New Indie Italia Music Week #132

Non ho più vent’anni
E so che questa è la vita mia
Non lo so se mi ami
No, ma so che fine è la mia
Ho paura. Stringimi, non guardare giù
Che sarà?
Siamo soli, di noi
che sarà? (Che sarà – Achille Lauro)

Sei destinato a crescere (you better get used)! Che fortuna! Immagina se fossimo stati progettati per involvere o per rimanere uguali a noi stessi nel tempo come un mc chicken qualunque.
Hai paura? Sì, è normale. Siamo stati progettati anche per quello. Sempre in allerta, con un istinto salvifico zampillante.
Non farti troppe domande: ascolta la musica del futuro con la selezione dei migliori brani Indie Italia della settimana, scelti dalla redazione di Indie Italia Magazine.

 

 

Ragazzone

Diciamoci la verità: le canzoni di Natale sono per gli innamorati. Quando si ama il mondo è glitterato, i campanellini suonano nell’aria, tutto è caldo e magico. Ma per chi ha il cuore spezzato, non ci sono Feste che tengano.

Tutte le cose inutili, questo dicembre, ha fatto uscire una canzone di Natale per cuori infranti. Sul tema del distacco, alla fine di una relazione che non funziona più. Un reading musicato per tutti quelli che si trovano ad affrontare il Natale da soli o per chi ha paura che la notte del 31 le piccole cose inutili della propria vecchia relazione tornino a bussare. Non fate cazzate.

(Vernante Pallotti)

Tutte le cose inutili: 7,5

Io me ne sto fermo ad aspettare

Il ritmo tribale ci trasporta in una giungla scura dove soffia il vento e cantano le cicale. Una creatura emerge dal fango e inizia a camminare arrancando tra gli alberi secolari. Cosa sta cercando?
Forse “un amico che è andato via lontano e non ritorna più”. Forse segue il suo destino. Forse sta scappando.

È questo lo scenario in cui mi ha trasportato il nuovo pezzo dei C+C Maxigross, ma ognuno ci può vedere quello che vuole. La cadenza da canzone del campeggio alla “Il leone si è addormentato”, unita a sonorità psichedeliche, folk e gli stilemi tipici della band, lo rende il loro primo singolo con un barlume pop. Consiglio a: CHIUNQUE. Bravi C+C.

(Vernante Pallotti)

C+C Maxigross: 8

lontani forever

Un brano malinconico nel ricordo di un amore estivo che sembra più lontano che mai. Le onde del mare, le serate spensierate in spiaggia e la consapevolezza di avere quasi una data di scadenza, questo fa da cornice a “lontani forever”. A chi non è mai capitato di trovare quella persona che perdiamo durante l’inverno e ritroviamo in estate, talmente speciale da essere difficilmente dimenticabile. Un amore che di good vibes ne ha poche, come se quasi dipendesse dal meteo e volesse un calore forte per continuare ad esistere.
Però in quei momenti stringiamo forte i nostri ricordi ed è come se fossimo sempre vicini, ma al tempo stesso lontani, per sempre.

Con sonorità acustiche e malinconiche, lontani forever è il naturale seguito delle ultime release di Neverbh, come stile e mood artistico.

(Sara Pederzoli)

Neverbh: 7,5

Salta l’intro

Il pezzo perfetto per liberarci dalle paure che ci frenano in una storia d’amore, e lasciarci finalmente trasportare dai sentimenti. La paura di stare male, in amore ma come nella vita, ci fa, troppo spesso, rimanere fermi ad aspettare che un evento prenda le decisioni al posto nostro.
Comete torna con “Salta l’intro” per spingerci a reagire e a vivere tutto a pieno, come spinto è lui stesso.

Quindi anche noi, come l’artista, vi lanciamo una sfida oggi: scrivete quel messaggio, partite, non pensateci troppo, ma soprattutto lasciatevi andare, per saltare quell’intro a volte noioso, per arrivare prima al cuore delle cose.

