Non eravamo, non siamo e forse non saremo mai fatti l’uno per l’altro.
All’inizio una reciproca diffidenza: tu fingendo entusiasmo, volevi parlare di me ai tuoi amici, io non sentivo il bisogno di piacere a tutti. Cercavo in te un mezzo per esprimere i miei gusti, il mio punto di vista sul mondo, aprire uno spiraglio per conoscere magari apprezzare gli interessi di qualcun’altro simile a me: ma non poteva funzionare, era chiaro; troppo diversi io e te.
Io dal carattere un pò introverso, cinico, decisamente non incline a parlare di me e ancora meno a elargire falsi complimenti e facile entusiasmo, tu indiscreto e con uno spietato metro di giudizio, vetrina della mondanità, specchio della vanità.
Dopo un breve periodo insieme, le nostre strade si sono separate, non ero e non sono disposto a cambiare per piacere a te e ai tuoi milioni di frivoli amici. Avrei dovuto costruirmi un altro io, un’altra identità, saremmo diventati troppi. Io ho un’immagine opaca quando sto con te, non mi hai conquistato, tutto qua. Se mi fossi innamorato adesso non potrei fare a meno di te e invece non mi manchi.
Non prendertela, rimaniamo amici, scriviamoci ogni tanto, nessun rancore. Ciao Facebook.
Ps. Ho da poco conosciuto un tipo tosto si chiama Blogstermind, è molto simpatico, mi dà lo spazio di cui ho bisogno, mi ascolta, non sta li a giudicarmi e i suoi amici sono eccezionali!!
#BEBLOGSTERMIND
#BECLEVER
#BEYOURSELF…ALWAYS
A cura di Giuseppe Madronte
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