STEVEN: “Gridavi di amarmi ma io non ti credo più” | Intervista
Steven Meloni, in arte STEVEN è un giovane artista piacentino, profilo emergente della scena indie-pop italiana. Da poco Steven ha pubblicato il suo singolo “Bagagli“, storia di una relazione tossica che consuma, penetra fino alle ossa lasciando il vuoto una volta arrivata al capolinea.
“Hai fatto i bagagli per andartene, poi gridavi di amarmi, ma io non ti credo più.”
STEVEN racconta un amore burrascoso nel quale gesti e parole non vanno d’accordo, anzi addirittura sono contraddittori. Il problema però che il riprendersi nel post relazione sarà più difficile per la persona che non ha voluto fidarsi di possibili bugie, ma che non riesce a vivere da solo, anche se sa benissimo di essere imprigionato in un rapporto tossico. Ogni storia ci lascia addosso ricordi che fanno male, ma per riuscire ad andare avanti bisogna essere pronti ad accettare il dolore provocato dalla fine di un rapporto.
Il ritornello è un grido liberatorio, uno sfogo per tutto quello che è stato vissuto e prevale la voglia di voltare pagina. Ma sarà poi veramente così?
Intervistando Steven
Disfando i “Bagagli” cosa hai trovato?
Ho trovato tanto rammarico per una fine amara, tante promesse infrante, bugie, litigi e infinite parole mai dette. Ma oltre a questo c’è anche la consapevolezza di cosa voglio in un prossimo futuro e la forza di poter affrontare qualsiasi cosa.
Ogni relazione insegna qualcosa?
Ogni relazione ci insegna qualcosa, ci lascia appunto un Bagaglio di emozioni e di esperienze che non lasceremo mai in una stazione di ricordi, ma ce lo porteremo sempre dentro. In primis però, insegna a conoscere noi stessi nel profondo.
Fidarsi di qualcuno è un gesto estremo?
Fidarsi di una persona è un gesto altamente estremo e rischioso. Di solito si tende a fidarsi delle persone importanti nella vita sperando che loro non ci tradiscano mai, ma c’è sempre la possibilità che succeda e, quando accade, ci sentiamo vuoti. Credo che non ci sia sensazione più brutta del non potersi fidare di qualcuno.
È più difficile lasciare o essere lasciati?
Assolutamente essere lasciati è molto più difficile, perchè rimane il sentimento ma si aggiunge la tristezza, la delusione e il rammarico di non aver potuto far niente per evitare tutto ciò.
Sotto le “Coperte” si può trovare un luogo sicuro, ma quando si esce dal letto possono emergere disaccordi?
Assolutamente si. Come si percepisce nella canzone, si parla di una relazione travagliata, piena di problemi irrisolti che hanno portato alla rottura, ma nonostante tutto c’è la voglia di ritrovarsi sotto le coperte, in un posto sicuro dove il tempo si ferma e i problemi non ci sono.
L’amore provoca effetti collaterali?
Purtroppo si. Provoca pianti, sedute dallo psicologo, serate con gli amici a ubriacarsi e notti insonni. Sotto la parola amore dovrebbero scrivere in piccolo “uccide” un po’ come nei pacchetti di sigarette, perchè alla fine quando abbiamo il cuore spezzato, un po’ dentro ci sentiamo morti.
Si può stare come a “Dicembre” anche in piena estate?
Si, il sole e il mare non potranno mai curare un cuore spezzato, possono solo alleviare leggermente il dolore, ma mai cancellarlo.