risposte, spesso sconfortata e, appunto, impaurita di fronte al disordine del mondo circostante. Questi tre giovani artisti ci hanno così ricordato che è normale sentirsi soli, ma in realtà condividiamo le stesse paure, e lo hanno fatto nella maniera più incisiva ed efficace.

(Eva Ceccarelli)

AINÉ: 9

 

Ciliegie

Si possono fare dei sacrifici, anche minimi, per ottenere qualcosa? Per Jungla questa situazione è assolutamente necessaria, anche a costo di andare controvoglia in discoteca. Ma ne vale davvero la pena, fare tutto questo e molto di più per ottenere un bacio?

Guardandola da un punto di vista romantico, senza dubbio. I più razionali invece sconsigliano di compiere gesti di cui poi ci potremmo pentire, perché evitando la fase del corteggiamento si salta persino l’inevitabile momento di rottura, situazione altamente probabile, dato che spesso non esiste il lieto fine.

Ma si sa l’amore è come le ciliegie, è facile cadere in tentazione, uno cuore rotto ne attira un altro.

(Nicolò Granone)

Jungla: 7

 

Lato D (EP)

Dopo “Lato C”, Ciliari torna con il suo nuovo ep, “Lato D”, che pare essere sorprendente tanto quanto il primo. Sì, perché Ciliari è proprio uno di quelli che dove lo metti ci sta sempre bene e questo nuovo disco ne è un po’ l’emblema. La motivazione è da ascrivere alla sempiterna capacità del cantautore di parlare in maniera semplice di sentimenti complicati. Le situazioni ci sono così familiari che non possiamo non sentircele nostre queste canzoni. Insomma, chi non si è mai lamentato che niente è mai per sempre come in “Non è la fine del mondo”? Chi non si è mai chiesto “Che male c’è a farci male”? E che bello è il momento in cui si realizza che la nostra felicità, per molti versi, dipende solo da noi e ci fa dire: “Oggi starò bene”?

Meno tagliente e ironico del primo ep sui testi, con suoni più vari e sperimentali, seppure sempre improntati all’indie pop, Lato D non è di certo meno universale. È un’introspezione sua che diventa mia, tua, nostra.  

(Benedetta Fedel)

Ciliari: 8,5

 

Sei dentro me

“Tu sei dentro me, ma così distante”

È ufficialmente arrivata l’estate con “Sei dentro me” del cantautore siciliano Livrizzi, con la produzione di Kaizén. Un elettro pop che ci conquista e ci fa ballare, mentre ragioniamo che ci sono persone, nella nostra vita, che rimarranno sempre dentro di noi, nel nostro cuore, nel nostro cervello, anche se ormai sono distanti. È difficile eliminare dai propri pensieri coloro che ci sono sempre stati, anche senza volerlo, hanno sempre avuto un ruolo importante nella nostra vita, a volte anche inconsapevolmente, e ci accorgiamo che tutte le distanze insormontabili, che siano fisiche o mentali, in qualche modo riusciamo a superarle e, come Livrizzi, sentiamo la loro mancanza come se ci mancasse l’aria.

(Margherita Ciandrini)

Livrizzi: 8.5

 

ELDORADO

ELDORADO è un’utopia scoperta durante un viaggio in Messico, avvenuto qualche anno fa, soggiornando presso una comunità zapatista Nel tempo questo pensiero si è conservato ed è diventato una canzone grazie alla collaborazione con Pierpaolo Capovilla, il produttore Ale Bavo e la scrittrice Valentina Farinaccio.

Oggi, in questo mondo sporco e corrotto, la speranza di cambiare la nostra società sta morendo tra conformismo, paura di non essere capiti e disillusione dilagante. Questo pezzo risuona come un umile grido di ribellione, consapevole che forse l’essere umano sia arrivato ad un punto di non ritorno, ed è troppo tardi per riuscire a disinnescare tutte le micce che sono state accese nel corso degli ultimi anni.

(Nicolò Granone)

ULTIMA HAINE feat Pierpaolo Capovilla: 7,5

 

BUGIE

Il nuovo singolo di Lil Busso, intitolato “BUGIE”, si presenta come un monologo provocatorio diretto a un soggetto femminile non esattamente sincero. L’approccio del giovane artista al tema “bugie” è superiore e distaccato, un po’ come a replicare l’atteggiamento di altri grandi rapper della scena italiana. Nel brano però troviamo anche elementi caratteristici della nuova scuola, nella quale sicuramente Lil Busso occupa una posizione non irrilevante.

(Eva Ceccarelli)

Lil Busso: 6,5

 

Repentemente

“Repentemente tutto accade” e la vita è una giostra che ci sballottola qua e la tra alti e bassi incontrollabili, movimenti veloci e improvvisi che condizionano la nostra esistenza. wLOG si trasforma in un osservatore esterno che si erge sopra tutte le cose, descrivendo in questo brano la gioia di alcuni e la disperazione di altri, persone interconnesse senza saperlo, sedute su una vecchia bilancia. Se una scende, cioè sta vivendo un periodo un po’ così dove bisogna stringere i denti, dall’altra parte ci sarà qualcuno che si sentirà invincibile e al top.

