New Indie Italia Music Week #118

“Mi hai lasciata a pezzi in un saluto
E ci voleva l’estate per dire
Che volevi staccare, partire
Un classico, un finale già vissuto
E mi hai lasciata tra un bacio e un fucile
Uno sparo nel petto, gentile
Mettimi un disco, disco
Che voglia di disco, disco” (Disco I Love It – Ditonellapiaga)

L’arsura dell’estate a volte rischia di far appassire anche le piante più resistenti, quelle con le radici più profonde. Una foglia cade con il fragore di un boato che si dissolve nell’aria di luglio, come alcune relazioni. Ma sai che c’è? Perdersi per rincorrere l’ultimo suono di un amore lontano anni luce, non risolverà la situazione.

Metti su un disco, che ho ancora voglia di vivere!

Corri, balla, canta, scappa ascoltando il tuo disco preferito! Leggi il nuovo numero di New Indie Italia Music Week per scoprire il tuo prossimo inno della riconquista!

 

Le sigarette (feat. Frah Quintale) [Goedi rmx]

Cari amici “Le Sigarette” non sono solo quelle che trovate in spiaggia sotto la sabbia (smettetela di inquinare canaglie!), ma anche l’ultimo remix di Goedi.

Il producer milanese ci regala una nuova versione del pezzo di Frah Quintale (2021) da ascoltare sotto l’ombrellone a Ibiza. La giusta colonna sonora per passeggiare sulla battigia, chiedendosi che fine farà la nostra storia dell’estate o se quando tornerà l’autunno farà ritorno anche l’amore.

Ma per adesso non pensiamoci, perdiamoci nella musica e tra le onde del mare. “Le sigarette, l’amore tuo è un castello con le carte. Le dita gialle come le luci dei semafori la notte”.

(Vernante Pallotti)

Goedi (feat. Frah Quintale): 7,5

 

L’evasione, il ritorno

“Traiettorie senza direzione e caos personale” cantano i Sanlevigo nel loro nuovo singolo “L’evasione, il ritorno”.

Già dal titolo possiamo percepire la bellezza della contraddittorietà: l’andare e il venire come quello delle onde, in un moto perpetuo nella natura così come nella vita dell’uomo. Siamo sempre affascinati da ciò che non possiamo raggiungere ed è proprio di questo che cantano i Sanlevigo: dell’essere ammaliati proprio da ciò che ci fa stare male. In un certo senso è proprio così.

(Ilaria Rapa)

Sanlevigo, Daniele Montesi: 7,5

 

Il primo bacio a Napoli

Ha una forte evocazione romantica alla Liberato, il nuovo singolo di Masamasa, passando per le sonorità più blues e funky che a tratti ricordano i Napoli Centrale.

Tutti i riferimenti, ascoltando attentamente il brano, non sono messi lì a caso, eppure riesce a non essere ridondante. “Il primo bacio a Napoli” riesce comunque a mantenere in sé quel sapore di fresco che proprio con questa calura estiva è difficile da assaporare solitamente.

Un brano che ci fa ballare, sognare, amare il tutto con sullo sfondo il Vesuvio.

(Ilaria Rapa)

Masamasa: 8

 

Sta succedendo

Un giorno probabilmente il mondo che conosciamo non esisterà più, per il momento intanto è esplosa solamente la nostra, fragile relazione. “Te ne sai accorto? Sta succedendo!”

La sensazione di essere morti dentro è l’ultimo regalo che si fanno due amanti quando decidono, magari senza rendersene davvero conto, che il loro rapporto ha bisogno della parola fine.

Esiste una soluzione per salvarsi da un addio?

Il cambiamento climatico ha reso aridi anche i cuori chi non ha più energia per sperare nel futuro.

(Nicolò Granone)

Quomo: 8,5

Senza giudicare

Lazzaroni con il suo nuovo singolo, dalle note un po’ reggae, dal titolo “Senza giudicare” si focalizza su un tematica che tutti noi cerchiamo di schivare: quella del giudicare o dell’essere giudicati.

“Se mi vedi felice è che sono ubriaco” canta Lazzaroni nella strofa sottolineando la tendenza comune ad esprimere sempre un giudizio sugli altri escludendo quella parte di empatia che trasformerebbe il senso di ogni parola che esce fuori dalle nostre bocche.

Siamo sempre pronti a “sputare” sentenze, come treni travolgiamo ogni sentimento altrui senza neanche esserne coscienti: “e dopo che mi dicono che sono sempre solo perché non caco nessuno”.

Proviamo ad utilizzare più la testa ed i sentimenti prima di parlare senza criterio!

(Alessandra Ferrara)

Lazzaroni: 8

 

Ricordi

Ogni sitante della nostra vita trascorso davanti una birra ghiacciata, facendo due tiri al pallone, chiacchierando con gli amici, viaggiando, sognando è un pezzettino dell’immenso puzzle della nostra esistenza.

