PH: Ufficio Stampa
Michele Piarulli inizia la sua storia musicale seguendo un percorso fatto di ricordi, lasciandosi orientare dai pensieri che riscoprono il passato. Il brano “La bussola” è la dedica ad una persona che ha tracciato una strada, fatta di immagini, parole e molto altro. Ripensare a quella via lascia la sensazione di un viaggio che in realtà non è finito ma che può sempre ricominciare se si sa quale rotta seguire. Molte volte ognuno ha la propria identità che cambia nella ricerca degli altri.
Abbiamo intervistato il cantautore per scoprire nuovi dettagli sul singolo e sul suo progetto artistico.
Si, più che sentirmi pronto direi che mi sento a mio agio nel fare musica e nel voler continuare questo viaggio che è cominciato quando ho ascoltato e poi cantato e suonato le prime note musicali.
Questa canzone l’ho dedicata ad una ragazza ma diciamo che racconta tutta un’altra storia che mi sono inventato. Scrivendola però pensavo a lei.
I miei ascolti musicali cambiano ogni giorno per variare e ascoltare sempre cose nuove. I punti cardinali però sono i cantautori Lucio Dalla, Alex Baroni, Battiato, De Andrè ma anche la cantante portoghese Maro che mi ha colpito sin dal primo ascolto e soprattutto la musica country. Spesso mi piace anche ascoltare le colonne sonore dei film e anche la musica classica. Ascolto spesso anche Avicii che è stato una rivoluzione e un genio della musica moderna.
Secondo me nell’esplorazione è giusto dosare entrambe le cose. Ci vuole un minimo di prudenza che ti permetta di tornare vivo a casa e quindi una giusta pianificazione ma non deve mancare quell’istinto che ti faccia gustare quello che stai vivendo, guardando, ascoltando.
Spesso guardo le stelle e penso a quante persone nel passare dei secoli le abbiano guardate e ammirate. Immagino i loro pensieri o anche le semplici domande che i bambini fanno ai genitori la prima volta che le vedono. Immagino i saggi che spiegano le varie costellazioni e come orientarsi quando ci si perde. In realtà io sono un tipo curioso e mi piacerebbe tanto impararle a memoria per potermi orientare perché a dirla tutta ancora non mi è ancora mai capitato di orientarmi con le stelle.
Scelta difficile perchè a me la natura piace tutta. Devo dire però che il mare è un pò un luogo che cerco sempre di ricordare, pur avendolo vissuto in pochi momenti della mia vita. Mi piace perché mi ricorda le vacanze in famiglia, i momenti di divertimento con i miei fratelli e l’idea di Infinito.
Assolutamente. Il bello di noi esseri umani è che siamo tutti unici e diversi. Ognuno di noi attraversa dei momenti che possiamo chiamare “stagioni” che possono essere momenti felici o di buio ma non bisogna mai giudicare. Io credo sempre che ci sia sempre del bello anche se non si vede e soprattutto che ci sia un perchè a qualsiasi evento capiti nella nostra vita. Io penso spesso alla mia vita come ad un’opera d’arte dipinta da un pittore e io ringrazio sempre per tutte le stagioni già dipinte, per quelle in corso d’opera e per quelle che compariranno in futuro. Questo mi fa vivere sereno.
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