Carmine Cristallo Scalzi ammette che non è più il momento per noi, descrivendo con amarezza la fine di una storia durante una Domenica passata a riflettere. Le relazioni hanno il difetto di finire, alcune improvvisamente senza sapere il perché, mentre altre dopo aver resistito al logorio del tempo, si spengono appena uno dei due decide di prendere coraggio e allontanarsi.

Per andare avanti serve prendersi del tempo per capire quali sono state le nostre colpe, cercando di far pace con noi stessi piuttosto che rimanere lì a piangersi addosso, evitando così di mostrare completamente tutte le nostre debolezze a chiunque potrebbe approfittarsene.

La musica di Carmine Cristallo Scalzi è un felice incontro tra il cantautorato indie italiano e il rock di matrice inglese, ma è anche un grande appassionato di cinema ( nel 2022 è uscita la sua opera prima A volte nel buio) e di arte e letteratura in tutte le sue forme.

INTERVISTANDO CARMINE CRISTALLO SCALZI

Tutto prima o poi finisce?

Certo. Tutto finisce. Ma spingendoci più in là con il ragionamento, direi che tutto quello che finisce si trasforma, prendendo come postulato la legge di Lavoisier sulla materia. E qualsiasi accadimento che irrompe nella realtà e fluisce attraverso di essa è materia.

Riguardo al soggetto specifico del brano “Una buona domenica”, una relazione finita ci trasforma in persone più complete solo nell’istante in cui sapremo imparare dagli errori che abbiamo fatto: per di più io sono ancora profondamente innamorato di tutti gli amori che ho perso. È un aspetto disperato della mia vita con cui è impossibile fare i conti se non attraverso l’Arte.

La solitudine ti fa paura?

Non mi ha mai fatto paura. È sempre stato un luogo personale all’interno del quale riconoscermi ed evolvere. Lo spazio-tempo dell’essere soli è aureo per ogni artista.

Come ti piace passare “Una buona domenica?”

Stando alla larga il più possibile delle c.d. “Gite fuori porta” o simili. Diversamente, preferisco chiudermi in sala di registrazione, scrivere o disegnare. In alternativa fare l’amore tutto il giorno. Possibilmente, fare tutte queste cose insieme.

L’amore ha qualcosa di mistico?

Assolutamente si. È un alfabeto che proviene direttamente dalla dimensione che si riflette in maniera assai deficitaria nella nostra. Può cambiare profondamente le persone, se sono abbastanza aperte da captare i messaggi che l’Amore veicola. Personalmente, l’Amore mi trasforma profondamente ogni istante.

La vita è un susseguirsi di momenti?

La vita è un concetto esistenziale così sfuggente da rendere complessa anche la definizione (al di là dell’aspetto biologico). Credo che la Vita sia ciò che accade qui-e-ora, eludendo la possibilità dell’essere perfino pensata. I momenti che si susseguono senza sosta non sono altro che segni che il Tempo lascia sulla pelle, e sulle cose. Ma come “lacrime nella pioggia”, tutto si fonde a un livello più alto, palesandosi in un unico continuo fluire. Un respiro. Tutti i volti del mio passato, il dolore, l’amore, continuano a vivere disperatamente dentro questo respiro.

Cosa consigli di fare quando qualcosa non va?

Sintonizzarsi sulle frequenze positive della propria vita, in quello che l’universo cerca di comunicare anche attraverso quello che non va. Va da sé che spesso una difficoltà è una prova da superare: così il focus di tutto deve essere la soluzione, e non il problema.

Musica, cinema e illustrazione sono delle tue grandi passioni: come cambia il racconto di una storia con questi diversi strumenti?

Mi piace pensare che l’opera d’Arte, in qualsiasi medium si estrinsechi, sia musica, cinema o disegno, contenga cinesteticamente in se tutte le altre sfumature per percepirla appieno attraverso tutti i sensi. Mi interessa molto il concetto “olistico” dell’Arte, insieme a quello dell’”entanglement”: tutti gli aspetti della realtà sono connessi. La musica. L’immagine. Perfino noi.