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Tribunale Obhal: “Sentite anche voi quella strana vocetta?” | Intervista

Nuovo progetto discografico per i Tribunale Obhal che il 7 Aprile 2022 hanno presentato il nuovo singolo “Il guastafeste” , brano dalle sonorità indie/rock, che parla dell’ultimo difficile o impossibile passo, che serve a raggiungere un obiettivo.

Come gli stessi Tribunale Obhal affermano

“Non tutti riescono a raggiungere i propri obiettivi. Per certe persone è tutto facile, certo, ma per alcuni, dopo infiniti sacrifici non si presenta nemmeno l’opportunità. Ci sono anche quelli che ci provano e riprovano e sì, alla fine ci arrivano. Poi ci sono loro, quelli che si impegnano, si sbattono, ci stanno pure male, ma quasi ci riescono. Sono ad un passo, all’ultimo pezzo del puzzle, ma come al solito quella “strana” vocetta interiore li passa a chiamare e il tutto crolla rovinosamente. Non per colpa loro, certo, è un Mondo difficile, ma in fin dei conti certe persone ci godono pure.

Intervistando i Tribunale Obhal

Da cosa nasce “Il Guastafeste”?

Nasce da un semplice riff di chitarra e si sviluppa inizialmente nel contesto strumentale. Solo in un secondo momento vengono scritti testo e linea melodica che, danno in fine senso al brano.

Siete dei guastafeste nella vita di tutti i giorni? Quanto è importante per un artista essere in fin dei conti un guastafeste?

Spesso e volentieri siamo noi i primi a cercare di raggiungere un obiettivo per poi non arrivarvi ed anzi, rovinare tutto con le nostre stesse azioni. Il guastafeste in questione è proprio questo che rappresenta, l’artefice della propria caduta. Quindi, naturalmente , cerchiamo di non esserlo artisticamente parlando, vogliamo raggiungere i nostri obbiettivi fino in fondo e, logicamente lo si può essere solo nei confronti di chi prova a metterti i bastoni tra le ruote. Esserlo nei propri confronti non giova a nessuno, nonostante certe persone poi, sembrano provarvi piacere.

Quando scrivete i vostri brani, cosa vi dice “quella strana vocetta”?

Di tirare fuori quello che abbiamo dentro, nonostante possa non essere di moda o piacevole per tutti. Siamo veri e lo siamo sempre stati, soprattutto per aver ascoltato la nostra voce interiore. Alla fine è proprio il senso e il messaggio principale dei “Tribunale”, essere giudici di se stessi!

Obiettivi raggiunti, obiettivi irraggiungibili, obiettivi raggiunti a metà…ma qual è il vostro? A cosa aspirate più di ogni altra cosa?

Potremmo banalmente dirvi che più di tutto vorremmo campare letteralmente di musica e con la nostra musica, ma anche se un obbiettivo, non è sicuramente il più importante. Far conoscere la nostra musica e, quello che appunto abbiamo dentro, a più persone possibili è l’obbiettivo principale. Se riuscissimo a smuovere qualche coscienza con le nostre canzoni, la missione sarebbe completa… Tutto il resto, come il denaro ad esempio, è una semplice conseguenza di tutto il duro lavoro che ci mettiamo ogni giorno.

Cosa ne pensano i Tribunale Obhal dello stato della musica in Italia?

La scena musicale italiana è ricca di talenti. La storia recente ci insegna che le band emerse ultimamente hanno sfruttato quello che sembra essere l’unico modo, ovvero i talent. Questo fa riflettere sul fatto che spesso si dia meno importanza alla sostanza a favore dell’apparenza. I social hanno contribuito sicuramente a indirizzare questo processo.

Vincent Hank

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