Oggi, con questa intervista, Indie Italia Mag diventa internazionale, scopriamo insieme il perché.
Gli Eleonor sono una band indie pop attiva dal 2012 nella Svizzera italiana, formata da Matteo Pisoni, Sebastian Rigo e Alessandro Di Blasi, nota inizialmente con il nome Eleonore Quartet durante i primi 6 anni di attività
Dopo l’esordio alla televisione della Svizzera, la band propone il suo primo brano e da quel momento l’italiano diventa la lingua principale delle loro canzoni, dando così il via ad un periodo caratterizzato da nuove sonorità, composizioni e obiettivi. Nel 2016 vengono pubblicati due singoli, Suono per la strada e Ora più che mai che anticipano un album uscito nel 2017.
A marzo 2019, con il nuovo nome, arriva il singolo A modo mio affiancato da un videoclip autoprodotto e girato sulla cima del Pizzo Leone (TI). Il brano sposa l’inconfondibile timbro della band ticinese con un approccio contemporaneo, sia a livello musicale che a livello di testo, dove con ironia e provocazione vengono descritte diverse immagini della società attuale.
Quest’estate è iniziata con la pubblicazione di Prendere e partire, brano che vuole anticipare le vacanze. Siete pronti a iniziare questo viaggio musicale e tuffarvi alla scoperta degli Eleonor?
Partiamo da un idea, un tema, un giro di accordi intrigante.
Una volta messa giù la struttura nasce la canzone e lavoriamo al suo servizio cercando di non trascurarne mai il testo, tenendolo vivo nelle linee melodiche.
Non cerchiamo di rincorrere tendenze o un genere specifico. In questi anni abbiamo maturato un nostro approccio nella ricerca dei suoni e degli arrangiamenti, poi il timbro della band è venuto da se.
Siamo amici di vecchia data. Conosco Ale da quando eravamo alla scuola dell’infanzia, mentre con Seba ho condiviso uno dei miei primi progetti musicali più di 10 anni fa.
Condividiamo tutt’ora un forte rapporto di amicizia che va oltre il nostro progetto musicale, sicuramente un punto di forza.
Anche il fatto di essere cresciuti insieme musicalmente è un aspetto decisivo che ha rafforzato il nostro feeling e il nostro sound.
Quando è nato il gruppo attuale è nato ci incontravamo a scrivere e provare le prime canzoni nella cantina in sasso di una vecchia casa di nome Eleonora, da lì prende spunto il nostro nome.
Come cantiamo nel primo verso ci sono ragioni diverse per prendere e partire, questa canzone è dedicata a chiunque sentisse il bisogno di staccare dalla routine quotidiana e respirare qualcosa di nuovo, fresco, o semplicemente spensierato. Questa può essere la colonna sonora di chiunque.
Abbiamo deciso di girare il nuovo video in Ticino cercando di valorizzare la nostra regione e le sue molteplici bellezze, soprattutto pensando all’attuale situazione post lockdown che ci invita a passare l’estate senza fare troppi chilometri.
Come detto la canzone parla del della voglia di rompere la nostra quotidianità, il ritmo sempre più sfrenato che ci vede impegnati tutto l’anno nelle nostre attività. È un tema valido soprattutto alle nostre latitudini.
Non manca un pizzico di provocazione, cantiamo infatti …fa bene, fa male…” perché poi uno se lo chiede: respiriamo quella leggerezza, quell’aria di libertà durante quel paio di settimane di vacanza in cui prendiamo e partiamo, quindi come viviamo il resto dell’anno?!
I festival a cui abbiamo partecipato fino ad ora sono stati per lo più in Svizzera, dove comunque la regione di lingua italiana rappresenta una minoranza.
L’anno scorso abbiamo partecipato ad un festival in Valle D’Aosta ed è stata una gran bella esperienza in un magico contesto di montagna. Vista la lingua in cui cantiamo l’idea di poter calcare sempre più palchi italiani ci stuzzica.
Ci piace pensare che una canzone per poter prenderti davvero debba sprigionare genuinità.
Ci rendiamo conto che soprattutto al giorno d’oggi questa è una componente che rischia di perdersi un po’ per strada, per noi vuole però rimanere una salda premessa.
Il problema non è “andare di moda”, lo è piuttosto il fatto che per volerlo fare si finisca per seguire in modo forzato o esagerato determinati canoni con il forte rischio di snaturare la genuinità e l’anima di una canzone, oltre che avere un casino di produzioni fatte con lo stampino.
Nella Svizzera italiana è una piccola realtà e non siamo in molti a cantare in italiano.
Il nostro esordio sette anni fa è stato in inglese, ma da quando ci siamo cimentati nella nostra lingua madre ci si è aperto un nuovo mondo e da subito ci siamo trovati a nostro agio. Anche il feedback positivo del nostro pubblico in crescita ci sta dando sempre più soddisfazioni.
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