New Indie Italia Music Week #129

“Scusa, mi presento, ti ho già visto. Fai la stessa strada mia di venerdì sul presto la mattina presto
Con lo stesso libro in mano sempre con gli occhiali da sole
Con quell’aria di mistero. Io non so nemmeno il tuo nome” (Francesca Michielin – Occhi Grandi Grandi)

Lasciati andare, non aspettare che sia la vita a fare il primo passo. Buttati, apriti a nuove conoscenze e non smettere mai di stupire e di stupirti.
Indossa una nuova attitudine partendo dalla musica: non giudicare la copertina, schiaccia Play e disegna un nuovo mondo con i migliori brani Indie Italia della settimana!

Lucida

“L’amore è un ladro di colpe in un esile abbraccio”
“Lucida” è la versione emozionale e (finalmente) rock delle confessioni tenute nascoste e a volte taciute per orgoglio di Lefrasiincompiutedielena. Il brano si muove tra chitarre e sintetizzatori regalando all’ascoltatore le sensazioni che hanno spinto l’artista a scrivere, sensazioni che risultano vivide ai nostri occhi non appena ascoltiamo il brano. “Lucida” è un brano catartico che racconta del tempo, prendendosi del tempo per farlo.

(Ilaria Rapa)

Lefrasiincompiutedielena: 7,5

 

Spirali

“Spirali” sono quelle delle lenzuola in cui è bello giocare dopo aver fatto l’amore, ma anche come quelle delle galassie che somigliano ai baci della propria amata, anche se ogni tanto può calare il gelo (e non è soltanto per il freddo). E allora “riscaldami tu se sei stufa di vedermi andare a bere”, come cantano gli UFO BL, in una canzone che, tra una vena trap e l’altra parlano di un amore magari nato fra gli esami all’università e che però adesso vive soltanto nei ricordi di una spirale.
(Ilaria Rapa)

UFO BLU: 7,5

 

Katábasis

Un viaggio verso un mondo ultraterreno, per raggiungere quello stadio liberatorio a cui tutti aspiriamo mentre l’ambiente circostante muta e lascia spazio a nuovi scenari. Di questo canta Livrea, sottolineato dall’evolversi della strumentale.
Come sopravvivere alla fine di una relazione dilaniante? Come aprire una nuova visione della propria vita? Katábasis è la risposta, un brano che attiva un processo purificatorio, con la narrazione in prima persona che esprime tutti quei sentimenti laceranti a tal punto da sembrare dolori fisici.

Il brano ha un andamento indubbiamente poco convenzionale: il primo e unico ritornello si discosta dalle strofe incalzanti e dirette, comunicando un bipolarismo emotivo totalmente in linea con i temi trattati nel pezzo.

(Sara Pederzoli)

Livrea: 8

 

Wrestling

Due anime in continuo movimento, che si legano, si slegano, come in un incontro di Wrestling. Questi sono i protagonisti del nuovo pezzo di Gobbi, delineati dalla scrittura fortemente vivida e tangibile dell’autore che con ogni frase è in grado di richiamare alla mente immagini, volti, ricordi e luoghi. Personaggi raccontati frame per frame, in una canzone che, come un mossa di wrestling, ti soffoca di passato e poi ti mette al tappeto col presente.

Con questo brano è sempre più a fuoco la poetica di Gobbi fatta di ironia e sensibilità anche nel raccontare una storia d’amore rappresentata da contrasti tra effetti speciali e intimità.

(Sara Pederzoli)

Gobbi: 7,5

 

occhioxocchio

Come esorcizzare il dolore dopo una relazione finita? Ballando fino a che non si sta meglio, questo è il consiglio di INVERNO. “occhioxocchio” è una canzone incazzata, che racconta la rabbia di una relazione interrotta, che ti lascia con il cuore spezzato ma una grande voglia di ricominciare.
Un brano perfetto per chiunque voglia sfogare emozioni confuse, represse e difficili da accettare, riprendendo in mano la propria vita dopo una delusione.

(Sara Pederzoli)

INVERNO: 8

 

Lucchetti

Un pezzo intimo, quasi sussurrato, “Lucchetti” di ceneri: è un invito ad andare oltre le nostre paure, un’esortazione a “buttare i lucchetti” che mettiamo a ciò che vorremmo evitare di fare o di dire. Non è più tempo di rimandare, la vita è davvero un attimo, cosa stiamo aspettando? Abbiamo voglia di uscire dal nostro perimetro o siamo talmente adagiati lì dentro che “è sempre un’altra volta”? La maturità di ognuno di noi non casca dal cielo, siamo noi a crearla: siamo pronti a prendere coscienza?