(Sara Pederzoli)

Comete: 8

verticale (tempo)

“Passano le ore e vedo tutto in verticale”
KAPUT nel suo nuovo brano cui offre una versione tutta personale del tempo, del resto, come diceva anche Bergson, il tempo è totalmente percettivo e interiore. Basta vedere il tempo come un qualcosa che si muove solo da sinistra verso destra…e se questo fosse visto in verticale? Che cosa cambierebbe? Proviamo ad immaginare la nostra vita come un continuo climax ed eccoci all’interno del nuovo singolo di KAPUT, “verticale (tempo)”!

(Ilaria Rapa)

KAPUT: 8

FANTASMI

“Sempre in ritardo e il tempo ci corre dietro e non hai niente da perdere”
I “Fantasmi” di Maëlys non hanno necessariamente il lenzuolo bianco, ma hanno il volto e le voci delle persone che quasi in agguato vengono a ricordarci che non siamo in perfetto orario con il nostro tempo. Ma un tempo che ci ha dettato chi?
Maëlys indaga attraverso il suo nuovo singolo una crisi generazionale che ha come fulcro il sentirsi inadatti e continuamente fuori tempo per realizzarsi. In “FANTASMI” l’artista di casa Futura Dischi ci ricorda di andare alla nostra velocità, ed è solo questo il metodo per cancellare le ombre dal nostro presente.

(Ilaria Rapa)

Maëlys: 7,5

Sottoterra

Una dichiarazione d’amore per dimostrare che senza la persona che ama è completamente perso. È come l’antidoto a un mondo che trascina nell’ansia, che sprofonda sottoterra, come in una continua overdose da cui non è possibile uscire. La sua presenza è più efficace di qualsiasi medicina, è un “respiro come dopo un’apnea”, è il risollevarsi da una prigione insopportabile. Per questo le chiede “un’ora d’aria”, altrimenti non saprebbe più vivere, le lacrime continuerebbero a creare quella marea in cui affondare. E potrebbe finire ad usare quella pistola che tiene nel cassetto, pur di non soffrire più.
Sethu torna a raccontarci le ansie di una società che ci stringe e costringe, che non permette deviazioni, che non ci accoglie, più che altro ci sfrutta. E lo fa con una scelta di canto unica, che sale e scende per finire in un urlo che è una richiesta d’aiuto, come se fosse l’ultima cosa rimasta, l’ultima possibilità, prima di non potersi più rialzare. Accompagnato, come sempre, da suo fratello gemello Jiz alla produzione, il brano è una nota fresca nel panorama musicale e, sicuramente, una delle più belle canzoni in gara a Sanremo giovani.

(Lorenzo Ottanelli)

Sethu: 10

Niente è come sembra

Un innamoramento che fatica ad ingranare è quello che Colombre racconta nel suo nuovo brano in uscita come parte della colonna sonora di “Odio il Natale” su Netflix. Una lunga ricerca per comprendere il sentimento, tra le insicurezze di lei, l’incomprensione sulla persona che ha davanti, l’impossibilità di fidarsi perché ci si sente scoraggiati. Lui si chiede perché lei non si è accorta, eppure “era tutto così chiaro”, ma lei non sapeva “nemmeno cosa cercare”. Forse, era alla ricerca di quello che altri volevano per lei e non di quello che davvero desiderava.
“Niente è come sembra” è un brano pop romantico che sembra accodarsi alle note classiche dei brani degli anni Ottanta e Novanta per portare, però, uno stile moderno, più incisivo e contemporaneo. Colombre ogni volta emoziona e dimostra di essere uno di quei pezzi senza i quali il puzzle della musica italiana non potrebbe completarsi.

(Lorenzo Ottanelli)

Colombre: 9

Tornano

Il racconto di amici che a volte si dividono ma poi tornano e “sembra un secondo”. È la storia del gruppo indie che non si è mai lasciato e che festeggia dieci anni di carriera. Una canzone per commemorare la loro storia come un noi che non è possibile dimenticare, ma neanche dividere. Ormai gli aneddoti sono di tutti e la domanda è: “che cosa avremmo fatto se non ci fossimo incontrati qui?”. Il brano è anche il racconto di concerti passati, come gli anni, e la certezza che ce ne saranno ancora come è sempre stato, senza però essere mai espliciti. Potrebbe anche essere il racconto di un ritorno da un’esperienza fatta insieme agli amici e per questo universale, perché parla a tutti.
Un giro di piano, un applauso che si ripete fino a quando non entra la batteria e il pezzo prende un ritmo che ci porta in un vortice nostalgico, che per i fan è ancora più potente. Tornano gli Eugenio in via di gioia e ci trascinano nella malinconica felicità di ricordi che potranno essere rivissuti in futuro.

