Di Margherita Ciandrini
Li abbiamo aspettati, li abbiamo sognati, e finalmente dopo chiusure, restrizioni ed eventi rimandati, ieri sera, dopo tanto tempo, siamo ritornati all’ARCI Bellezza a Milano, partecipando alla sua serata “Caramello”, gasati come non mai.
Appena indossato il braccialetto entriamo dentro l’iconica Palestra Visconti, e un sorriso ci illumina il viso, è tutto lì, l’atmosfera, le luci, non vediamo l’ora che l’evento abbia inizio per staccare il cervello per qualche ora e cantare e ballare ad occhi chiusi.
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Ed ecco che sul palco salgono Matteo Rizzi (cantante) e Marco Boffelli (alle tastiere), in arte Forse Danzica, accompagnati da tre superbi musicisti alla batteria, al basso e alla chitarra (fenomenale!). Il riconoscibile falsetto di Matteo coadiuvato allo stile elettronico e dark dei brani ci trasporta in una dimensione parallela e ci perdiamo con loro tra Noir, Seta e Deserto fino ad arrivare alle paradossali Funerale ed Immortali. Ci lasciamo cullare dalla wave dei Forse Danzica che prima ci fanno ballare e poi ci fanno ondeggiare a tempo mentre ascoltiamo quello che hanno da dirci sulla felicità, ma forse, non sono mai stati sinceri e allora “intrecciamoci, addormentiamoci”.
La serata comincia a scaldarsi, dopo che i Forse Danzica hanno rotto il ghiaccio, è il momento di Halba x Foldino, in sostituzione all’ultimo momento di Margherita Greco, ma non siamo affatto delusi. Salutati da calorosi applausi, i due rapper milanesi Alessio Urbano e Matteo Folchini salgono sul palco per un po’ di chill.
Coinvolgono il pubblico e cantano pezzi da “Barre Mellow” e dal loro ultimo progetto “Immaginario” sul palco si sostengono, si completano, sono proprio musicalmente sposati, cantano anche “Frisk” e “Piano A” i due featuring con Masamasa e Vegas Jones. “Lascio una cornice vuota sopra la parete, perché riempire un vuoto è bisogno apparente” In Love insieme a Bleu Smith ci coinvolge così tanto che cantiamo quasi più noi dal pubblico di loro ed il talento dei tre ragazzi è innegabile.
Appena il tempo di riprendere fiato e Bleu Smith conquista il palco insieme alla sua “band paranoia”, l’intreccio di soul e rock è la sua essenza e la sua bravura alla chitarra ci lascia senza parole. “Maledetta paranoia, ogni volta che esco torno sempre da te” Bleu canta insieme a noi brani da “Ad occhi chiusi” e siamo totalmente coinvolti, così tanto che ci sentiamo “Offline” e per lui potremmo quasi voler bene anche a tutti i “Monday” della nostra vita. “Il mio fastidio estivo”, richiesta a gran voce dal pubblico, ci entra fino a sotto la pelle “e mentre il mondo balla, io non so stare a galla” ed ecco che FARRYNO fa la sua apparizione sul palco per fare un “Tuffo nel vuoto” insieme a Bleu e siamo tutti in trance a gridare “fai come vuoi” mentre tra estri musicali, Halba x Foldino che salgono di nuovo sul palco e abbracci generali, la serata finisce.
Finalmente una boccata d’aria per il cervello, quell’ossigeno necessario che solo la musica ci può dare e che per troppo tempo abbiamo aspettato, pazientemente, e non finiremo mai di ringraziare ARCI Bellezza per aver di nuovo aperto le porte alla musica live.
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