(Alessandra Ferrara)

ceneri: 8

 

Complici

Quando si pensa all’amore, all’innamoramento, si spera di trovare quella persona che ci sia complice in tutto. Complicità è capirsi con uno sguardo, non aggiungere parole superflue, agire per l’altro e per se stessi. Se tutti, ed altri “requisiti” vengono meno amare diventa un vero inferno.
Tamì con il suo nuovo singolo “Complici” dai caratteri alt pop, descrive quanto possa diventare tossico anche il più nobile dei sentimenti.
“Dormiamo fino a non farci sentire da noi stessi”

(Alessandra Ferrara)

Tamì: 8

Nelle parole degli altri – Ep

Una frase scritta su un muro di Bologna è lo spunto per ripensare del tutto la propria visione del mondo. Dare un nuovo significato al tempo, capace di essere piegato dalle semplici parole, in fondo ha letto una frase forse banale: “prima di nascere esistevamo solo nelle parole dei nostri genitori”. O forse la retorica sta in noi altri, che utilizziamo scorciatoie per giudicare, pensare, analizzare. E allora Gregorio Sanchez ci porta in un viaggio del tempo “a parole”. L’artista si fa portavoce di una fantascienza vintage, tra ricordi di chi non c’è più e qualcosa che non esiste, tra il racconto distaccato e onirico e la voglia di raggiungere un posto lontano, in cui non si è materialisti, ma solo sognatori, “a diecimila metri su una linea verticale”.
“Nelle parti degli altri” è il primo di due ep che Gregorio Sanchez ha deciso di portare alle nostre orecchie, per farci vivere uno spazio sognante e poetico in cui sguazzare, senza i limiti della realtà vera. Lo fa accompagnato da chitarre che si sposano con sintetizzatori, il tutto mixato da Golden Years. Una produzione che ci trascina in quella supernova che è un viaggio nel tempo, nel momento della nascita dell’artista, tra passato, presente e futuro.

(Lorenzo Ottanelli)

Gregorio Sanchez: 7,5

 

sweet milk

Non parlarsi, perché tanto è impossibile comunicare e allora l’unica scelta è procrastinare, facendosi mille paranoie su “cosa diresti”, “che vuoi che ti interessi”, perché sono “troppi rischi”, allora ci si mette in un angolo “bevendo sweet milk”. Senza, però, smettere di pensarci. Cosa sarebbe successo se ti fossi avvicinato, se gli avessi chiesto qualcosa, se ti fossi spinto alla ricerca di qualcosa di nuovo. Ma la comfort zone è comoda, non ci sono rischi su giudizi, anche se la vita non è questa. È “un puzzle dell’anima”, un enigma da risolvere.
I Sianlout ci portano in una notte da appuntamento, in cui le difficoltà di un incontro si fanno vivide. Lo fanno con un ritmo che non si può dimenticare, in cui voci e sonoro si intersecano, tra la malinconia della voce e il sound dai risvolti R&B.

(Lorenzo Ottanelli)

sianlout: 8

 

io e te

Non dover più parlare, perché siamo “io e te”, ma forse è già finita, è che io sono io e tu sei tu, non c’è un noi a cui appoggiarsi. Senza, però, non è possibile stare, anche se poi è bello rimanere e sparire, farsi del bene ma poi sentirsi male perché la distanza si fa così grande che neanche è possibile vedere l’altro. Non c’è nessun appiglio, le parole “tagliano” e “restano solo le lacrime”, così le lacrime scendono sulle guance e la consapevolezza che “non c’è più niente da perdere”.
claro e ETT ci portano alla fine di una storia d’amore, quando il pensiero dell’altro diventa un mostro che piano piano si fa più grande e ingombra tutto lo spazio, in un pezzo ritmato che rimane nella mente, con una produzione che abbraccia perfettamente le voci e le accompagna fino alla fine del brano.

(Lorenzo Ottanelli)

claro e ETT: 7,5

 

Piacere

“Ciao, piacere, sei già dentro la mia testa, in queste sere nere mi fai andar fuori di testa”
Un indie pop con l’aggiunta del sax che ci coinvolge dalle prime note, il nuovo singolo di Jungla “Piacere” ci racconta di scambi di sguardi, di anime, di vite che avvengono in seguito ad una stretta di mano. Quando anche attraverso il primo sfioramento senti quel brivido di eccitazione ed anticipazione, difficilmente riuscirai a fare uscire quella persona dalla tua testa: Jungla ci canta proprio questo momento catartico e ci lasciamo scivolare dentro il suo mondo fatto di luci stroboscopiche e birre nei jeans e ondeggiamo a tempo, mentre diciamo di stare bene…ma forse non è del tutto vero.