Ogni attimo diventa subito un ricordo: “cresci di fretta e sola a metà, lo sai già che il tempo non tornerà” cantano nel loro nuovo pezzo dal titolo “Ricordi” i Frammenti a sottolineare l’importanza che dovremmo dare ad ogni azione, anche la più banale poiché non tornerà più!

(Alessandra Ferrara)

Frammenti: 7,5

 

Svegliarmi

“Come se tutto fosse un sogno” è un pensiero che racchiude contemporaneamente speranza e malinconia: vogliamo sempre di più da noi stessi, non siamo mai contenti anche quando stiamo vivendo qualcosa di bellissimo, il nostro sogno.

Con il suo nuovo singolo, Laurino fa strike nei meandri della nostra ingarbugliata mente che vorrebbe darsi pace, ma è sempre lì a macinare pensieri.

“Vorrei svegliarmi certe volte, non mi capita mai”

(Alessandra Ferrara)

Laurino: 8

 

Euforia

Un manifesto di libertà e un’ondata di energia: “Euforia” dei ROS non la ascolti, ti ci lasci travolgere. Poco più di due minuti in cui possiamo fare tutto quello che ci passa per la testa. Un momentaneo ed utopistico attimo, violento e politicamente scorretto, in cui non ci sono regole o giusto e sbagliato.

Il punk-rock tipico dei Ros si sposa benissimo con le immagini che la potente voce di Camilla racconta: ci sono stelle cadenti, mietitrebbia che distruggono cose, nottate nelle strade, leggi infrante. La canzone, come in una climax, cresce musicalmente fino ad arrivare ad un punto finale in cui questo apparente disordine, questo pericoloso e insieme attrattivo caos, prende senso. Certe cose andrebbero distrutte e ricostruite da capo e piacerebbe a tutti noi svegliarci in quell’ascensore e “premere il pulsante per un mondo migliore”. Un mondo nuovo in cui in cui possiamo essere e fare “tutto quello che ci pare”.

(Benedetta Fedel)

ROS: 8

 

Psiche (Album)

Angela Iris definisce il suo nuovo album “intimo e personale”. E difatti si chiama “Psiche”, l’anima. Ciò che si è nel proprio profondo.

Si tratta di una serie di pensieri concatenati, risposte tra sé e sé a situazioni vissute che riusciamo a vedere con una singolare potenza visiva. La ricerca musicale, poi, è sorprendente: le influenze sono moltissime ed è un album complesso in cui l’elettronica è stata utilizzata in un modo nuovo e originale.

Il timbro unico di Angela Iris rende tutto il progetto coerente e sentito. Anche se ci sono pezzi indubbiamente diversi tra loro – come “Rio” e “Occhi Nocciola”, per esempio , l’album rimane solido, tanto che l’ascoltatore non perde mai di vista il fil rouge che unisce i brani: proprio la parte più intima di Angela Iris, quella che ci mostra con coraggio, che non è perfetta e che non ha sempre ragione. E fa venire voglia anche a noi di darle voce più spesso.

(Benedetta Fedel)

Angela Iris: 8+

 

Lunapark

“Sono solo un ragazzo, mica un Luna Park”
Scirocco con “Lunapark” ed il suo pop alternative ci lancia un grido d’aiuto: nonostante tutte le aspettative che le persone hanno verso di noi, rimaniamo umani e abbiamo tutti le nostre debolezze. In una società che ci vorrebbe sempre lanciati al cento per cento, in cui non possiamo permetterci di perdere il ritmo delle conversazioni banali e di circostanza, a volte ci sembra di affogare e di perdere la nostra autenticità.

Spesso ci sentiamo sotto pressione, come quando ci chiedono di fare una battuta e non ci viene in mente niente di divertente da dire, allora accenniamo un sorriso e mettiamo da parte tutte le emozioni che ci trascinano verso il baratro, cominciando un’altra conversazione sul fatto che non esistano più le mezze stagioni, tornando di nuovo nel loop della superficialità.

(Margherita Ciandrini)

Scirocco: 8

Orsa Maggiore

Durante le sere d’estate il tempo si ferma e ci sono momenti che sembrano durare per sempre, come quando si sta “Su una spiaggia attorno a un fuoco a cantare, a dividersi la pelle a contare le stelle dell’Orsa maggiore”.

Bisognerebbe imparare a vivere una vita senza stress, evitando di sacrificare il tempo libero e gli affetti in favore del lavoro e del dio denaro, ma purtroppo nella società di oggi è normale stringere i denti per riuscire a tirare avanti.

Quando riusciamo a ritagliarci il giusto spazio per coltivare emozioni e passioni dobbiamo trovare il coraggio di goderci l’occasione, evitando di pensare a cosa succederà dopo.

