Quanto può essere pesante il senso di oppressione derivato da una profonda malinconia?
Gloria Galassi tramite “PesoForma”, suo primo singolo uscito poche settimane fa, prova a spiegarci come la malinconia può essere percepita come “una montagna che frana sopra il petto” , talmente pesante da globalizzare ogni pensiero o azione.
Allo stesso modo però, la cantautrice classe 1985 originaria di Cesena, ci racconta come questa opprimente malinconia sia solo un passaggio necessario che conduce verso una rinascita ancor più significativa. Proprio perché segnata da quella grande malinconia, perché si può “piangere così tanto da iniziare a stare bene” e tornare così ad avere il “peso forma di una piuma”.
“PesoForma” è dunque il primo singolo di Gloria Galassi. Pubblicato ad ottobre di quest’anno per “La stanza nascosta record” la stessa Gloria definisce il suo brano come “un grido istintuale, è quella sensazione che comprime cuore e polmoni, ci taglia il respiro e ci fa sentire pesanti come una montagna. PesoForma è anche la vita che ci sorprende, il senso di una rinnovata leggerezza dopo un temporale esistenziale, l’araba fenice che risorge dalle ceneri”.
“PesoForma” è un brano pop, nel senso più classico del termine, dove le sezioni di pianoforte ed archi rappresentano una base capace di valorizzare al meglio la bella e particolare voce di Gloria.
Il singolo è accompagnato da un video-clip nel quale colpisce subito il fotogramma iniziale in cui viene data una definizione letterale proprio della parola malinconia. Significativo anche il passaggio verso la fine del brano in cui la stessa Gloria Galassi scrive su una lavagna la parola malinconia, salvo poi cancellarla pochi secondi dopo. Come a simboleggiare la rinascita ormai prossima.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Gloria per conoscerla meglio e scoprire i suoi progetti futuri.
Ho iniziato a cantare quando avevo 4 anni e mezzo… Mia mamma si era accorta che tutto per me era un microfono e mi ha portato in un coro di bambini “il grillo canterino”.
Ricordo che da piccola mi portava a comprare le cassette di Luca Carboni, Marco Masini e Licia con i Bee Hive.
L’esigenza di scrivere è data dal fatto che sentivo il bisogno di raccontare storie e avventure di Gloria.
E anche la mia voce un po’ da gatto schiacciato mi rendeva difficile proporre cover.
Il cambiamento per me è un’esigenza. Se ci pensiamo è talmente naturale che a volte non ce ne rendiamo conto finché non è avvenuto e a volte anche molto tempo dopo.
È il bello e il brutto della vita. L’ importante è capire che è tutto in divenire .
Io collaboro con Gianamarco Grande e Camilla Capolla che sono autori con me di testi e musica e sono davvero speciali. L’e.p. che sto ultimando porta le nostre firme in tutti i brani. È un progetto in cui loro sono stati i primi a credere.
E gli sono grata.
Il videoclip è stata una mia idea. È stata girata in quello che era il mio albergo. Chiuso perché pieno inverno per dare
quel tocco di malinconia fondamentale secondo me. Spero di esserci riuscita. Per me è in luogo che è stato casa per molti anni in passato.
Ci sono proposte bellissime e produzioni fatte a regola d’arte. Io non so se la mia proposta possa distinguersi dalle
altre ma mi piace raccontare le mie storie e ciò che mi capita. Spero che qualcuno possa riconoscersi nelle mie parole.
Tutto qua.
Mi esibirò dal vivo nell’anno nuovo, per ora sono in studio per completare alcune cose.
Dopo “PesoForma” credo che uscirà un nuovo singolo che accompagnerà l’EP che si chiamerà “MalincoGloria”.
Ci lavoro da tanto. Sto registrando gli ultimi brani ma tutto è pronto… spero!
https://open.spotify.com/playlist/6hsETzcjCY7R3krHUePwMl
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