(Margherita Ciandrini)

Jungla: 8,5

 

Milano

La troviamo cresciuta in termini musicali e cantautorali: Leanò con il nuovo brano dalle sonorità più elettroniche e sperimentali “Milano” ci descrive la contraddizione della città stessa, che riesce a farti sentire solo anche se sei in mezzo a tantissime persone. “Colpito il costato io ti ho detto non ti amo”, lasciarsi a Milano è difficile, soprattutto se quella persona era l’equilibrio che ci permetteva di non cadere nel baratro della Milano fredda e grigia. Ma sappiamo che, nonostante non siano tanti, ci sono luoghi in cui avviene una piccola magia: spazi verdi, di comunità e di gioia esistono anche nella città dei grattacieli e dobbiamo preservarli ad ogni costo, come preziosi raggi di sole in mezzo alla nebbia.

(Margherita Ciandrini)

Leanò: 8,5

 

Miracolosamente illesi – ALBUM

Il nuovo disco dei Tonno nasce dal bisogno di salvarsi dal caos degli eventi incontrollabili della vita. Tra pandemie, traslochi e relazioni che finiscono ad oggi non esiste nessun punto fermo su cui appoggiarsi anche solo per breve un minuto di respiro. I Tonno il loro punto fermo, la loro costante, se la son costruita da soli, trasformando tutte quelle incertezze in frequenze sonore stabili e suonate con rabbia. Il risultato sono 8 tracce ognuna con una propria libertà musicale, ma che nell’insieme rappresentano un unico flusso di coscienza.
Fra Jam session, distorsioni, assoli e domande esistenziali i Tonno ne sono usciti “Miracolosamente illesi”.

(Filippo Micalizzi)

Tonno: 8

 

Tutti i fantasmi del dancefloor

Le Prospettive Di Gioia Sulla Luna sono un gruppo che ama sperimentare cercando l’equilibrio tra testi malinconici e sonorità spensierate, che in questo nuovo lavoro tendono decisamente verso un mondo più elettro – dance.

L’essere umano passa la maggior parte del proprio tempo a ricercare la felicità, a volte senza sapere neanche che forma abbia. Ecco questo trio sa che per trovare un po’ di gioia bisogna avere il coraggio di spostarsi, cambiare punto di vista ed essere pronti per affrontare un viaggio metafisico verso nuovi orizzonti.

Ad esempio entrando i una discoteca si può cercare del divertimento, avere la scusa per ballare fino a tarda notte con la voglia di buttare giù la delusione, ma quando si uscirà dal locale, sul pavimento rimarranno tutti i fantasmi del dancefloor, così diversi così uguali.

Le emozioni, i sentimenti, ma anche le aspettative e i desideri coincidono tra più persone, ma solamente alcune riescono a trovare il giusto compromesso per rimanere in piedi, evitando così di cadere alla prima difficoltà.

Se ci pensiamo bene tutto è uguale, ma in realtà se prendiamo più tempo per osservare i dettagli ci accorgiamo che ogni situazione è diversa dalle altre, per questo motivo le Prospettive ci aiutano a vivere meglio.

(Nicolò Granone)

Prospettive Di gioia Sulla Luna: 7

 

Primopiatto

Gli  EVO ci propongono il loro personale menù sonoro composto da 7 tracce che richiamano con dei giochi di parole il rapporto tra cibo e corpo, tra sensualità e una dimensione più intima, personale, capace di entrare sottopelle e di trasportare l’ascoltatore in un viaggio instrumental destinato a conquistarlo e ad avvolgerlo con le sue stratificazioni sonore. 

Il risultato è un EP che funge da vero e proprio menù, dall’estetica Lo-Fi e che strizza l’occhio alla black music e ad un sound tipicamente mediterraneo, mescolando minimalismo ed eleganza ad un lato più provocatorio.

Se far l’amore è un po’ come cucinare, allora buon appetito!

(Nicolò Granone)

Evo: 7+

 

B.O.S.S Back To Old School Sound

Chi non ascolta molta musica o è fuori dalle dinamiche culturali potrebbe pensare che il rapper è un genere recente, dato che accedendo la radio adesso è praticamente impossibile non trovare qualche pezzo con questo tipo di sound. In realtà questo stile ha origine ben lontane,  dato che la sua nascita  avviene in America nella seconda metà degli anni 70 nella comunità afro e ispano americana di New York, mischiando il parlato con il suono della console in sottofondo.