“A che si serve questa vita, se pensiamo solo a correre a ed arrivare in tempo, fermati e respira”

(Nicolò Granone)

Aigì: 7,5

 

Risposte sincere, domande sbagliate

La carica degli Antartica ci travolge, insieme a tutte le domande che ci gravitano sempre in testa, testa che a volte vorremmo fosse diversa. “Tutti dicono prenditi il tuo tempo, io mi prendo solo male” (“UH!”) il passato che torna sempre a bussare alla nostra porta proprio quando pensavamo di averlo superato, con il futuro che ci terrorizza e che ci blocca in un presente in cui non riusciamo a prendere quelle decisioni che, nel bene o nel male ci cambieranno la vita, sono solo alcuni dei protagonisti dei 5 brani di “Risposte sincere, domande sbagliate”, che ci porta dentro un “Vento” che ci scompiglia tutti i pensieri.

Qualche volta vorremmo davvero solo scappare, ma rimaniamo a bere cocktail troppo dolci che speriamo ci facciano staccare da una realtà che non riusciamo a capire, mentre ci nascondiamo in locali troppo affollati. Alla fine ci ritroviamo sempre “Persi” in un altro giorno “Blu”, che ci tira giù, ma riusciremo ad alzarci di nuovo, basterà fare quel passo, buttarsi, anche quando fa più paura, perché dopotutto “dopo una grande salita, c’è sempre una grande discesa”.

(Margherita Ciandrini)

Antartica: 9

 

Questi rottami

Dopo uno schianto rimangono solo alcuni rottami che molto spesso sono pezzi da prendere e buttare via. Missey, con la bonus track che si va ad aggiungere al suo ep d’esordio “FUTURO3” vuole ripartire da tutte le certezze perse per dimostrare a se stessa di essere una persona che ha imparato a soffrire.

Il dolore diventa una nuova pelle d’abitare con le ferite che si trasformano in nei, piccoli disegni che ci rendono unici agli occhi del mondo.

Molto spesso siamo vittime di conflitti esteriori e dei giudizi degli altri, ma solamente il nostro cuore può rendersi conto di quanto abbiamo sofferto e solo lui conosce il segreto per stare bene.

(Nicolò Granone)

Missey: 8,5

 

alice 02

Innovativo, creativo ed internazionale: come altri nel panorama musicale si è difatti laureato alla Westminster (Roger Waters, Charlie Watts, Riccardo Zanotti) e questo suo dualismo di culture anglosassone-italiane si riscontra molto all’interno dei suoi brani. In quest’ultima uscita, l’artista ci racconta di una persona che corre via dalla sua quotidianità, alla ricerca di un mondo in cui può sentirsi veramente sé stess*.

Non sa esattamente dove, non sa cosa vuole, ma la voglia di evadere è talmente forte da mettere a tacere qualsiasi dubbio. La figura della fanciulla è accostata a quella di Alice nel paese delle meraviglie, che facilmente personifica il messaggio che l’artista vuole comunicare. Non sempre però la vita che ci sogniamo di vivere è migliore di quella che già viviamo. Molto pop e ballabile, il prodotto finale ha davvero un’energia che travolge.

(Bianca Cela)

Voodoo Kid: 8,5

 

Irlanda

La band modenese, appartenente alla rosa dei vincitori di Musicultura, per raccontarci le loro storie usano spesso richiami visivi precisi e giochi di parole. E tra le più divertenti troviamo il cambiare parole a frasi ‘’fatte’’, o comunque già sentite, come ‘’fammi a pezzi il destino’’ al posto di farmi a pezzi il vestito oppure ‘’ti conosco da una Guinness’’ al posto di ‘’ti conosco da una vita’’. Il racconto che ci portano questa volta, dai toni molto classici dell’indie romantico italiano, è quella di una storia d’amore nata in Irlanda, con l’aiuto del famoso cliché della birra rovesciata addosso.

Un amore che vuole essere spensierato e giovane, senza pensare al dopo che verrà, l’importante è viversi a fondo. E chi non ha mai voluto provare una sensazione del genere? Un modo per aggrapparsi ad un sentimento per provare della leggerezza difficile da avere ai giorni nostri.

‘’Questo mare lo sai non ci lascerà. Un po’ come l’Irlanda che è un’isola’’

(Bianca Cela)

Malvax: 8,5

 

Gen Z

La cantautrice polistrumentista di Massa, fa una interessante fotografia della generazione che sta pian piano conquistando il mondo: la Gen Z. Complicata, piena di contraddizioni, che vuole differenziarsi assolutamente da quelle precedenti, ‘’se hai cinquant’anni non puoi capire’’, ma che al contempo si lascia trasportare facilmente dalle mode.

L’immagine di copertina si sposa con le intenzioni del brano, sono le unghie rosa, che simboleggiano a pieno i preconcetti di distinzioni imposti dalla società e si approccia ad una visione del mondo più fluida. Un cosmo in cui puoi gridare al mondo che fai quello che ti senti di fare, indossi ciò che ti fa sentire te stesso e dici al mondo che ti piace il rosa, colore bistrattato e deriso dai millennials quando erano giovani senza un motivo principale, se non forse che avevano identificato un messaggio di fragilità femminile in quella tinta.

E se la musica, come la maggior parte dell’arte, serve anche proprio a raccontare la propria epoca e lasciare una testimonianza per i posteri, allora questo brano ci è riuscito perfettamente.

(Bianca Cela)

Alio: 8

 

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