Ma attenzione a non adagiarsi troppo sugli allori perché basta uno sbuffo di vento a ribaltare tutto, passando dalle stelle alle stalle e viceversa.

“Repentemente” è una canzone sfuggente che si perde durante una notte d’estate nella quale tutto può succedere, basta solo riuscire ad assaporare il giusto momento.

(Nicolò Granone)

wLOG: 7,5

 

Disco (I Love It)

Con il suo nuovo singolo intitolato “Disco (I Love It)” Ditonellapiaga si inserisce appieno nella nuova corrente della musica italiana a cui piace tanto ricordarci i begli anni ’70 e ’80, che sia nella base, nelle tematiche o più generalmente nel mood. La leggerezza e la regolarità del pezzo sembrano quasi ambire a una sorta di tormentone, ma senza la negatività che questo termine spesso porta con sé. Anche questa volta Ditonellapiaga non ha indubbiamente perso l’occasione di farci divertire ed è certo che “Disco (I Love It)” farà spesso da sottofondo alle nostre serate estive.

(Eva Ceccarelli)

Ditonellapiaga: 8

 

Capelli

Molte volte ci vergogniamo della nostra insoddisfazione, facciamo finta che tutto vada bene, ma in realtà non è così. I Noite sfogano tutta la nostra insicurezza in “Capelli”, una ballata dove ammettono che spesso accettiamo di essere quello che non vogliamo essere, solamente perché abbiamo paura della reazione degli altri.

È molto difficile trovare il proprio equilibrio, ma accettarsi è il primo passo per poter provare a creare relazioni con gli altri, altrimenti la ricerca di compagnia diventa solamente un modo per chiedere aiuto, scegliendo, forse anche inconsciamente, di posare la propria frustrazione sulle spalle di qualcun altro, che magari, guardandoci da lontano, è arrivato  persino ad invidiare la nostra vita.

(Nicolò Granone)

Noite: 8,5

 

MARE BLU

Scritta insieme ai ragazzi del dipartimento di nuove tecnologie, “Mare blu” è la compenetrazione del pianoforte di Gabriele Troisi e della scrittura dei ragazzi di The music company. Una voce che sembra emergere dall’inconscio di ognuno di noi, un’atmosfera in pieno stile chill pop, come piace all’artista irpino, e noi che ascoltiamo non possiamo che farci cullare onda dopo onda, nota dopo nota, sulla cresta di questo “Mare blu”.

(Ilaria Rapa)

Gabriele Troisi: 8

 

Ci facciamo male

The Heron Temple sono tornati, stavolta più rock che mai: sonorità elettroniche e distorte si intrecciano al basso e alla chitarra che tengono le redini di “Ci facciamo male”.

Uno dei singoli che anticipa la scalata all’album e poi ancora i live. “Ci facciamo male” è un ritornello da cantare a squarciagola all’infinito, sotto i palchi e con la polvere negli occhi, “Ci facciamo male” è il brit rock che ci mancava e di cui avevamo bisogno (specialmente in Italia).

(Ilaria Rapa)

The Heron Temple: 8

 

Una buona domenica

Carmine Cristallo Scalzi ammette che non è più il momento per noi, descrivendo con amarezza la fine di una relazione durante una Domenica passata a riflettere. Le relazioni hanno il difetto di finire, alcune improvvisamente senza sapere il perché mentre altre dopo aver resistito al logorio del tempo, si spengono appena uno dei due decide di prendere coraggio e allontanarsi.

Per andare avanti serve prendersi del tempo per capire quali sono state le nostre colpe, cercando di far pace con noi stessi piuttosto che rimanere lì a piangersi addosso, evitando così di mostrare completamente tutte le nostre debolezze a chiunque potrebbe approfittarsene.

(Nicolò Granone)

Carmine Cristallo Scalzi: 7

 

Mille pezzi

Il giovanissimo duo romano, composto da Riccardo Giordano e Leonardo Vona, che adora combinare trap e pop sulla scia di Blanco, dopo un mese torna con un nuovo pezzo. Il brano, dai toni struggenti, racconta di un amore finito, ormai da due anni, che non vuole però abbandonare i pensieri.

Se infatti l’altra persona, almeno apparentemente, è riuscita ad andare avanti, il protagonista del brano sta invece ancora cercando di ricomporre il puzzle che la fine della relazione ha rotto in mille pezzi. Dolorosa e nostalgica, è una canzone che punta subito al cuore di chi fa fatica a far andare via le cose, che ama rimanere aggrappato ai ricordi e ama l’idea dell’amore, ma ne riconosce la sofferenza che deriva dal provarne troppo.

