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Hera: un magnetico sodalizio tra spiritualità e voce | Intervista

Un timbro perfetto, dalle sfumature pop-soul, in grado di adattarsi a generi musicali diversi fanno la poliedrica, performer e cantante Pamela Placitelli, in arte Hera.

Un progetto nato nel 2016: tra interpretazioni di brani d’autore del panorama musicale italiano e internazionale, e collaborazioni con importanti musicisti come il pianista Emiliano Begni e il chitarrista Stefano Spallotta. Nel 2018 esce il primo EP dal titolo Inside me, seguito nel 2019 da My Christmas Gift, una raccolta di brani natalizi.

Con l’uscita del brano inedito in italiano Elettromagnetica, lo scorso 10 luglio, Hera mette a nudo la sua energia più intima in cui la potenza della sua voce sposa perfettamente le sonorità elettroniche dell’arrangiamento.

INTERVISTANDO HERA

Scelta audace quella del nome d’arte alla sovrana dell’Olimpo: cosa avete in comune tu ed Hera?

Ciao a tutti i lettori di Indie Italia Mag e un ringraziamento alla redazione per questa intervista! Si dice che la fortuna aiuta gli audaci ed io preferisco rischiare, piuttosto che essere timorosa. Ricordo bene il giorno in cui scelsi questo nome d’arte: camminavo per le strade di Norwich, graziosa cittadina del Regno Unito e, all’improvviso, ebbi l’inspirazione. Pensai potesse essere il nome giusto perché Hera nella mitologia greca è la protettrice dell’unione matrimoniale, della fedeltà: ha una grande responsabilità insomma! La stessa che accompagna da moltissimi anni il mio sodalizio spirituale e affettivo con la musica. Questo è essenzialmente il nostro punto in comune!

Cosa ti è rimasto del viaggio intrapreso con David Bowie, Ne-Yo, Jessy J, Lady Gaga e Tears for Fears dal titolo Inside me?

Inside me è il primo tassello fondamentale del mio progetto: un EP che ha preso forma “dentro di me” in maniera del tutto naturale. Ero reduce da un periodo poco sereno, sentivo un gran bisogno di ritrovare me stessa e cercavo, sopratutto, una forma nuova per comunicare con il mondo che mi circondava. In questa nuova dimensione che stava piano, piano prendendo forma, ho iniziato a rispolverare alcuni degli autori a cui sono particolarmente legata. Tutti artisti menzionati, infatti, hanno influenzato il mio linguaggio musicale. Ciò mi ha permesso di tornare a cantare a “cuor leggero”.

 

Interpretare un pezzo non tuo implica un forte senso di responsabilità nei confronti di quell’artista?

Assolutamente si, la responsabilità come avrete ben capito è un tema a me caro. Amo rivisitare in modo personale le proposte musicali di altri artisti: è raro che io scelga di eseguire un brano esattamente come l’originale. Trovo davvero molto stimolante personalizzare le canzoni con la complicità dei musicisti con i quali condivido le mie sperimentazioni artistiche.

È possibile cogliere la versatilità della tua voce in My Christmas Gift in cui jazz e pop si fondono perfettamente. Ti senti particolarmente legata ad un genere musicale?

My Christmas Gift è un altro lavoro al quale sono particolarmente legata: è stato registrato in presa diretta durante una live session in studio, questo vuol dire che abbiamo suonato insieme e live. Una cosa abbastanza rara oggi, ma che a mio avviso fornisce un valore aggiunto ai brani di questa raccolta musicale dedicata al repertorio natalizio con una speciale dedica a Lucio Dalla. Anche se Natale è ancora lontano, vi invito ad ascolarlo! Oltre ai vari amici musicisti che collaborano abitualmente con me, ho avuto il piacere di ospitare in questo viaggio musicale Luigi Mattacchione, eccellente “armonica cromatica” del compianto Maestro Ennio Morricone. Tornando alla domanda, non amo identificarmi in un genere in particolare, ma preferisco parlare di contaminazione stilistica. Sono una chiacchierona, perdonatemi se mi sono dilungata, ma sono davvero molto orgogliosa di My Christams Gift!

Sei più elettrica o magnetica nei rapporti umani?

Credo proprio che la mia parte elettrica e quella magnetica siano in perfetta sintonia: sono decisamente elettromagnetica nei rapporti umani. Mi piacciono le relazioni vere, quelle che trovano nella semplicità dei piccoli gesti la giusta carica per affrontare le giornate di sole, ma soprattutto quelle di pioggia. Come dico nel testo sono un’onda elettromagnetica, se mi abbracci tutto si modifica: basta davvero poco per essere felici!

Quale è la tua principale fonte di energia?

La mia principale fonte di energia sono le emozioni: sono una persona estremamente carnale, faccio fatica a vivere i miei sentimenti, il lavoro, gli affetti a metà. Mi rendo conto che a volte sono persino esagerata, ma non saprei fare diversamente da così. Ho dovuto, anche, lavorare molto  su come  gestire le emozioni sul palco: il desiderio di comunicare molte volte era talmente forte che finiva per implodermi dentro.

Il singolo Elettromagnetica anticipa una possibile raccolta di inediti?

Sì! Non vedo l’ora di condividere con le persone che mi seguono già e chi avrà voglia di farlo, il viaggio introspettivo e di analisi della realtà che prende forma attraverso la mia musica. Sono certa che Elettromagnetica sia solo un bellissimo punto di partenza!

A presto e  grazie per questa magnetica intervista!

Ascolta Hera nella nostra playlist su Spotiy!