Sonorità rock folk e testi cantautorali che raccontano un pezzo di mondo in ogni brano. Questa sono le caratteristiche fondamentali del “Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco”.
“Li si può trovare tra vino, donne e musica delle osterie dimenticate tra l’acqua alta e la nostalgica amarezza di Venezia. Alcuni potrebbero pensare che siano dei vagabondi o scellerati, in realtà sono dei briganti liberi, che della musica ne hanno fatto la loro arma per colpire. Si muovono e colpiscono insieme sotto il nome di Collettivo Ninco Nanco.”
Questa descrizione che lo stesso Diplomatico e il suo Collettivo danno di loro stessi rende immediatamente l’idea di cosa vogliano trasmettere tramite la loro musica: storie di vita vissuta raccontate dal punto di vista di chi è in costante viaggio. Con un bicchiere di Rum in una mano e una chitarra nell’altra, raccontano tramite la musica i loro pensieri e i loro sentimenti ad un mondo che sempre con maggiore difficoltà riesce a fermarsi ed ascoltare.
Il sound prettamente folk/rock e sopratutto le liriche del Diplomatico richiamano uno stile che si discosta dal moderno Itpop e che invece rievoca lo stile di cantautori decisamente più “old style” quali Vinicio Capossela e Max Gazzè.
Il Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco, con i loro arrangiamenti semi-acustici impreziositi dal pianoforte e dai fiati rappresentano un originale novità in un momento storico in cui molto del nuovo cantautorato propone sonorità decisamente votate all’elettronica.
Dopo “E’ tutto un falso” e.p. pubblicato lo scorso anno e che conta 5 brani, in questo 2019, Il Diplomatico e il Collettivo hanno pubblicato un nuovo singolo: “Tabacco”.
Il brano rappresenta un ulteriore passo in avanti per questa piccola orchestra di briganti, che continuano a migliorare e a personalizzare il loro groove e presentano una canzone che rimane immediatamente in testa sin dal primissimo ascolto.
Sia il testo, sia il video di “Tabacco” rimandano alla sensazione di malinconia causata dalla partenza e dal distacco dalla propria terra d’origine, che è il tema che viene trattato in questo nuovo singolo.
In attesa della pubblicazione del disco, di cui sono già terminate le registrazioni, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Il Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco per conoscere meglio loro e la loro musica.
Ho scelto di chiamarmi “Il Diplomatico” mentre bevevo un bicchiere di ottimo rum che si chiama proprio così.
Questo nome è quasi un ossimoro se ci pensi, un Diplomatico che non usa mezzi termini e va dritto al punto non esiste, lucida pazzia. Ninco Nanco era il nome di battaglia di Nicola Summa, un brigante meridionale che si oppose al corso spietato ed inevitabile della storia.
Il collettivo Ninco Nanco credo che provi a fare la stessa cosa, resiste con eleganza e fermezza a chi nella musica vera non ci crede più da tempo.
Io sono partito a vent’anni dalla mia terra, un piccolo paesino del sud italia, un paesino dove il nord italia sembrava l’America.
Tabacco nasce per spiegare il punto di vista di coloro che sono costretti ad abbandonare la propria terra, per lavoro, per un futuro e purtroppo a volte per non morire in una guerra organizzata a tavolino.
Questa idea è stata partorita da Ebrahim Mohiy Tawfek, il videomaker del gruppo e Andrea Simion, il nostro grafico.
Il videoclip è stato girato in Andalusia, tra vecchi set di film western ormai abbandonati, poi a Jesolo in riva al mare e nei mercati del pesce di Venezia.
Io non le chiamerei collaborazioni, posso dire con molta soddisfazione che fin dal nostro primo e.p. abbiamo avuto la fortuna di incontrare validi musicisti che si sono avvicinati alla nostra musica e al nostro groove.
Sto parlando di Francesco Socal al clarinetto e di Roberto Durante al piano, che ormai ci offrono il loro supporto anche nei concerti dal vivo.
Secondo me dovremmo parlare, invece, di quanto il mercato musicale si sia fatto trovare impreparato all’arrivo di nuovi cantautori.
Non starò qui a dirti quanto sia bella la nostra musica e il motivo per il quale dovrebbe essere ricordata, non è una gara a chi piscia più lontano. Io, posso dire solo ciò che ho visto.
In un anno e mezzo di attività del gruppo ho visto persone ballare, ridere e cantare ai nostri concerti, ho visto circa 70 date e 1000 copie vendute durante i live, ho visto persone ritornare ai nostri concerti più e più volte. Alla fine il mercato musicale è fatto da persone, no?
La prossima data è il 13 luglio al Home Festival di Venezia, poi continueremo tra Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia.
Si certo, abbiamo già terminato le registrazioni del nuovo album ma per ora non posso dirti altro.
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