PH: Luca Fivizzani
L’amore segue delle strade dove solo lui conosce le indicazioni mentre gli essere umani rimangono in balia dei sentimenti, confusi dal destino e intrappolati dentro mille pensieri, finendo poi nel solito “Tran- Tran”.
De Relitti racconta il complicato mondo delle relazioni con ironia, sogno e desiderio, senza aver paura di assaggiare il gusto dell’amarezza o delusione.
“A due come noi, non capita mai, d’incontrarsi fuori da un film, caso mai richiamami quando esco da qui” questo è l’inizio del brano Numeri contenuto all’interno del nuovo Ep, citazione che descrive pienamente lo spirito di questo progetto.
Purtroppo il tempismo è fondamentale, certe volte si arriva troppo presto o troppo tardi all’appuntamento con Cupido, perché il percorso è complicato e tutti gli imprevisti sulla strada creano nuove storie da inseguire.
Decisamente, sì. A dirla tutta, non mi fido di molto altro. In quello che scrivo, che leggo, che guardo, che ascolto, è tutto quello cerco; tutto il resto, è distrazione.
Si dice, ad esempio, che la musica va sentita, non ascoltata. Ed io ne sono persuaso e convinto.
Conosco persone la cui relazione più importante è durata un paio d’ore, così come conosco gente che si stringe da anni e ancora fa fatica a ricordarsi il colore preferito dell’altro.
Forse, più che altro, tutte le relazioni possono essere importanti e totalmente trascurabili; dipende dal punto di vista dal quale le osservi, più che dal loro tempo. Poi, mi fai questa domanda in un momento in cui ogni storia mi sembra degna di una canzone.
Più spesso, le ho trovate presagio di un inizio; la cosa che mi preoccupa, è che vanno sparendo.
”Un bacio è troppo poco” di Mina mi ha sempre trasmesso questo genere di impasse amoroso; se poi intendevi una delle mie, potrei dirti che “Il numero” arriva a questa conclusione in un modo tutto suo. Tutto
mio, ecco.
Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti bollare con “è stato un
caso”. Ed io mi ci sono arrabbiato, immancabilmente, perché credo che le casualità esistano solo quando vogliamo vederle.
Alla fine Cupido si prende la briga di fare il suo lavoro solo quando lo si scomoda in due.
Ogni volta, una cosa diversa. Altrimenti ne cercheremmo uno, due, tre al massimo. Poi basta.
Anche se a volte penso che qualche bacio sia stato dato anche per noia, vai a capirlo.
Di notte, leggevo, mentire è più difficile: uno viene ammorbidito dagli assalti della giornata e finisce per essere meno disposto a tenersi saldo.
Forse è a quel punto che il cuore respira e parla.
Quanto a me, le cose più sentite le ho dette (o pensate) tutte di mattina: dormo poco, così vado a dormire tardi e mi sveglio presto.
Di base, ho tanto tempo per fare danni.
So di parlare per me, ma in realtà è una cosa che ho sempre fatto con
estrema facilità, tanto da sembrare, a persone che mi conoscono poco uno poco attaccato al suo sentire. La verità, è che mi sposto molto velocemente. Bisogna solo convincermi, quello è meno facile.
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