(Lorenzo Ottanelli)

Eugenio in via di gioia: 9

Stasera

Epifani ci culla con questa nuova romanticissima ballad pop per non farci scordare, nel momento finale dell’anno, che l’amore è anche avere il coraggio di tenersi strette le mani. La musica rispecchia la semplicità con cui viene affrontato un sentimento gigante, che, in questi tre minuti, ci sembra familiare e non ci spaventa come fa di solito. Come in altri pezzi dell’artista, c’è sempre un dualismo: in questo caso tra ciò che si prova e la paura di dirlo ad alta voce. Per questo motivo scherzando si prova a far intuire delle verità. “Stasera” ci ricorda una cosa che spesso e volentieri tendiamo a dimenticare: “Per stare bene, si deve anche rischiare”.

(Benedetta Fedel)

Epifani: 7,5

 

Rompicapo

Dal 9 dicembre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming “ROMPICAPO” della cantautrice Asja. Dopo il successo dell’inedito d’esordio “Singhiozzo, Asja torna ad
interrogarci con un gioco di scacchi in cui l’amore è l’unico a fare scacco matto.

“SCOMBINERO’ I PIANI DEL TUO GRANDE PUZZLE E ALLORA SARA’ DESTINO O UN CASO PER CUI
COMBACEREMO ACCANTO”

Perché gli incontri fortuiti esistono ma è un puzzle troppo grande da poter conoscere per intero. Per i più fortunati, pero’, è possibile trovare il perfetto incastro, in questa dimensione utopica, e ritrovarsi, magicamente, a scombinare piani più grandi di noi.

Asja Cresci: 7

amor transalpino (EP)

Il primo EP di Jacopo Planet si chiama “amor transalpino” ed è altamente consigliato per chi ha voglia di prendersi una pausa e fare un viaggio lunghissimo in poco meno di un quarto d’ora. Un amore dall’anima eroticamente R&B ed irriverentemente elettronica quello che ci racconta Jacopo Planet. Ma è anche un amore “transalpino”, diviso tra la Francia e l’Italia, suddiviso tra pezzi come “Polistirene” e “Come and go”. Una divisione che c’è, ma che non divide veramente, anzi, dà identità proprio perché non potrebbe essere altrimenti. Proprio perché “Il y a une montagne. Elle nous sépare, mais on la partage un peu”.Per Jacopo Planet questo è un primo passo che lascia decisamente il segno.

(Benedetta Fedel)

Jacopo Planet: 9

Cagliari cose belle

“ti regalo Cagliari quando fa freddo”

Un ritornello dal sapore di marmellata, quella numero #25 di Cremonini: Zeep incastra la nostalgia tra le corde di un’acustica e i muri di Cagliari.

“Cagliari cose belle” è un andirivieni di quelle verità portate sottopelle, “un po’ più sotto dei tatuaggi”, appena abbozzate con la sincerità di chi misura le parole in quarti e silenzi.

Strofe al lume di candela, chitarra e voce, ricompongono appartenenze e scattano un “foto fuori fuoco” di un intero mondo interiore: sparso tra i dettagli più banali, scopriamo quanto di noi nascondiamo all’ombra di un’assenza.

(Alessandro Ghidini)

Zeep: 7,5

 

Happy Meal

Dopo il suo primo singolo, Anemone torna con un pezzo pop dal sapore dolce-amaro, che non dovrebbe essere proprio dell’Happy Meal, ma, si sa, l’amore altera tutto, pure il gusto. Il nuovo singolo del giovane cantautore parla di tutto quello che succede “da quando non ci sei”. La musica, in cui le chitarre sono le protagoniste insieme alla voce di Anemone, sa di quell’indie pop dalla semplicità di cui a volte sentiamo la mancanza. A volte ci dimentichiamo che, quando le cose finiscono, la parte veramente difficile da superare sono tutte le piccole e banali cose che era scontato fare insieme, fosse anche solo andare da Mcdonald’s.

