Giovanni Ti Amo: “Coppie, non copie” | Indie Talks

PH: Ufficio Stampa

Giovanni Ti Amo: “Coppie, non copie” | Indie Talks

 Se ogni individuo è diverso dagli altri, figuriamoci cosa succede dalla somma di due entità diverse in quella che canonicamente si definisce coppia.

In matematica 1 + 1 = 2 ( forse anche qui ci possono essere ragionamenti che dimostrano altro), però nella quotidianità le persone non sono un insieme di statistica, razionalità anzi talvolta queste definizioni provocano dei cambiamenti, assurdi e nemmeno immaginabili a mente fredda.

Cambiare non è sinonimo di debolezza, può essere sintomo dell’accettare la realtà delle cose oppure cedere ad un certo istinto drammatico oltre l’apparenza.

Giovanni Ti Amo esplora l’universo delle relazioni partendo da se stesso, per finire nello spazio della coppia, dove ognuno ha le sue abitudini e codici condivisi.

COYOTE! è selvaggio, un animale che ogni tanto fugge sapendo benissimo che volendo sa anche riuscire ad adattarsi a vari ambienti, sviluppando un ottimo spirito di sopravvivenza.

INDIE TALKS X GIOVANNI TI AMO

Tra amare e tradire, di mezzo c’è il credere?

 Difficilissima domanda. Secondo me in mezzo c’è la menzogna. Un tradimento privo di menzogna è un tradimento più dolce, un amore con menzogna è un amore più amaro.  

 Quali sono le regole per scrivere una Lovesong?

Non credo esista una regola. Alla fine le canzoni sono e dovrebbero essere una cosa molto personale. È bello che chi scrive abbia il privilegio di manifestare l’amore nella maniera più congeniale alle proprie suggestioni.

Forse l’unica vera regola è farlo senza un obiettivo, in maniera distesa e non necessariamente profonda.

Personalmente, quando c’è l’amore di mezzo, credo che sia necessario mostrarsi in attesa di una luce che arriva. Scrivere in una maniera che sia a servizio del bene della canzone.

 Sei più bravo a prenderti cura delle persone o delle piante?

Ultimamente posso affermare con una certa fierezza di essere più bravo, relativamente, a prendermi cura delle persone. Questo solo perché le piante che ho nella mia stanza le ho fatte tutte morire di sete: avevo bisogno di non condividere ossigeno con nessuno.

Ora ne prenderò di nuove e riproverò.

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L’empatia è spirito d’adattamento?

Nel mio caso, completamente. O meglio, forse quella che ho sviluppato io non è una reale empatia, bensì una smodata accondiscendenza che mi porta ad annullare la mia personalità per compiacere gli altri.

Qual è il limite invece del cambiare per gli altri?

Quando non stai bene più nell’accettare le condizioni dell’altro e ti privi dei tuoi stessi bisogni, allora è lì che si dovrebbe smettere di inseguire il piacere altrui.

 Ci sono relazioni che continuano con una virgola dopo l’altra. Perché ci sono situazioni nelle quali non si riesce a mettere un punto finale?

Credo per questioni sotterranee e inconsce che hanno a che fare con le dimensioni del tempo, del tempismo, dello spazio e della gravità che in qualche modo ci tiene ancorati in questo mondo qui. 

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COYOTE! è un disco più disilluso rispetto al disco precedente Ultrafragola?

Un po’. Ma la disillusione che si sente in COYOTE! nasce dal fatto che sono io il primo ad essere disilluso relativamente alle congiunture storiche in cui viviamo. è un disco sull’aridità che si poggia sulla piccola grande illusione che esista ancora una singola goccia che non ci faccia morire di solitudine o di sete.  

 Quale potrebbe essere un nome indie che prende spunto dai rettili per un progetto musicale?

Immagino una band argentina o messicana che possa chiamarsi tipo “El Caimàn” e che fanno un punk abbastanza melodico. Li ascolterei volentieri.