PH: DaveBrain
“Potrei morire quando mi guardi così, potrei morire quando non mi guardi affatto”, quando si è davanti a questo dubbio cosa succede? DaveBrain istalla un dubbio dove cuore e cervello non riescono a rispondere.
L’amore è una sensazione strana, complicata e senza regole che ti può portare sulla Luna oppure farti sprofondare dentro un oceano di pensieri. Lo odiamo, ma lo cerchiamo. Anzi la cosa più affascinante è che quando cerchiamo d’evitarlo, lui, con sfacciataggine torna a bussare sulla porta del nostro cuore, e alcune volte, è impossibile trovare il coraggio per lasciarlo fuori.
“Cosa è rimasto di noi, tu lo sai, ormai” è la risposta finale quando una relazione arriva davanti ad un bivio, e solo in quel momento si può scegliere il proprio destino.
Se dovessi usare un solo fotogramma per descrivere questo brano sarebbe quello raffigurante due amanti che si guardano e che capiscono che qualcosa sta cambiando.
QUANDO MI GUARDI COSÌ parla di come complicità e indifferenza siano le due facce della stessa medaglia chiamata amore.
Quando cambiano le priorità e i sogni cambiamo anche noi.
Probabilmente farmi la tratta Torino – Gargano alle superiori.
Ma penso che la vera stranezza sia farsi vedere con le proprie fragilità, senza nascondersi.
C’è bisogno di più verità e poi se chi hai di fronte resta, nonostante abbia visto la tua parte peggiore senza venderti per ciò che non sei, allora hai vinto.
Al giorno d’oggi questo è strano più che commettere pazzie eclatanti, secondo me.
Perché tendiamo a idealizzare le persone.
Ora è tutto apparenza, basta guardare i discorsi sui numeri dei follower e degli stream, come se questi dessero importanza alle persone o agli artisti.
Ci si concentra poco sul contenuto e tendiamo a dare per scontato qualcosa di fittizio piuttosto che avere il coraggio e la voglia di scoprire.
Perché non sempre ciò che vuole uno corrisponde a ciò che vuole l’altra persona.
Bisogna conoscere chi hai di fronte e provare a far funzionare le cose.
C’è chi ha paura dell’amore, c’è chi si sente soffocare dal troppo calore e chi non riesce a fidarsi per esempio.
Poi ci sono quelle persone che preferiscono la libertà, per le quali le relazioni sono un peso e mi dispiace per loro perché sono libere di fare tutto ma non di lasciarsi trasportare dall’amore.
Sicuramente sì, alcuni rapporti sono agevolati dai social mentre altri magari li ha complicati.
Adesso è tutto più veloce, puoi scrivere a chi vuoi in qualsiasi momento ma i social, se qualcuno vuole qualcosa di più serio, rimarranno sempre e solo una partenza.
Probabilmente ci hanno tolto un po’ di coraggio nel buttarci a tu per tu.
Tutto il resto però bisogna farlo di persona ahahaha .
Probabilmente parlano la stessa lingua ma cambia l’interlocutore.
Gli occhi sono i primi ricettori, poi diventa una gara tra cuore e cervello: il primo che parla vince.
Se parla prima il cervello non è una cosa seria, sicuramente ti sta dicendo che non fa per te ma che comunque ci puoi provare e vedi cosa può succedere, tanto in questi casi non si segue mai il cervello.
Se il cuore parla per primo il cervello va offline, punto.
Puntiamo sul contenuto e non sul personaggio?
Sinceramente non so rispondere in un modo preciso, la musica è soggettiva e mi auguro che ce ne sia sempre di più.
Sicuramente il mio desiderio più grande è che le collaborazioni tra artisti diventino più affiatate in modo da sperimentare e creare nuova musica.
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