svegliaginevra: “Fare i conti con la realtà non è coraggioso, ma normale” | Indie Talks

Aprire gli occhi la mattina è mettere in pratica quello che affrontiamo durante la vita, soprattutto quando capita di sbagliare e di averne la convinzione. Svegliarsi non è solo un gesto quotidiano, ma anche un modo per reagire alle difficoltà.

Per svegliaginevra è importante affrontare le cose con una certa consapevolezza, anche quando due persone devono accettare che una storia ormai è finita e che è giunta l’ora di prendere strade diverse senza più guardarsi indietro.

Nel nuovo disco “Le tasche bucate di felicità” diventa protagonista ognun di noi che non deve temere di specchiarsi dentro la fragilità, anzi deve sfruttare quei momenti per ripartire a testa alta e più carico di prima.

Le cose belle sono sempre davanti a noi,  il problema e che spesso può capitare di far finta di nulla, rimanendo con gli occhi chiusi perché ci sentiamo più sicuri dentro un modo onirico e quasi perfetto, che però si scontra con una realtà non sempre facile d’accettare.

SVEGLIAGINEVRA X INDIE TALKS

Con quale delle tue canzoni consigli di iniziare la giornata?

Io consiglierei “Come fanno le onde” che più di altre dona la giusta carica per cominciare bene la giornata. Sarà che associo questa canzone alla continua ricerca di good vibes, l’ho scritta anche per questo, per ricordarmi di non cedere mai alla tentazione di demotivarsi e rinunciare alle cose belle della vita soltanto per un momento no, dobbiamo imparare ad accettare i momenti no e andare avanti più forti di prima.

 

Quante sveglie servono per alzarti la mattina?

Posso dire con fierezza che a me servono almeno 8/10 sveglie per metabolizzare l’inizio di un nuovo giorno. Mi piace anche troppo dormire e stare a letto. Quando andavo a scuola, mia mamma mentiva continuamente sull’orario per svegliarmi in tempo per le lezioni. Non mi chiamerei svegliaginevra d’ altronde. Che poi dichiaro con imbarazzo di usare la sveglia dell’iphone per ricordarmi di tutti gli impegni, a volte anche come promemoria per stendere i vestiti quando la lavatrice ha finito il lavaggio e potrei fare altri mille esempi ma credo questo renda benissimo il concetto.

Le prime luci dell’alba sono il momento più bello della giornata, ma noi continuiamo a dormire. Questa può essere un po’ una metafora della nostra vita, nel senso che spesso non ci accorgiamo di quello che ci accade intorno perché abbiamo ancora gli occhi chiusi?

Ho cercato di esprimere questa metafora nel mio disco d’esordio. Il titolo di per sè, prova ad anticipare e raccogliere in una frase tutto quello che rappresentano queste 12 canzoni per me e il valore che ha la musica nella mia vita. Siamo così spaventati e preoccupati di costruire il nostro futuro che spesso ci dimentichiamo di vivere il presente che è il futuro di ieri e il passato di domani. Succedono cose belle di continuo ma non è scontato rendersene conto e non è facile accoglierle nella nostra vita, soprattutto se non siamo abituati.

Credi nei sogni o ti fanno paura?

Credo molto nei sogni e nelle ambizioni. Ci credo perché cercare di realizzare un sogno comporta la continua ricerca di se stessi, delle proprie abilità. Mettersi in discussione, scoprire, imparare, confrontarsi sono tutte azioni che derivano dall’avere uno scopo che può essere un sogno o anche solo un desiderio. Sono convinta sia molto importante averne almeno uno.

Come si fa a non pensare più alle cazzate fatte?

Non ne ho idea, non penso di avere la risposta a questa domanda cioè sono proprio la persona meno adatta direi. Però ho espresso il mio punto di vista nella traccia numero 8 del disco.

Che rapporto hai con i silenzi?

Un rapporto bellissimo. Un giorno, a lezione di teoria musicale, il mio professore disse questa frase: “Le pause sono importanti quanto le note”. In quell’affermazione io ci ho letto un insegnamento. Mi aveva appena spiegato che nella vita a volte serve parlare altre serve non farlo, che a volte serve correre e altre fermarsi.

I pensieri durante la notte hanno vita propria?

I pensieri durante la notte sono quelli che non possiamo controllare e che io non ricordo perché se dormo, dormo. Credo siano il riflesso di quello che viviamo, che pensiamo durante il giorno ma senza la parte razionale, soltanto quella istintiva e inconscia. Se siamo preoccupati o qualcosa ci turba, la notte dormiamo male e viceversa se siamo in un momento particolarmente bello della nostra vita. Forse dovremmo cercare di vedere sempre il lato positivo delle cose, di fare sempre quello che sentiamo di fare e di dare il massimo in tutto quello che facciamo almeno per avere la serenità che non avremmo potuto fare diversamente ed essere in pace con noi stessi.

Fare i conti con la realtà delle cose è un atto di coraggio?

Per me quella è la normalità. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che mi ha insegnato i valori più belli e più veri. Credo sia fondamentale essere sempre pronti ad accettare le cose che succedono e trovare subito una soluzione. Con gli anni poi, ho imparato ad accettare di non sapere, di non capire, di dover imparare da tutto quello che viviamo e che ci circonda. Il coraggio è soltanto una dimostrazione d’amore nei confronti di se stessi. Amare e amarsi è latto di coraggio più grande che conosco.

Hai mai sentito il bisogno di essere salvata da te stessa?

Non mi è capitato di voler essere salvata da me stessa ma di dover accettare cose di me che un tempo avrei voluto cambiare, che sono poi le stesse cose che oggi mi rendono fiera e che fanno di me la persona che sono e che un giorno vorrò essere.