Back To Old School Sound di Signor D è un omaggio a questo genere musicale da  parte di un artista che attraverso le sue canzoni comunica tutta la sua passione verso questa realtà, criticando in maniera anche diretta la direzione che  l’ambiente sta prendendo ora con nuove tendenze musicali mirate ad ostentare soldi, successo e comportamenti poco raccomandabili. Il rap dev’essere amore, fratellanza e impegno,  infatti solamente attraverso il lavoro è possibile raggiungere certi obbiettivi, altrimenti il senso di verità viene sostituito da concetti artificiosi e malsani che possono garantire stream e ascolti, senza però essere veramente meritati.

(Nicolò Granone)

Signor D: 8

Cantami

Cantami di Giulia è un concept EP interamente ispirato al tema dell’amore con 5 canzoni che esplorano la storia di una relazione, dall’inizio con un colpo di fulmine improvviso fino alla sua fine con tutte le ferite che rimangono addosso.

La traccia 3, Forse, è il punto di rottura dovuto ad un tradimento. Con questo gesto si rompe l’equilibrio e quello che sembrava un sogno diventa un incubo dal quale è difficile uscire. Per accettare questa enorme delusione è necessario provare a rimettere apposto i pezzi, lavorando e sulla riscoperta di sè stessi. Sicuramente farà male, ma questo è l’unico modo possibile per dimenticare e ricominciare da zero.

Le ferite del passato però possono essere riaperte, andando a creare un cortocircuito emotivo nella prossima storia. Non bisogna avere fretta di rimettersi in pista, accettando l’affetto di chiunque, ma capire chi è la persona  giusta a cui regalare ancora una volta il nostro cuore.

(Nicolò Granone)

Giulia: 7

 

Duemiladue

“Non fare la vissuta c’hai solo vent’anni C’hai solo vent’anni е tutta la vita davanti”

Schianta e Den s’interrogano sul futuro dei giovani d’oggi fatto d’ansie e speranze. Le nuove generazioni ballano quotidianamente sulle insicurezze, ma devono acquistare la consapevolezza che gli errori servono a crescere.

La morale di questo brano forse è un po’ da boomer, ma alla fine è vero che oggi è sempre più difficile costruirsi autonomamente il proprio destino, specialmente in un paese come il nostro che da una parte ti offre opportunità mentre dall’altra nasconde trappole.

Basta drammi, vogliamo sperare che  davvero tutto è possibile.

(Nicolò Granone)

Schianta, Den: 8

 

rush

FIL RICCHIARDI, cantautore e polistrumentista tra i più apprezzati delle audizioni di X Factor 2022, capace di incantare il pubblico grazie al suo timbro unico e alla sua eleganza contemporanea. Con “rush”, Fil Ricchiardi vuole prendere per mano l’ascoltatore e guidarlo verso il suo nuovo percorso artistico, che attinge dalla lingua inglese, ma che lo vedrà presto sperimentare anche in italiano.

Il brano racconta una particolare sensazione di solitudine, frutto di un lungo periodo di isolamento e di una conseguente depressione. Il cantautore analizza profondamente il sentimento dell’ansia, per poi realizzare di aver dimenticato l’ebbrezza dell’emozione. Fil esprime il desiderio di dare nuovamente vita alla sua sfera emotiva, in ogni sua emanazione, positiva o negativa. Traspare un’inquietudine totalizzante, dove la banalità della routine quotidiana blocca quasi il respiro e può essere superata solo grazie a una rivoluzione personale. Una sottile chitarra apre quindi le porte verso le diverse contaminazioni elettroniche che arricchiscono il brano, senza snaturare mai la leggerezza del sound e creando un contrasto tra sonorità e lirica.

Fil Ricchiardi: 7+

 

Supereroe

“Siamo i supereroi del nostro piccolo mondo interiore”.

Chiara De Stefano, in arte “Deste”, nasce a Reggio Calabria nel 1996 e sente già da bambina il bisogno quasi viscerale di esprimersi attraverso la musica , come se fosse un rifugio dove poter ritrovare se stessi per risollevarsi dai momenti di sconforto. Inizia ad approcciarsi alla tastiera e alla chitarra da autodidatta per poi consolidare la sua passione attraverso il canto e la scrittura.

“La musica per me è come se fosse una medicina dell’anima, l’unica in grado di guarire le ferite più profonde. Il brano Supereroe vuole dare conforto a tutte quelle persone che si sentono in difetto, nel luogo sbagliato e al momento sbagliato, ricordando quanto si possa essere unici anche solo riuscendo a superare le difficoltà del nostro quotidiano. Siate i supereroi di voi stessi ”.

Deste: 7