La ballad per cuori disorientati di Andrea Orsini | Intervista

Lo scorso 11 giugno, Andrea Orsini il “one man band” romano ha regalato al suo pubblico, dopo l’uscita di Mostro, un altro brano inedito: Io non capisco niente ha il sapore di una hit estiva per cuori spezzati, alla continua ricerca di una verità che forse non troveranno mai.

La sua versatilità come musicista e cantante, questa volta, è contaminata da un ritmo latino che conferisce al pezzo un carattere da vera e propria ballad tutta italiana.

Un mix perfetto per la stagione del sole in cui cerchiamo di affogare una delusione in un mojito!

INTERVISTANDO ANDREA ORSINI

Il non capire niente è un scusa per scappare da un problema. Pensi che funzioni sempre?

In realtà non sono mai riuscito a scappare da un problema facendo finta di non comprenderne le cause. Esistono, però, persone in grado di riuscirci anche superficialmente. 

Scrollo e passo tra le storie senza far rumore. Ti stalkero un po’: qual è secondo te il ruolo dei social nei rapporti di oggi dalla fase della conoscenza a quella della rottura?

Attualmente, i social ricoprono un ruolo fondamentale poichè le interazioni umane si sono ridotte al minimo. I social sono diventati il nostro tutto: nelle storie d’amore, per esempio, eliminano facilmente le iniziali barriere emotive per dichiararsi. Ti salvano, dopo, quando non vuoi affrontare una rottura vis a vis!

In amore è meglio seguire l’istinto scrivendo un messaggio per una chiacchiera oppure tenere tutto dentro?

Purtroppo dipende da chi si ha di fronte. Ho conosciuto persone semplici e di pancia che preferivano il primo metodo, ma anche persone costruite, artefatte ed inutilmente complicate che mostravano interesse solo quando il silenzio era l’unica risposta.

Quanto è importante essere leali, dire la verità anche quando è scomoda?

Dire sempre la verità è tutto: aggiungerei, però, un briciolo di tatto!

Potremmo definire Io non capisco niente una ballad dal ritmo latino-elettronico, ma dal cuore disorientato?

Credo che sia una definizione molto corretta!

In quale tipo di Insetto ti sei identificato per scrivere il pezzo?

Per scrivere Insetto, in realtà, è bastato solo essere vittima di bullismo. La cosa più divertente è che col passare del tempo i carnefici sono diventati gli insetti.

Sei non c’è storia: la fine di una storia d’amore è un tema ricorrente nei tuoi pezzi. Quanto pesa una forte delusione nell’intraprendere una nuova relazione?

Una delusione ha sicuramente un grande peso, sopratutto se le ferite sono profonde.

Piccola anticipazione: uscirà a breve un EP?

Bella domanda. In realtà mi sto divertendo molto a fare uscire ogni mese un pezzo nuovo. Gestendo tutto da solo è più semplice focalizzare l’attenzione sul promuovere un singolo brano, piuttosto che un intero album. La cosa più bella, però, è che cambio anche idea, quindi chissà!

 

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