(Benedetta Fedel)

Anemone: 8

 

Un ballo di Altalene (Album)

Anticipato dal singolo “Bologna Sospesa”, un brano uptempo dal gusto funky in cui il mood felice della melodia cela sottotraccia la sensazione di incertezza che si prova davanti a un futuro senza punti di riferimento, il giovane cantautore bolognese debutta con 10 tracce in cui descrive un sentimento comune nella sua generazione.

Il fil rouge del disco è infatti il sentimento di sospensione, la sensazione di sentirsi in bilico tra slanci di speranza e di bellezza e momenti in cui l’incertezza, le paure e l’ansia sembrano dominarci. Un Ballo Di Altalene è una danza sospesa in aria, in cui continuiamo a lottare per cercare di spezzare i fili di quelle metaforiche altalene e spiccare finalmente il volo.

“Il futuro non è più un posto bello pronto per noi.
O almeno non è lì ad aspettarci.
Bisogna lottare per conquistarcelo.”

In questa lotta il deus ex machina che ricorre in tutte le tracce è la leggerezza, la condivisione e lo stringersi davanti alle difficoltà facendo collettività.
“Credo che il riscatto non possa più essere soltanto individuale, perché “nessuno si salva da solo”. In un mondo così complesso forse la leggerezza è l’unica possibile via di fuga, o almeno un modo per prendere le cose al meglio e gestire ciò che accade intorno a noi. È sicuramente la mia maniera di vivere la musica.”

Campi: 7,5

 

Da Qui Si Vede Tutta La Città

Può essere difficile guardarsi dentro per capire cosa funziona e cosa dev’essere sistemato, meglio salire su un punto panoramico e guardare cosa succede fuori, scegliendo di adottare un diverso punto di vista, trasformando noi stessi da protagonista principale a semplice comparsa.

L’egocentrismo moderno ci spinge a salire sempre su un palco, con l’obbligo di dimostrare, agli occhi degli altri che siamo i migliori, ma il nostro io interiore, a volte, sente il bisogno di prendere le distanze e vedere che succede, rimanendo fermi solamente ad osservare.

(Nicoló Granone)

Magenta Flora:7,5

bambini per sempre

Peter Pan, e tante altre storie ci mostrano che dentro di noi vivrà sempre il bambino che siamo stati.
Crescere è un percorso naturale e complicato, ma non dobbiamo rischiare di dimenticare chi siamo stati, abbandonato una parte ingenua e dolce. Il mondo esterno si diverte a metterci davanti a sfide che possono sembrare più grandi di noi, però se riusciamo ad affrontarle con una certa leggerezza di spirito tutto può diventare più semplice.

“Ti aspetterò anche se chiudo gli occhi per un attimo”, è un augurio a prendersi il tempo per non abbandonare il passato.

(Nicoló Granone)

Mazzariello, Altea: 8,5

 

CARUCCIO (Album)

“CARUCCIO” è il titolo del primo di due EP del cantautore e producer torinese che comprende 5 singoli, tra i quali un inedito dal titolo “Sale”:  la focus track che con sonorità chill ed eleganti narra di un ritorno a casa in equilibrio tra ricordi lancinanti ed emozioni lisergiche ispirate dal vento che soffia verso la strada che ci porta lì dove siamo partiti.

Caruccio, che abbiamo già avuto modo di apprezzare con altri sinogli contenuti nell’album come “Sarajevo”, ad esempio, è nato nel sistema solare, porta una camicia retrò ma quando fa musica si mette volentieri a nudo. Le sue canzoni nascono nella bocca dello stomaco (spesso dopo notti spettinate come i suoi ricci) e sono cocktail di piccoli momenti autentici nel samsara metropolitano.

