Durante le sere d’estate il tempo si ferma e ci sono momenti che sembrano durare per sempre, come quando si sta “Su una spiaggia attorno a un fuoco a cantare, a dividersi la pelle a contare le stelle dell’Orsa maggiore”.

Bisognerebbe imparare a vivere una vita senza stress, evitando di sacrificare il tempo libero e gli affetti in favore del lavoro e del dio denaro, ma purtroppo nella società di oggi è normale stringere i denti per riuscire a tirare avanti.

Quando riusciamo a ritagliarci il giusto spazio per coltivare emozioni e passioni dobbiamo trovare il coraggio di goderci l’occasione, evitando di pensare a cosa succederà dopo.

“A che si serve questa vita, se pensiamo solo a correre a ed arrivare in tempo, fermati e respira”

Aigì ci consiglia di goderci le sere d’estate, alzando la testa per osservare la costellazione dell’ “Orsa maggiore”.

INTERVISTANDO AIGÌ

Credi nelle stelle e in un destino prestabilito?

Non credo nelle stelle, credo però che ognuno sia nato con un messaggio da consegnare agli altri. Il mio lo esprimo tramite la musica e la letteratura. Difficile parlare di un destino prestabilito, ma a volte ci penso.

Perché hai scelto di chiamare questo brano “Orsa maggiore”?

Perché è una delle costellazioni più famose e una delle prime che si indicano guardando il cielo le sere d’estate, in quei momenti in cui siamo più leggeri.

A che ci serve questa vita?

A diventare sé stessi, direi citando qualcuno.

La natura riesce sempre ad adattarsi alle circostanze?

Sì, penso sia uno degli aspetti più interessanti della natura.

Quanta leggerezza c’è in queste sere d’estate?

Io sono nato in un posto di mare, a Tropea. Qui l’estate è uno stato dello spirito più che una semplice stagione. La leggerezza è tipica di certe sere d’estate.

Le incertezze possono diventare stimoli per un artista?

Le incertezze e le crisi sono i momenti più importanti e decisivi per un artista, per come la vedo.

3 canzoni che non possono mancare in una playlist d’ascoltare per eliminare lo stress?

Sono veramente tante. Le prime che mi vengono in mente: “Through The Echoes” di Paolo Nutini, “Come Together” dei Beatles e, permettete, “Orsa Maggiore” di Aigì.