PH: DaveBrain

“Quando mi guardi così”: il punto di vista di DaveBrain sull’amore | Intervista

“Potrei morire quando mi guardi così, potrei morire quando non mi guardi affatto”, quando si è davanti a questo dubbio cosa succede? DaveBrain istalla un dubbio dove cuore e cervello non riescono a rispondere.

L’amore è una sensazione strana, complicata e senza regole che ti può portare sulla Luna oppure farti sprofondare dentro un oceano di pensieri. Lo odiamo, ma lo cerchiamo. Anzi la cosa più affascinante è che quando cerchiamo d’evitarlo, lui, con sfacciataggine torna a bussare sulla porta del nostro cuore, e alcune volte, è impossibile trovare il coraggio per lasciarlo fuori.

“Cosa è rimasto di noi, tu lo sai, ormai” è la risposta finale quando una relazione arriva davanti ad un bivio, e solo in quel momento si può scegliere il proprio destino.

INTERVISTANDO DAVEBRAIN

QUANDO MI GUARDI COSÌ è la fotografia di quale momento?

Se dovessi usare un solo fotogramma per descrivere questo brano sarebbe quello raffigurante due amanti che si guardano e che capiscono che qualcosa sta cambiando.

QUANDO MI GUARDI COSÌ parla di come complicità e indifferenza siano le due facce della stessa medaglia chiamata amore.

Quando cambiano le priorità e i sogni cambiamo anche noi.

La cosa più strana che hai fatto per amore?

Probabilmente farmi la tratta Torino – Gargano alle superiori.

Ma penso che la vera stranezza sia farsi vedere con le proprie fragilità, senza nascondersi.

C’è bisogno di più verità e poi se chi hai di fronte resta, nonostante abbia visto la tua parte peggiore senza venderti per ciò che non sei, allora hai vinto.

Al giorno d’oggi questo è strano più che commettere pazzie eclatanti, secondo me.

Perché l’apparenza inganna?

Perché tendiamo a idealizzare le persone.

Ora è tutto apparenza, basta guardare i discorsi sui numeri dei follower e degli stream, come se questi dessero importanza alle persone o agli artisti.

Ci si concentra poco sul contenuto e tendiamo a dare per scontato qualcosa di fittizio piuttosto che avere il coraggio e la voglia di scoprire.

PH: LucaRawTherapy

Se in una coppia una persona dimostra subito un certo affetto perché l’altra si può spaventare?

Perché non sempre ciò che vuole uno corrisponde a ciò che vuole l’altra persona.

Bisogna conoscere chi hai di fronte e provare a far funzionare le cose.

C’è chi ha paura dell’amore, c’è chi si sente soffocare dal troppo calore e chi non riesce a fidarsi per esempio.

Poi ci sono quelle persone che preferiscono la libertà, per le quali le relazioni sono un peso e mi dispiace per loro perché sono libere di fare tutto ma non di lasciarsi trasportare dall’amore.

I social network hanno cambiato il nostro modo di vivere i rapporti?

Sicuramente sì, alcuni rapporti sono agevolati dai social mentre altri magari li ha complicati.

Adesso è tutto più veloce, puoi scrivere a chi vuoi in qualsiasi momento ma i social, se qualcuno vuole qualcosa di più serio, rimarranno sempre e solo una partenza.

Probabilmente ci hanno tolto un po’ di coraggio nel buttarci a tu per tu.

Tutto il resto però bisogna farlo di persona ahahaha .

In che lingua si parlano occhi cuore e cervello?

Probabilmente parlano la stessa lingua ma cambia l’interlocutore.

Gli occhi sono i primi ricettori, poi diventa una gara tra cuore e cervello: il primo che parla vince.

Se parla prima il cervello non è una cosa seria, sicuramente ti sta dicendo che non fa per te ma che comunque ci puoi provare e vedi cosa può succedere, tanto in questi casi non si segue mai il cervello.

Se il cuore parla per primo il cervello va offline, punto.

Come cambierà la musica italiana nel 2023?

Puntiamo sul contenuto e non sul personaggio?

Sinceramente non so rispondere in un modo preciso, la musica è soggettiva e mi auguro che ce ne sia sempre di più.

Sicuramente il mio desiderio più grande è che le collaborazioni tra artisti diventino più affiatate in modo da sperimentare e creare nuova musica.

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