Ubriaca di te è il primo singolo di Vittoria, prodotto da Formica Dischi e distribuito da Artist First.
Vittoria ha solo 19 anni, ma canta da quando era piccolissima ed ha già partecipato ad alcuni importanti concorsi canori come “The Voice of Italy” quest’anno. Vincente nel nome ma anche nel luogo di nascita: Vinci, comune fiorentino che ha dato i natali ad un certo genio del passato.
“Ubriaca di te” lo ha scritto una sera d’estate e paragona l’ebrezza del vino alla prima fase dell’innamoramento, quel piacevole stordimento che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita.
Una ragazza, una chitarra, tanti sogni nel cassetto. E una tenacia di quelle che portano lontano.
Vittoria è il mio vero nome, e credo mi rappresenti molto.
È un nome che racchiude gran parte della mia personalità: una femminilità tenace e libertina.
Il “senso di ubriachezza” in una relazione è tipico della fase iniziale, quella in cui ci si lascia completamente coinvolgere e travolgere dalle cose.
Il vino che sto bevendo in questo momento invece mi dà molta tranquillità. Più che ubriaca, mi sento felice e rilassata.
Pur essendo molto attaccata alle mie radici e alla mia famiglia, mi ritengo una cittadina del mondo. Trovo ispirazione viaggiando, prendendo aerei, treni, bus. Ma anche ascoltando musica, studiando, leggendo, osservando le vite degli altri per trasformarle in storie da raccontare.
Poi c’è la mia comfort zone, un luogo in cui poter staccare e sistemare il caos che ho dentro la testa, in cui prendere le distanze da tutto.
“The Voice of Italy” è stata un’esperienza che mi ha dato senza dubbio grande possibilità di crescita, sia umana che artistica.
Mi sono messa in gioco, ho fatto i conti con le mie insicurezze e conosciuto persone meravigliose con cui sono ancora in contatto. Mi sono vista da fuori in una veste inedita.
È stato un importante trampolino di lancio, ma da solo non è sufficiente: serve determinazione, lavoro e costante voglia di mettersi in gioco.
Le statistiche di Spotify dicono Carl Brave, Franco126 e Fulminacci. Come dargli torto?
Tra un anno spero che il progetto artistico che ho iniziato con Ubriaca di te avrà preso la piega giusta, e spero anche di poter suonare i miei pezzi live. Dopo l’università mi piacerebbe molto trasferirmi a Roma, una città che mi ha sempre affascinato.
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