Cresciuto in orbita fra le cassette rock/soul nella Volkswagen di suo padre e i dischi italiani nella cucina di sua madre inizia presto ad esprimersi artisticamente in modo vulcanico. Dalla scuola di Battisti alle chitarre ruvide e i synth spaziali d’oltremanica sviluppa uno stile di scrittura e una ricerca del suono personali ma ricchi di riferimenti stilistici.
Caruccio è il progetto artistico del cantautore, polistrumentista e producer Paolo Caruccio aka Fractae.

Caruccio: 7.5

Mezz’ora

“Ma tu non mi dai neanche una mezz’ora, mezz’ora lunga una vita intera.”
Le relazioni finiscono per mancanza di tempo? È questa la domanda che si pone Nuvolari.
Se c’è la volontà da parte di entrambi si può costruire e difendere una relazione altrimenti è inutile sacrificare i propri spazi in favore di un rapporto a termine.

Il conto alla rovescia per una storia destinata a finire senza troppo preavviso, da un momento all’altro, esplodendo come fuochi d’artificio per la gioia di tutti quelli che in realtà stanno festeggiando un nuovo inizio.

(Nicoló Granone)

Nuvolari: 7,5

 

Camera 7

Fuori su tutte le piattaforme digitali “Camera 7”, il nuovo singolo di Vinnie, cantautore e pianista di stampo neo-soul prodotto dall’etichetta indipendente MIND e distribuito da ADA Music. Con “Camera 7” Vinnie si avvicina maggiormente alle sonorità del contemporary R&B, senza però abbandonare le melodie indie-pop che lo hanno caratterizzato in precedenza con “Fama” e “Cliché”. 

“Camera 7” è caratterizzato da un equilibrio di sonorità avvolgenti e scrittura ammiccante, in perfetta chiave Gen Z: la ricerca di semplicità, però, è solo apparente, volta a facilitare un contatto intimo tra ascoltatore e testo. Per Vinnie, infatti, la priorità è garantire libertà di interpretazione ad ogni ascoltatore, pur partendo da esperienze personali. Il terzo singolo del cantautore palermitano nasce dal suo bisogno di creare una stanza mentale dove rifugiarsi: << “Camera 7” è popolata da esperienze ed immagini del mio passato – racconta l’artista – un luogo che continua a chiamarmi a sé, seppure sia consapevole del rischio di restare intrappolato al suo interno>>.

Vinnie: 7.5

Come un film

La banalità con cui la vita colpisce le nostre giornate spesso può essere deludente, in quel caso il nostro cervello attiva un meccanismo di difesa che ci porta a sognare, evadere dalla realtà e costruirne una in grado di rispettare le nostre aspettative. Una vera e propria stesura di una sceneggiatura per un film, uno di quelli in cui fra gioie e dolori siamo in grado di trovare un equilibrio perfetto ed un finale a lieto fine.
TACØMA nel suo ultimo singolo “Come un film” rincorre la vita per trovare uno scopo, lottando per far avverare i suoi sogni all’interno di una realtà che lo schiaccia. Ciò che cerca è un posto nel mondo per stare in pace con sé stesso, un posto che trova allontanandosi dagli schemi e seguendo il cuore.

(Filippo Micalizzi)

TACØMA: 7

UNITI – album

Dopo quattro anni dal loro album d’esordio i Loren ritornano con prepotenza con “UNITI”, un disco in cui già il titolo rappresenta di per sé una dichiarazione d’intenti. La band fiorentina con quest’ultimo lavoro si concentra sul ruolo che la musica ha come veicolo di unione, risaltando la potenza che la condivisione riesce a dare a quelle singole voci che da sole non riescono a farsi sentire.
Un valore – quello dell’unione – che si percepisce non solo ascoltando il disco, ma anche nella sua costruzione artistica fatta di diverse collaborazioni, a partire da quelle con Nicola Manzan (Bologna Violenta), con il coro Gospel Vocal Blue Trains e con la Galantara Marching Band.
Il risultato è una molteplicità di generi che si contaminano tra loro e una scrittura profonda che rende “UNITI” uno dei dischi più importanti usciti al momento.

(Filippo Micalizzi)

Loren: 8