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ERRE: “Cara mia exxx” è un’altra canzone che ho scritto per te | Intervista

“Cara mia exxx” non è solo una canzone dedicata ad una persona speciale, per ERRE è un modo per scrivere un brano intimo che riscopre ricordi di una relazione ormai finita. Con i sentimenti diventa più facile parlare quando ormai è troppo tardi, che strano controsenso effettivamente, però la percezione delle cose riesce a cambiare solo con il tempo, e il dolore può essere un filtro per ridare una nuova dimensione al passato.

ERRE è un’artista rap che con la sua penna riesce a essere sia provocatorio, spensierato, malinconico e sentimentale, a seconda del mood che sta vivendo al momento di registrare.  In questo caso il dolore apre un varco nei ricordi dando spazio al rimpianto per momenti che non torneranno più, e se certe situazioni potranno avere dei parallelismi con nuovi amori, rimarranno comunque diversi e legati a quell’esperienza di vita e d’amore.

INTERVISTANDO ERRE

“Cara mia Exxx” è dedicata ad una persona specifica o all’insieme di vecchie relazioni?

È nata per una persona specifica di cui non faccio il nome ma con cui ho condiviso momenti che sono e saranno per sempre con me ( belli e brutti che siano) e grazie alla collaborazione di due artisti come Dj Jad e Space One che hanno scritto la storia della musica italiana abbiamo voluto omaggiare una vecchia hit degli anni 90.

Cara mia ex è dedicata si a una persona speciale per me ma può essere riadattata a qualsiasi persona che ha lasciato un grande sentimento in ognuno di noi, ripetendo, bello o brutto che sia, ma vero e importante.

Il dolore è un’ottima musa?

Io come ho detto in tantissime interviste che ho fatto scrivo meglio quando sono triste o comunque riesco a raccontarmi meglio se sono in un momento che non va. Quando stacco il cervello vivo le cose e non ci sto a pensare, le canzoni e le idee le scrivo sempre quando ho i momenti no, quando sono da solo e quando riscrivo a parole quello che vivo/ho vissuto.  

PH: Giacomo Ielo

Quando si può sognare da grandi?

Quando si impara a capire che un sogno può anche non rimanere tale se oltre ad esso si aggiunge l’impegno per realizzarlo. 

Tornare a casa di notte senza nessuno rappresenta in maniera accurata l’idea di solitudine?

No, dipende. Io sono una persona che sta benissimo da solo anche se ho tantissime persone attorno mi serve stare da solo perché come dicevo prima nella domanda mi serve per la mia arte. Sin da quando andavo a scuola, non so se è giusto o sbagliato ma io isolandomi trovavo il mio mondo e lo racconto, ci sto bene, prima non lo potevo comunicare ma ora ho la musica. 

Giacomo Ielo

Riccardo ed Erre: c’è una differenza tra te e la tua versione artistica?

Prima molto di più, ora hanno fatto pace le mie due figure interne. Prima ERRE la parte più “personaggio” stava mangiando la persona, Riccardo. Ora lavoriamo tutti bene (ride nrd)

C’è attesa per l’uscita del disco, puoi dirci qualcosa in esclusiva?

L’attesa che si è creata è incredibile davvero, non sapete neanche quante persone mi scrivono nei DM ogni giorno da quel Luglio in cui ho annunciato assieme alla mia etichetta che stavamo lavorando al disco. Il progetto è un lavoro non ambizioso, di più, curato nei minimi particolari apposta per scrivere un pezzo di storia di questa musica.

Non lo dico per autocelebrarmi ma perché ci siamo spremuti (io e tutto il team) davvero 4 mesi di fila passati tra studi, rec, scarti, mix, master per portare a casa il risultato che ora abbiamo, quindi ne sono sicuro che sarà storico.

Beh, di spoiler non ne posso dare ma a voi in esclusiva, dico che dicembre è il mio compleanno e potrebbe succedere qualcosa.  

Nicolò Granone

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