(Bianca Cela)

TB: 8

 

Che fastidio

Stuzzicante e a tratti cattiva, tutti noi abbiamo in testa almeno un soggetto a cui dedicare questa canzone. Una persona che ci intriga, come minimo sul lato fisico, ma che al contempo ci infastidisce come individuo. Vuoi per la sua personalità, per i suoi modi di fare impossibili o per i trascorsi che ha avuto con noi non proprio carini, nella nostra mente perversamente subdola lanciamo contro di lei ogni sorta di sfiga possibile, manco fossimo Aleister Crowley.

Ironica e sfacciata ha il potere di risollevarci il morale, rendendoci consapevoli che non siamo gli unici a fare certi tipi di pensieri ‘’maligni’’. Le stesse immaginazioni che quelli con l’animo più buono di noi magari cercano anche di scacciare, ma che la nostra umanità imperfetta ed egoista non consente. Renato Stefano continua ad utilizzare la tecnica della epanalessi per rendere i suoi brani un po’ più ‘’catchy’’ e per ora ci riesce.

(Bianca Cela)

Gente: 9-

 

Lama d’argento

La talentuosa rapper pugliese decide di farci danzare con un nuovo singolo perfetto per questa estate. Dai toni profondamente pop, cerca di farci dimenticare tutto quel che succede al di fuori di quella che potrebbe essere una discoteca all’aperto, anche quando i problemi sono proprio con il nostro partner di ballo. Il tempo sembra fermarsi d’incanto e, muovere il corpo invece che le labbra (per parlare, i baci ovviamente sono ammessi), ci fa prendere tutto un pochino alla leggera, perché è vero che i problemi non scompaiono, ma farli scivolare ci permette di non viverli con eccessiva intensità. Tutto ciò poi scompare però quando ci si trova da soli sotto le lenzuola alle quattro, e lì i racconti di vita si intrecciano con la sincerità che solo certi orari della notte può portare.

(Bianca Cela)

Priestess: 8,5

 

Uv (Album)

La Dj trapiantata a Milano Matilde Ferrari debutta con il suo primo Ep e ci trasporta in una dimensione eterea. Una ventata di aria fresca nel panorama musicale di oggi, tra suoni elettronici e vocalità suadenti di divers* artist* che hanno curato la realizzazione di questo album, ideale da mettere in macchina e ballarla con movimenti ondulatori di testa. Sinergie low-fi incantevoli, che ci fanno evadere con la mente e rendono soleggiata una giornata nuvolosa.  Sorpresa con l’ultimo brano dell’album che prende una piega diversa rispetto al resto dell’Ep , con suoni più veloci e ritmati ed un testo che spazia dalla tristezza nostalgica alla rinascita.

(Bianca Cela)

Plastica: 8,5

 

Riflessi

“RIFLESSI” è un post-it sullo specchio, un grido verso di sé, uno sfogo per prendere coscienza e ripartire.

Spesso rimaniamo imprigionati dentro il confine dei nostri riflessi peggiori. La conquista è realizzare che, oltre quel confine, ci possiamo andare.

Luca Annoni, cantautore brianzolo, esce con il suo disco d’esordio PER OGNI LINEA DI CONTORNO nel 2020: un disco perfetto per momenti di viaggio, solitudine e speranza, con sonorità legnose e fortemente cantautorali. Il brano di apertura CAMBIARE ha ricevuto moltissimi apprezzamenti anche da importanti addetti ai lavori. Il nuovo singolo RIFLESSI segna un momento di passaggio, soprattutto dal punto di vista dell’atmosfera e del sound, più deciso e contemporaneo, indicando in modo chiaro una svolta non solo personale, ma anche artistica.

Luca Annoni: 7

 

Fresco

I 2 protagonisti del progetto, sono Morena, cantante ed autrice napoletana classe 96, ed Epco Raw, music producer classe 92’, nonché suo partner in amore, fattore che caratterizza particolarmente la forma artistica di questo duo. Il progetto artistico si basa su fattori di unicità e distinzione stilistica, sulla ricerca di spunti e ispirazioni da mondi artistici e musicali diversi ed eterogenei e l’imprevedibilità espressiva. I Morena vogliono far ballare e allo stesso tempo innescare una riflessione nell’ascoltatore.
Il sound di “Fresco” è sognante e lisergico e si contraddistingue per la sua eleganza sonora e per un cantato che si sposa perfettamente con l’arrangiamento.

Morena: 7

 

L’estate del ’96

Inigo, il vincitore della ultima edizione degli INDIE ITALIA MAG AWARDS con il brano “Brandon Lee”, torna con nuovo singolo da sfoggiare in questa estate infuocata.

“L’estate del ‘96” è tuffo nostalgico nella provincia italiana di metà anni novanta, un’estate in bilico tra le prime cotte e le infinite partite di pallone, tra i baci a stampo e i giornaletti porno, tra le medie e il liceo. L’ultima estate della mia infanzia e la prima della mia adolescenza.

Il cantautore si conferma abile creatore di atmosfere e sonorità che infallibilmente catturano l’attenzione dell’ascoltatore attraverso aneddoti e storie in cui in molti riescono a identificarsi.

Inigo: 7

 

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