Di Annachiara Piscitelli
Il mese scorso è uscito il suo ultimo singolo, “Pizzaboy”, che ha già registrato più di 60mila visualizzazioni su YouTube e oltre 10mila ascolti su Spotify.
Spontanea e imperfetta, come tutte le persone che portano la bellezza dentro, VV con le sue canzoni ci apre una finestra sulla sua mente. E in questa intervista proviamo a raccontarvi cosa potreste trovarci dentro!
Io, 6 anni giù di lì, che tento di abbracciare un gigantesco contrabbasso di legno scuro mentre mio padre fa le prove con il suo gruppo jazz; un casco di capelli ricci in testa e una sensazione chiara: “non so cosa sia, ma voglio provarla”.
All’epoca non pensavo in modo lucido al futuro, avevo caricato delle cover sul web, scrivevo canzoni, ma non le facevo sentire a nessuno. Mi contattò la redazione di The Voice attraverso il mio canale Youtube e partecipai un po’ a caso, ero una ragazzina, sembra passato un sacco di tempo!
Ricordi di una me studentessa, un po’ confusa, con un sacco di curiosità.
Non so spiegarlo, è davvero incredibile, quando l’ho scritta l’ho direttamente cantata e registrata in cameretta, è come una fotografia di quel momento preciso e di come mi sentivo.
Forse è proprio il fatto che non stavo pensando all’esterno che le rende così simboliche, sono un flusso di pensieri, non volevo mandare per forza un messaggio, cercavo piuttosto una sensazione, un’istantanea; sono canzoni con cui parlo alla nostra parte inconscia.
Sentivo un’esigenza diversa, avevo voglia di uscire allo scoperto e parlare in modo schietto e chiaro di chi sono, di cosa mi è successo. È stato un passaggio importante che corrisponde a un cambiamento interiore, forse di crescita personale, che mi ha spinto a volermi esporre e scoprire di più.
Volevo raccontare un amore non idealizzato, vero, fatto anche di momenti non proprio felici, ma che si possono superare; ho imparato che è importante saper discutere e sapersi prendere un po’ in giro, non sono perfetta e non voglio esserlo mai, sarebbe una finzione.
Sono cambiate le esigenze, ora c’è una casa mia, responsabilità in più, ma in fondo sono sempre la stessa.
Tanti capelli, i jeans e le felpe giganti.
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