Mille:” Il mio Risorgimento come esplosione di vita” | Indie Talks

PH: Silvia Piva

Mille:” Il mio Risorgimento come esplosione di vita” | Indie Talks

Ci sono situazioni  che portano cambiamenti improvvisi e drastici, mentre altre volte questo Risorgimento nasce dall’interno, dalla consapevolezza e perché no, tramite il sacrificio e la fatica.

Mille sceglie di raccontare tutto il suo microcosmo interiore ricco di sconvolgimenti, in azione e potenza, diventando protagonista non solo di un momento, bensì di dieci tracce che esplodono di vita.

L’urgenza di urlare la propria libertà, anche mettendosi in disordine, rende rock e intimo questo disco, con una penna che provoca, emozionando allo stesso tempo.

Si percepisce quindi la voglia di gridare al mondo che tutto può sempre cambiare, e anche l’errore si può trasformare nella soluzione migliore. In fondo come ci suggerisce uno di questi brani la vita C’est Fantastique,  allora godiamoci addirittura ogni piccolo disastro!

 

MILLE X INDIE TALKS

Sei orgogliosa delle guerre che hai combattuto con te stessa e contro il mondo?

Sono sempre orgogliosa dei limiti che riesco a superare, di quelli che mi impongo io e di quelli che mi impone il mondo. Le “guerre” che combatto ogni giorno sono più che altro sfide quotidiane. Mi piace pensare di non essere in guerra con il mondo, ma di conviverci e cercare di viverlo al meglio possibile.

La fiducia è una spinta che nasce dall’interno?

Sì, credo che la fiducia dovrebbe nascere da dentro, anche se poi si alimenta con ciò che arriva dall’esterno. Io sono una che parte sempre con fiducia, penso subito che l’altro da me sia qualcosa di bello, buono, positivo. Poi, se capisco che quella fiducia non è meritata, me la riprendo tutta.

Quanta strada (e fatica), bisogna fare per arrivare in un maledettissimo posto migliore?

Ah guarda io mi sono fatta anche 600 km in camion coi mobili per arrivare al mio posto migliore, a Milano in Porta Venezia (la mia attuale casa). Quindi sì sicuramente tanta strada e tanta fatica, ma almeno non guidavo io! 

PH: Silvia Piva

In alcune occasioni ci si cura attraverso il dolore?

No, secondo me ci si può curare dal dolore, non attraverso il dolore. A me non piace soffrire, non mi piace farmi male né essere autolesionista. Al massimo si può imparare dal dolore, ma non è una cura: è una lezione.

Ci vuole coraggio per andare oltre la ragione?

Sì, ci vuole coraggio. Sia per dare un calcio alla ragione e seguire il cuore, sia per trovare un equilibrio tra le due. A volte il cuore ti spinge da una parte e la testa ti tira dall’altra: il vero coraggio è ascoltarle entrambe senza farsi travolgere.

Nella notte esiste spesso una forma di magia?

Sì, la notte ha una sua magia tutta particolare. È quel momento in cui il rumore del mondo si abbassa e resti sola con te stessa, con i pensieri che di giorno tieni a bada. A volte è proprio in quel silenzio che succedono le cose più vere, più inspiegabili. D’altronde è proprio in una di queste notti che “forse ho conosciuto Dio in un autogrill tra Milano e Rho”, per citare Una lama, che è nel disco.

PH: Silvia Piva

Perché la vita “C’est fantastique” sempre e comunque?

Perché, detto molto sinceramente, domani potrei svegliarmi fredda. E allora, finché posso scaldarmi con le persone, le emozioni, la musica… la vita c’est fantastique, sempre e comunque.

Un tuo personale consiglio per aspirare al Risorgimento?

Accettare i cambiamenti e le trasformazioni, non solo fuori ma anche dentro di noi. Risorgere significa imparare a lasciarsi attraversare dalle cose senza perdere il proprio centro.