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Mori: “Nulla è Normale per porre le basi del futuro” | Intervista

Mori è un musicista e compositore nato a Ferrara nel 1999, Matteo Morini inizia a studiare batteria fino al 2019, avvicinandosi allo stesso momento alla chitarra, pianoforte e voce, con l’intento di scrivere brani originali. Dopo aver maturato diverse esperienze live come batterista, nel settembre 2020 registra e pubblica l’EP “Pensaci…non troppo” presso gli Animalhouse Studios di Federico Viola e con la collaborazione di Badi Assaf (chitarra), Giacomo Lunardi (basso) e Linda Ropa (cori).

Attualmente Mori  ha terminato le registrazioni del suo primo album ancora inedito ed ha collaborato con Beatrice Antolini per la produzione del brano “Nulla è normale”, uscito il 4 Giugno 2021. Il brano prende spunto dai momenti di incertezza della vita, nei quali è importante creare solide fondamenta su cui poggiare il proprio futuro. Ecco cosa ci ha detto Mori durante la nostra chiacchierata di rito riguardo “Nulla è normale”.

Intervistando Mori

Di cosa parla “Nulla è normale”? Per scriverla hai aspettato finchè non sei esploso (semi-cit.) ?

Per me è molto difficile raccontare di cosa parlano i brani, perchè sono semplicemente emozioni che ho scritto nel momento in cui le provavo. Sicuramente riguarda un momento di incertezza ed insicurezze che ci si trova ad affrontare quando ti affacci a ciò che sarà il tuo futuro ed inizi a porre le basi per costruirlo. Credo che l’esplosione di cui parlo nel brano non descriva il momento in cui ho deciso di scriverlo, ma più che altro è un modo per ricordarmi di esplodere con tutto ciò che ho immagazzinato.

Come ti approcci alla scrittura delle tue canzoni essendo di fatto un polistrumentista?

Alla scrittura mi approccio con piano o chitarra. Trovo un giro che mi piace, ci canto una melodia e poi butto giù le parole in base alla melodia che mi sono prefissato, perchè per me la sonorità arriva prima di tutto.
Ad eccezione di “Nulla è normale”, che è stata suonata da Beatrice Antolini (che è la produttrice ed arrangiatrice del brano), Donald Renda, Andrea Torresani ed Antonello D’Urso, nelle registrazioni poi non suono chitarre o tastiere (ad eccezione di accompagnamenti base per definire la struttura), che suonano ragazzi molto più capaci di me, ma registro la batteria, che io reputo il mio strumento! Daniele Tedeschi mi ha fatto capire la sua importanza e bellezza e ciò mi spinge a non abbandonarla in favore dei “classici” strumenti da cantautore, ma anzi a mantenerla anche in live!

“Nulla è normale” fa da lancio ad un album che hai già pronto: vuoi anticiparci qualcosa?

“Nulla è normale” in realtà non fa da lancio ad un album già pronto. Ci ho pensato a lungo e li reputo due mondi distanti. Questo brano, come già detto, è stato prodotto da Beatrice Antolini, mentre gli altri li abbiamo prodotti Federico Viola (fonico degli Animalhouse studios di Ferrara), Tiziano Albieri ed io, per questo li reputo concettualmente diversi.
Per quanto riguarda l’album, uscirà ad inizio Autunno circa ed è un lavoro che mi ha appassionato molto.

Abbiamo passato giornate intere in studio tutti noi “addetti ai lavori” ed abbiamo creato assieme i groove e gli arrangiamenti dei brani, registrandoli suonando in band! Nel disco ci sono Badi Assaf e Linda Ropa, già con me nel precedente EP “Pensaci…non troppo” e Tiziano Albieri, Emanuele Vassalli, Giulio Testi, Enrico Blanzieri e Michele Dallamagnana. Sicuramente vario, spero possa piacere!

Da cosa prendi ispirazione quando scrivi le tue canzoni? Come definiresti il tuo immaginario?

Quando scrivo non osservo l’esterno, ma il mio interno e cosa ha da comunicarmi volta per volta. Paure, gioie, insicurezze, ansie, convinzioni, ecc…, è un modo di ricordare a me stesso che mi ascolto e che nel bene o nel male cerco di fare tutto per farmi vivere con più leggerezza.

Dicci una cosa “normale” che non hai mai fatto ed una “anormale” che fai troppo spesso.

Vi dirò che spesso per me normale ha un significato diverso che per gli altri. Normale per me è quando un comportamento è genuino della persona, con tutti i suoi difetti. Sicuramente di cose “normali” che non faccio ci mettiamo quasi tutte le cose pratiche e come cosa “anormale” reputo che molti miei atteggiamenti lo siano, poichè non formali. Quindi una risata la strappo in qualsiasi posto entri!

ASCOLTA MORI NELLA PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAGAZINE

 

Vincent Hank

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