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NON ESISTE SAGGEZZA DI GIANRICO CAROFIGLIO (LA RECENSIONE)

GIANRICO CAROFIGLIO

NON ESISTE SAGGEZZA

Rizzoli pagg.245

<< Non riuscivo a seguire i pensieri. Si formavano, io cercavo di afferrarli, di metterli in parole, e quelli schizzavano via, in posti dove non ero capace di arrivare>>.

 “Non esiste saggezza” è una raccolta di dieci racconti dello scrittore barese Gianrico Carofiglio, magistrato e politico italiano, autore del ciclo di romanzi dell’avvocato Guido Guerrieri e di numerosi saggi. In questo libro ci parla di sguardi che sfuggono, di donne inafferrabili, di uomini persi o più spesso alla ricerca di sé e degli odori: tenta di attribuire un odore persino alle sensazioni come la  paura:

<<Qualche anno fa ho letto un romanzo in cui si parlava dell’odore della paura. Mi colpì molto, perché quello è un odore che conosco bene, anche se non avevo mai pensato di dargli un nome>>.

 Dieci brevi storie che sembrano scivolare tra le mani del lettore ma che in realtà rimangono attaccate alla pelle di chi si lascia catturare da queste pagine. Non esistono più realtà assolute, pensieri preconfezionati o personaggi standard:  tutto diventa relativo e soggetto al tumulto delle emozioni. Tutto viene messo in discussione :

<< La saggezza non esiste. Non esiste vecchiezza  forse nemmeno la morte>>.

 Sono queste le parole che fuggono dalle labbra di uno dei personaggi di Gianrico Carofiglio. Sono frasi sussurrate e molto spesso lasciate a metà. Sembra che l’autore più che raccontare qualcosa ci lasci accedere ai suoi pensieri. Fra queste pagine ci sono uomini e donne, tra loro sconosciuti, che si scambiano impressioni e vissuti così intimi da sembrare impossibili da condividere. C’è Tex Willer, il personaggio dei fumetti, che viene intervistato e riesce a mettere in crisi il giornalista e a tratti persino il lettore spostando l’attenzione su particolari da lui scelti, come gli spazi fra le vignette dei fumetti. L’autore da voce anche agli spazi bianchi immaginando che racchiudano pezzi di vita mai raccontata.

 Carofiglio, come pochi altri scrittori, è molto attento all’uso delle parole: un lettore capace di abbandonarsi alla sensibilità di questi racconti si accorgerà della cura che l’autore utilizza nello scegliere le parole da utilizzare. Gianrico Carofiglio non lascia nulla al  caso e porta il lettore verso un mondo diverso e intangibile.

A cura di Carla Giammusso

Salvatore Giannavola

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