Siamo giunti quasi alla metà della magica rotta segnata dal treno de La Stanza Del Tempo. Un viaggio iniziato poche settimane fa che ci porta alla scoperta della storia, della cultura e della musica italiana dagli ’50 ad oggi.
Il 1954 è un anno speciale che segna la nascita di uno degli strumenti di comunicazione che hanno contribuito alla nascita di una cultura nazionale condivisa e unitaria. Stiamo parlando della televisione. Nel 1954, precisamente il 3 gennaio, vengono trasmesse le prime trasmissioni televisive RAI attraverso un unico canale in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio.
Ci troviamo nell’anno della prima vaccinazione di massa, quella avvenuta Pittsburgh con il vaccino contro la poliomielite. Nel 1954 Trieste ritorna a far parte dei territori italiani. Nasce il CERN, l’Italia è tra i fondatori, e con questo si aggiunge un ulteriore tassello per la cooperazione tra gli stati europei dopo un conflitto mondiale che ha lasciato strascichi immensi.
Musica e Cinema: i brani e le pellicole che hanno segnato il 1954
La top 10 dei singoli italiani più ascoltati del 1954 vede artisti e brani iconici: Teddy Reno, Nilla Pizzi, Carla Boni, Quartetto Cetra e Renato Ruscel. Il Festival di Sanremo del ’54 venne vinto dal brano “Tutte le mamme” interpretato sia da Giorgio Consolino che da Giulio Latilla e poi reinterpretato da Claudio Villa che ne fece uno dei suoi maggiori successi.
La filmografia italiana del 1954 ci regala titoli altisonanti, pietre miliari per i cinefili di tutto il mondo: “Senso” di Luchino Visconti, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica con Eduardo De Filippo, Totò, Sophia Loren, Paolo Stoppa, Silvana Mangano, “Un Americano a Roma” di Steno con Alberto Sordi, “Miseria e Nobilità”di Mario Mattioli con Sophia Loren e Totò o “La Strada” di Federico Fellini, solo per citarne alcuni.
Il nostro ospite musicale di questa settimana è Alessandro Cenedese, accompagnato da Nicola Manzan all’organetto in una cover del brano vincitore al Festival di Sanremo del 1954. “Tutte le mamme” è una canzone che è entrata nel cuore degli italiani e soprattutto nella tradizione musicale tanto da essere conosciuto ancora al giorno d’oggi…Perchè in fondo si sa, la mamma è sempre la mamma! E non ci stancheremo mai di dirlo.
Ecco un estratto originale dell’esibizione di Giorgio Consolini che presenta il brano davanti al pubblico del neonato Festival di Sanremo.
Quella della mamma è una figura fondamentale nel corso della vita di ognuno. In Italia, forse più che in altre culture occidentali, le madri vengono ricoperte da un’aura di sacralità divinatoria da figli e figlie. Questo brano, che ha vinto l’edizione del 1954 del Festival di Sanremo, però pone l’accento su un punto di vista diverso: quello di un uomo verso la donna che sposato e che ha dato alla luce i suoi figli. Un testo breve ma estremamente romantico che elogia e celebra la bellezza e la preziosità della figura materna.
Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.
son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni rinunce e d’amor.
è tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha.
sembra l’immagine d’una madonna
sembra l’immagine della bontà.
e gli anni passano, i bimbi crescono.
le mamme imbiancano
ma non sfiorirà la loro beltà.
Son tutte belle le mamme del mondo
ma sopra tutte più bella tu sei.
tu che m’hai dato il tuo bene profondo.
e sei la mamma dei bimbi miei.
Alessandro Cenedese è un cantautore e divulgatore musicale, nonchè fondatore della Maine Wine Records ed di Edizioni Cenedese. “Ballad coi Lupi”, il suo ultimo singolo, vede l’intervento di Phil Palmer alla chitarra e fa parte di una serie di uscite discografiche per tutto il 2021. Nella sua carriera da solista ha realizzato un album del 2017, dal titolo “Lariva”.
Oggi ci regala una cover dall’alto tasso di dolcezza ed emotività per celebrare “Tutte le mamme”, la soundtrack di questa quinta tappa de La Stanza del Tempo, accompagnato da Nicola Manzan all’organetto.
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