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Jack Out e K Beezy: “Se non esci, qua ci muori” | Indie Talks

Jack Out e K Beezy in questi mesi stanno collaborando all’uscita di un disco che nasce con l’obiettivo di ” Fare musica per salvarsi” dentro il quale hanno coinvolto vari artisti per esplorare i propri demoni,  evitando così il rischio di sprofondare dentro le paure più oscure.

In alcuni momenti della vita è fondamentale toccare il fondo solo per potersi rialzare più forte, tirando fuori gli artigli dopo aver sputando sangue e essere stati male. Capiterà di sentirsi soli e vergognarsi persino di chiedere aiuto a chi ci vuole bene, ma proprio cercando l’appoggio degli altri, rifiutando ogni tipo di vizio, possiamo fare un bel respiro prima di sorridere davanti ad uno specchio rotto.

JACK OUT E K BEEZY X INDIE TALKS

La musica che ferite cura?

Jack Out: Questa in particolare cura le ferite al cuore. Tutti soffriamo per qualcosa e sentir parlare di ciò che ti rende generalmente debole ma in maniera forte, quasi a farne un vanto; può aiutare anche chi ti ascolta a non demonizzare certe emozioni .

K Beezy: La nostra musica, nello specifico questo album, mira a far sentire meno sole e tristi tutte le persone che hanno sofferto o stanno soffrendo per amore e/o abusi di sostanze e quant’altro, direi quindi che cura le ferite del cuore e della mente.

La vita che tipo di droga è?

Jack Out: Dipende quali sfumature riesci a cogliere, può essere un calvario come l’eroina, ma anche una bellissima canna di hashish prima di dormire.

K Beezy: Dipende dai momenti, dipende dalla gente e dagli ambienti che frequenti.

La solitudine è una condizione dalla quale l’essere umano cerca di scappare o dove può trovare rifugio?

Jack Out: Dalla solitudine non si scappa mai davvero, perché prima o poi ti acchiappa e dovrai farci i conti, anche solo in punto di morte, perché tutti moriamo soli.

K Beezy: È buffo, a volte sei in un punto della stanza a pensare che hai solo bisogno di stare da solo, e sempre nello stesso punto della stanza a volte pensi che hai soltanto bisogno di qualcuno.

Qual è la paranoia più strana che avete mai avuto?

Jack Out: Paranoia costante di non essere mai abbastanza che diventa fame di migliorarsi.

K Beezy: Di essere stato soltanto io a causare la fine di un rapporto, dandomi tutte le colpe.

Come si esce da una situazione complicata?

Jack Out: Palesemente infilandosi in una situazione ancora più complicata.

K Beezy: Purtroppo il metodo più efficace e famoso è toccare il fondo, testato e funzionante.

Si sta riscoprendo una certa visione che tende ai concetti emo come ribellione verso la società della finta perfezione nella quale siamo sommersi?

Jack Out: Si decisamente, ma non li ridurrei a concetti emo, quanto più al bisogno subconscio di tornare ad essere un po più umani.

K Beezy: È la visione di una generazione che ha visto cambiare le cose troppo rapidamente, è ribellione, ma non sarà di certo d’aiuto per adattarsi.

Avete paura della morte?

Jack Out: Ho paura di morire senza aver messo delle bandierine su vette importanti, poi può arrivare tutto.

K Beezy: Morire è un rischio perché non sai cosa aspettarti, ma che ne sai se di là si sta tutti quanti meglio.

 

 

Nicolò Granone

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