La voglia di fare questo disco mi è venuta la scorsa estate.
Avevo già scritto un paio di canzoni che ascoltavo a ripetizione in macchina, perché ancora non riuscivo a capire se erano forti o no, e mentre raggiungevo la Versilia per un concerto ho capito che ne avevo bisogno.
Dovevo fare un disco, e non dovevo avere paura di niente. Ero pronto a fare qualcosa di bello, così l’ho fatto.Smarties per me fin da bambino è sinonimo di dolcezza, felicità e, col senno di poi, tenerezza. É stata la prima parola che mi è venuta in mente per identificare quest’album
e cosi l’ho chiamato diventata il suo nome. Qua dentro, musica e parole, disegnano un mondo in cui realtà e sogno si tengono per mano: il mio mondo.
Ci sono tante emozioni, tante persone, tanti luoghi che sussurrano tante cose diverse, e sono tutte importanti.
Ho amato tanto, ho riso tanto, ho pianto, ho odiato e non ho fatto sconti a nessuno. Neanche a me stesso.
Zic sceglie queste parole per introdurre Smarties, il suo nuovo lavoro uscito il 25 Maggio 2020.
Scrivere canzoni per lui è un modo per guardarsi allo specchio, entrare dentro se stesso per poi uscirne ogni volta diverso, definendo per questo motivo il suo pop psichedelico e umorale. Riesce così ad emozionare facendo rivivere i ricordi che si mischiano tra l’amore dell’età adulta, le serate un po’ allegre e l’energia di quanto era un bambino vivace.
14 tracce da sgranocchiare con la curiosità di scoprire qualcosa in più di Zic per poi avere la consapevolezze che, come per magia, stiamo rivivendo anche alcuni momenti della nostra vita. Citando alcuni brani è impossibile non avere voglia di aspettare i baci notturni, andare a letto tardi o solamente sentire il bisogno di scappare via dai problemi.
Ero piccolo e ancora la musica non faceva parte della mia vita.
Guardavo i cartoni animati come tutti e Monster Allergy mi faceva impazzire.
Il protagonista si chiamava Zick e io piano piano mi appropriai di quel nome, forse perché mi rivedevo un pò in quel ragazzino che vedeva i mostri.
Perciò disegnavo e cominciai a firmarmi Zic senza la kappa.
Bella domanda. Per me non si tratta di sopravvivere, ma di vivere. Sono felice di avere la “faccia da scemo” per colpa di una cosa bellissima.
Difficile per me sceglierne uno, c’è veramente tutto in questo disco: la mia infanzia, la mia adolescenza, il mio presente.
Senza pensarci troppo direi che Asma è veramente uno dei ricordi più dolci che ho.
Penne al ragù tutta la vita e dopo scarpetta.
I baci da ubriachi sono poetici, se hai la fortuna di ricordarteli.
Una volta lo era, ma la musica va avanti.
É decisamente lontano dalla mia dimensione attuale, ma le poche volte che mi capita di riascoltarlo mi fa ancora emozionare.
Non lo so, lo senti e basta. Per me parte sempre tutto da cosa molto piccole.
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